di
Luigi Pachì
e
Silvio Sosio
eloi e morlock
Il curioso e multiforme vortice socio-culturale chiamato fandom, ovvero l'insieme degli appassionati di fantascienza, in Italia ha attraversato varie fasi. Dai pionieri degli anni Sessanta fino ai grandi club degli anni Ottanta, per poi entrare, negli ultimi dieci anni, in una sorta di dispersione che ha visto l'affermarsi di club specializzati (Star Trek, Guerre Stellari) e di una forte attività da parte soprattutto degli appassionati del genere fantasy, riuniti attorno alla rivista Yorick.
Noi abbiamo seguito di persona questa storia fin dall'inizio degli anni Ottanta, e sempre il termometro della situazione era dato dall'Italcon, il convegno annuali degli appassionati e dei professionisti della fantasy e della fantascienza. Di ritorno dalla XXIII edizione, che ha avuto luogo dal 1 al 4 maggio a San Marino, possiamo azzardare un annuncio: pare proprio che il fandom stia entrando in una nuova era. Ed è l'era del fandom telematico.
Sapevamo che, prima o poi, le potenzialità aggregative di internet avrebbe avuto una benefica influenza sul mondo degli appassionati di fantascienza. In particolare, attorno alla mailing list "Fantascienza", attorno a Delos, attorno a WWW.Fantascienza.Com, si è creato un gruppo di persone che si ritrova ogni giorno a chiacchierare di libri e di film e di tanti altri argomenti. Gente che si conosce, che fa amicizia, che getta le basi per nuove iniziative, nuove attività. Qualcosa di molto simile a quello che una volta erano i grandi club, e in effetti quest'anno a San Marino, dove molti dei partecipanti della mailing list si sono ritrovati, si respirava un'aria di entusiasmo, di complicità, di gruppo che non avevamo più assaporato almeno dalla metà degli anni Ottanta.
Una transizione forse non del tutto indolore: abbiamo visto coi nostri occhi segni di un rifiuto aprioristico dei nuovi mezzi di comunicazione da parte di alcuni prestigiosi veterani, atteggiamento che appare tanto più fuori luogo tranttandosi di lettori di fantascienza, quindi persone che dovrebbero più di altre essere aperte alle novità. Come nel romanzo La macchina del tempo di H.G. Wells, l'umanità della fantascienza si è spezzata in due tronconi: i nobili Eloi, belli e raffinati, che provano per la tecnologia un totale disinteresse, quasi crogiolandosi soddisfatti nella loro ignoranza in fatto di computer e di internet; e i Morlock, che se ne stanno nel sottosuolo a curare le loro macchine (o davanti al computer...). E mentre gli Eloi sono sempre di meno, sono proprio i Morlock a portare volti nuovi, e linfa vitale, al mondo della fantascienza. Ma possiamo anche apprezzare la presenza, in questo nuovo fandom, di altrettanti veterani (come Ernesto Vegetti, Piergiorgio Nicolazzini, Vittorio Curtoni e, perché no, noi stessi) che costituiscono un prezioso trait d'union tra il vecchio e il nuovo fandom.
Abbiamo parlato di Eloi e Morlock, e così abbiamo introdotto, in qualche modo, l'argomento del viaggio nel tempo, che è al centro dello speciale di questo numero. Affrontiamo questo argomento da diversi punti di vista, toccando le varie espressioni dell'arte fantascientifica: dalla narrativa, con un panorama sugli autori e le opere, al cinema, parlando di Ritorno al futuro; alla televisione, andando a presentare uno dei telefilm più famosi in Inghilterra e meno noti da noi, Dr. Who. E l'argomento è affrontato anche da un punto di vista scientifico, con un articolo nel quale Stephen Baxter spiega i presupposti fisici che ha utilizzato nel suo romanzo L'incognita tempo, uscito in aprile presso l'Editrice Nord, seguito autorizzato della Macchina del tempo di Wells.
E un viaggio nel tempo è anche in qualche modo lo speciale che dedichiamo a Lino Aldani, la bandiera della fantascienza italiana, un autore che ha vissuto tutta la storia della sf nel nostro paese dai tempi di Oltre il cielo fino agli anni recenti. Emiliano Farinella ha curato questa impresa nel migliore dei modi, con un'intervista all'autore, analisi delle opere e dei contenuti, e raccogliendo una serie di illustri opinioni dagli addetti ai lavori su Lino Aldani. E Delos è orgogliosa di presentare nella sezione narrativa due racconti di questo grande scrittore.
Completano il numero, oltre alle consuete ricchissime rubriche, i reportage dell'Italcon e un'intervista con la rivista Cinema SFX.
Chi di voi è già in possesso di una macchina del tempo può anche andarsi a leggere i prossimi numeri, che saranno ricchi di interviste a personaggi famosi (come Arnold Schwarzenegger, Val Kilmer, Joe Haldeman) e di speciali succosi su telefilm mitici (del presente come Babylon 5 e del passato come Il prigioniero).
Per tutti gli altri Morlock, un appuntamento al mese prossimo.
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