La locandina di Captain America: Brave New World è centrata sullo scudo a stelle e strisce colpito dal potentissimo pugno di Hulk, solo che la pelle del pugno non è verde ma rossa.

Perché il personaggio che farà la sua prima apparizione in questo film è, appunto Hulk Rosso altrimenti detto Rulk o anche The IncREDible Hulk. Il merito della sua nascita va allo sceneggiatore Jeph Loeb e al disegnatore Ed McGuinness che ne avviarono le avventure per la Marvel Comics nel 2008. All’epoca Loeb definì questa versione di Hulk: “quel tipo di Hulk che non si era mai visto prima, un tipo di Hulk pensante, calcolatore, brutale e armato”.

Prima immagine dei costumi di Captain America e Falcon in Captain America: Brave New World (2025)
Prima immagine dei costumi di Captain America e Falcon in Captain America: Brave New World (2025)

Sotto la pelle del gigante rosso si nasconde il peggior antagonista di Bruce Banner, il generale Thaddeus E. “Thunderbolt” Ross.

La prima volta che incontriamo il generale, nell’universo Marvel Comics, è di stanza nel New Mexico dove Bruce Banner, un genio della fisica nucleare, viene inviato dal governo degli Stati Uniti alla Desert Base per supervisionare la costruzione e testare la sua invenzione, la Gamma Bomb, un'arma nucleare che produce un'elevata emissione di radiazioni gamma. Il generale Ross si risente immediatamente del fatto che Banner, un civile, sia il supervisore del progetto. Inoltre, il generale disprezza l'intellettuale e poco atletico Banner per non essere all'altezza della propria visione di vera virilità. A peggiorare le cose per Ross fu la crescente attrazione che si stava sviluppando tra Banner e Betty, che sperava avrebbe sposato un ufficiale militare.

Durante il test iniziale della Bomba Gamma, Banner fu esposto a radiazioni gamma intense e massicce, le radiazioni mutarono lo scienziato, facendolo trasformare sporadicamente nel mostro noto come Hulk, considerato una minaccia a livello nazionale, e a Ross non restò che iniziare la sua lunga carriera di cacciatore di Hulk.

Un po’ come abbiamo visto nei primi due film dedicati a Hulk.

Neo comics, però, a volte nel corso degli anni Ross riuscì a catturare Hulk o Banner, ma più spesso Hulk sventò i tentativi del generale di catturarlo o ucciderlo, o, anche se catturato, Hulk riuscì presto a scappare. Amareggiato da questi fallimenti, Ross divenne ancora più determinato a porre fine alla minaccia di Hulk. La determinazione del generale alla fine divenne un'ossessione fanatica.

Inoltre, nel corso degli anni, Ross si trovò in conflitto con altri nemici sovrumani, forse i più notevoli dei quali erano Il Capo e Abominio (tutti visti nel MCU), quest'ultimo un altro essere umano dotato di forza sovrumana e forma mostruosa dalle radiazioni gamma. Invariabilmente, Banner sconfisse tali minacce, sia nella sua identità umana che come Hulk. Sebbene Ross continuasse a considerare Hulk una minaccia, guadagnò un rispetto riluttante per Banner.

Nelle vicende seguenti, il Generale Ross, in un momento di particolare dolore e desiderio di vendetta per la morte della figlia (che poi tornerà come sempre avviene nel Mravel Comics) accetta di farsi trasformare in Hulk Rosso dall’organizzazione segreta M.O.D.O.K. e dal Capo.

Per un po’ di tempo, nei comics, l’identità di Hulk Rosso venne tenuta segreta, a differenza di quanto vediamo avvenire addirittura nel trailer del film.

Come sempre le differenze tra le due versioni ci saranno con buona pace di chi vorrebbe far coincidere numero, denominazione e storyline di Marvel Comics e MCU.

Il Ross che conosciamo nel MCU ha avuto uno sviluppo da generale tutto d’un pezzo a uomo politico (è quello che ha aiutato a creare gli accordi di Sokovia che hanno dato l’inizio alla Civil War del film omonimo) utilizzando anche The Vault, la prigione nel mezzo dell’oceano dove vengono rinchiusi i super-esseri non allineati.

Diciamo che, in un certo senso, Ross rappresenta il simbolo della preoccupazione di chi vede invadere la propria vita personale e pubblica dall’arrivo di essere nei confronti dei quali gli umani “normali” possono essere considerati “danni collaterali” in scontri che hanno come scopo ultimo il mantenimento della realtà cosmica o la sua totale sovversione.

Nel percorso del personaggio, che nel film troviamo come Presidente degli USA (in un percorso vagamente simile al Jack Ryan di Tom Clancy, uno degli autori di riferimento per “l’universo CAP”

al cinema, come dichiarato all’epoca di Winter Soldier proprio da Kevin Feige) si verifica una svolta da contrappasso facendogli acquisire poteri e caratteristiche proprio di quegli essere che lui stesso vuole eliminare o quantomeno contenere.

Il cambiamento ha portato (nei comics) o porterà (nel MCU) Ross a diventare un difensore dei supereroi rinunciando a mettere loro il guinzaglio per adoperarli a proprio piacimento?

Inutile farsi tante domande. Una delle differenze fondamentali tra comics e cinema è che nei primi, comunque vada, è sempre molto forte e presente la componente soap operistica fatta di relazioni interpersonali complicate, matrimoni pieni di supereroi in spandex, morti drammatiche e non definitive (tranne l’unica, struggente e meravigliosa di Capitan Marvel versione Jim Starlin), nascite di nuovi piccoli supereroi, alleanze, disalleanze e tutto quello che vi può venire in mente racchiuso nel cerchio narrativo dove ogni cosa cambia per non cambiare mai. Nel MCU, invece, fino a qualche tempo fa sembrava che il desiderio degli sceneggiatori (e anche le vicissitudini umane degli attori e del rinnovo dei loro contratti) potessero introdurre un concetto di morte davvero definitivo.

Invece, negli ultimi tempi (Sandiego ComiCon 2024) la comparsa di Robert Downey Junior, che ha presentato il suo nuovo personaggio Dottor Destino, le voci sempre più insistenti che accanto a lui, nel prossimo Secret Wars degli Avengers, potremmo anche vedere Steve Rogers nei panni di Captain Hydra e che, insomma, per merito (o colpa) del Multiverso, potrebbero tornare diversi personaggi ritenuti morti, potrebbe preludere ad una assimilazione dei due universi anche sotto questo aspetto.

La comparsa di Hulk Rosso, però, dovrebbe preludere a World War Hulk, uno scontro tra bestioni arrabbiati che rivaleggia con Godzilla vs King Kong e che, forse, potrebbe farci rivedere l’Hulk verde di Bruce Banner non più in versione Nerd Parodistica, ma nella sua vera natura di bestia feroce “sempre arrabbiata”.

Ma, come si diceva una volta: “Non trattenete il fiato nell’attesa.”