Tra i massimi esponenti della letteratura fantastica italaiano Lino Aldani pubblicò il suo primo racconto, Dove sono i vostri Kumar?, sulla rivista Oltre il cielo, che si occupava di astronautica, astronomia e missilistica ma ospitava anche racconti di fantascienza.

Correva l'anno 1960 e iniziava una carriera che sarebbe terminata nel 2008, quasi mezzo secolo dopo.

In mezzo sei romanzi, una sessantina di racconti, qualche opera di saggistica e  nel 1963 la fondazione, assieme a Massimo Lo Jacono e Giulio Raiola, di Futuro, la prima rivista italiana dedicata solo alla fantascienza.

Proprio sul primo numero di quella rivista apparve il racconto Buonanotte Sofia, forse il racconto italiano più tradotto all'estero, una storia che è stata definito «il primo racconto cyber italiano».

Con il numero 100, che a pensarci bene è un bel traguardo, Urania Millemondi celebra sia un numero significativo che uno dei più importanti protagonisti della fantascienza italiana.

I 28 racconti raccolti nel volume La casa femmina costituiscono un'antologia che non dovrebbe mancare nella libreria di un appassionato di fantascienza.

Il libro

Urania festeggia il numero 100 del Millemondi con un’antologia di racconti. E quale autore più adatto alla celebrazione se non uno dei pilastri della fantascienza italiana?

Lino Aldani, autore di science fiction apprezzato e tradotto anche all’estero, è stato uno scrittore prolifico, capace di adoperare il fantastico come chiave per raccontare il presente, dipingendo talvolta una vera e propria satira del mondo del suo tempo, un’Italia in preda alle grandi trasformazioni degli anni Sessanta e oltre.

I suoi racconti sono intrisi di esistenzialismo, capaci di raccontare il senso di alienazione della società moderna, ma intrisi al tempo stesso di un profondo umanesimo. Che si parli di alieni o di mirabolanti innovazioni tecnologiche, Aldani ci restituisce una fedele “rappresentazione fantastica dell’universo”, capace di stimolare profonde riflessioni anche nel lettore odierno.

Questa antologia rappresenta perciò un vero e proprio viaggio alla scoperta delle radici della sci-fi italiana, tra proto-realtà virtuali, cani modificati geneticamente, duelli intergalattici e molto altro.

La raccolta comprende una selezione di 28 racconti brevi composti tra il 1960 e il 2003.

Ecco l’elenco:   

Gli ordini non si discutono   

La luna dalle venti braccia   

I curiosi   

Korok   

Doppio psicosomatico   

La miniera   

Canis sapiens   

Il Kraken   

Morte di un agente segreto   

Tecnocrazia integrale   

L’ultima verità   

Una rossa autentica   

Nemico invisibile   

Buonanotte Sofia   

La sfida   

Domenica romana   

Scacco doppio   

Visita al padre   

Screziato di rosso   

Gesti lontani   

Babele   

In attesa del cargo   

La costola di Eva   

Mochuelo   

Quo vadis Francisco   

La casa femmina (che dà il titolo alla raccolta)   

Ontalgie   

Aria di Roma andalusa

L'autore

Lino Aldani nacque a Chignolo Po (Pavia) il 29 marzo 1926. trasferitosi a Roma per gli studi di matematica iniziò a interessarsi anche alla letteratura e nel 1960 pubblicò il primo racconto.

Nel 1962 uscì il suo saggio La fantascienza: che cos’è, com’è sorta, dove tende, la prima opera critica che affrontava il fenomeno fantascienza in Italia.

Nel 1963 fondò la rivista Futuro, che chiuse dopo otto numeri, dopodiché Aldani, tornato a Chignolo Po, restando inattivo sino al 1976, quando presentò il racconto Visita al padre e successivamente Quando le radici.

La sua produzione continuò incontrando successo sia in Italia che all'estero, le sue opere sono state tradotte in sedici lingue.

Lino Aldani ci ha lasciato il 31 gennaio 2009.

Linno Aldani, La casa femmina, a cura di Piergiorgio Nicolazzini – Mondadori, collana Millemondi n. 100, euro 8,90, ebook 5,99.