Gheten è pianeta ghiacciato, abitato da esseri umani modificati geneticamente che soltanto in alcuni periodi dell'anno si differenziano sessualmente.
Pe la maggior parte del tempo i Getheniani sono neutri ma ogni ventisei giorni assumono per due giorni una precisa identità sessuale, che può essere indifferentemente maschile o femminile.
Quando Genly Ai viene inviato come rappresentante dell'Ecumene, una federazione di pianeti, si troverà davanti un mondo che non riesce a capire e che metterà a dura prova le sue convinzioni.
Questo lo scenario immaginato da Ursula K. Le Guin in La mano sinistra del buio, un capolavoro tra i più innovativi romanzi di science fiction mai pubblicati.
Il romanzo viene presentato da Urania Collezione in una nuova traduzione di Chiara Leali.
Il libro
L’umanità non è più sola nello spazio. L’Ecumene, la lega dei pianeti abitati da varianti della specie umana, ha trovato un sistema per comunicare in modo istantaneo con gli angoli più remoti del cosmo. Ma i viaggi intergalattici rimangono un problema. Anche le astronavi che possono raggiungere velocità paragonabili a quella della luce richiedono centinaia di anni di ibernazione. Il che, d’altro canto, rende il rischio di guerre di conquista praticamente nullo, permettendo invece di condividere la cultura e la tecnologia con mutuo beneficio di tutti i pianeti che accettano di unirsi alla grande famiglia dell’Ecumene. Tuttavia esistono anche comunità che non sono sicure di voler entrare nella lega, come quella che abita il lontano pianeta Inverno. Coperto da ghiacci perenni, Inverno ha anche una caratteristica unica in tutto il cosmo conosciuto: i suoi abitanti sono tutti ermafroditi, o meglio di genere neutro, fino al momento dell’accoppiamento. In una stessa coppia, intatti, entrambi i partner possono sperimentare i due sessi e persino l’esperienza della gravidanza. Dato che la società di Inverno vive a un livello semi-feudale e diffida dell’Ecumene, la lega decide di inviare sul pianeta un emissario. Al pari di un missionario galattico, Genly Ai abbandona la sua vita e tutto ciò che conosceva per intraprendere il lungo viaggio interstellare e cercare di convincere gli abitanti del pianeta dei benefici di una loro adesione all’Ecumene. Ma le differenze sociali, culturali e persino biologiche tra lui e gli abitanti di Inverno sono abissali. Per esempio, un essere umano “bloccato” nel genere maschile come lui, sul remoto pianeta viene percepito alla stregua di un pervertito.Il viaggio di Genly Ai si trasforma così in un’odissea nel grande freddo degna di un romanzo di Jack London, in cui maturerà una nuova percezione dell’amore e del rapporto tra i due – o più -sessi. Un capolavoro di Ursula K. Le Guin, che trascende le tematiche del femminismo, regalandoci un romanzo in anticipo sui tempi.
L'autrice
Ursula K. Le Guin (Berkeley, California, 1929 – Portland, Oregon, 2018), figlia di un noto antropologo e di una scrittrice, ha pubblicato il primo racconto nel 1962 ed è divenuta famosa nel 1969 vincendo sia il premio Nebula che il premio Hugo per La mano sinistra del buio. Nel 1974 ha ottenuto gli stessi riconoscimenti per I reietti dell'altro pianeta. Anarchica e femminista, è una delle rare esponenti della fantascienza utopica contemporanea ed è una scrittrice capace di toccare temi profondi e attuali, dai diritti civili, al pacifismo, all'ambiente. Ha dato vita tra gli altri al mondo di Terramare e a quello dell'Ecumene.
Ursula K. Le Guin, La mano sinistra del buio (The Left Hand of Darkness, 1969), traduzione di Chiara Reali, Mondadori, Urania Collezione 263, euro 7,90 – ebook euro 5,99.
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