Siamo qui nella prestigiosa cornice della “Japan Town” di questi Lucca Comics and Games 2024 e siamo lieti di incontrare  per Fantascienza.com il simpatico e ben noto Tommaso Rossi  del canale Youtube Tommaso in Giappone, uno dei primi che ha mostrato al grande pubblico italiano il fascino e il mistero del Sol Levante. 

Ormai conosciutissimo da anni, valente tour operator e autore del libro Life in Japan – Rizzoli  cogliamo l'occasione per porgergli qualche breve domanda.

Buon giorno Tommaso.  Lucca Comics, ieri e oggi? Eri un appassionato? L'hai frequentata quando eri un ragazzino? Cosa è cambiato per te, oggi? 

Salve a tutti, manco dai Comics da oltre vent'anni, l'ultima volta dovrebbe essere stato nel 2001, di certo la fiera è cambiata, non foss'altro per l'affluenza. Starò soprattutto qui alla Japan Town allo stand BlueBerry Travel, ma non mancherò di fare un giro e dare un'occhiata di certo.

In molti tuoi video si percepisce un grande interesse per i Transformers. Personaggi che racchiudono insieme un'idea tecnologica, della fantascienza di carattere alieno e un indovinatissimo merchandising. Puoi parlarci di questo tuo interesse? Cosa ti affascina di più?

Ne ho parlato anche nel mio libro. Ho conosciuto i  robot coi cartoni animati giapponesi quand'ero molto piccolo, circa a tre o quattro anni, soprattutto Goldrake di cui sono venuto in contatto anche con il giocattolo ed è stato un amore che mi accompagna da tutta la vita. I Transformer sono un raro esempio di cartone animato nato per promuovere un giocattolo. Si tratta di robot giapponesi i Diaclone che la Hasbro portò negli USA sotto il marchio Transformers e così fece anche la GIG portandoli in Italia. I miei primi sono stati la Lancia Stratos  ovvero Whelljack e Convoy ovvero Ultra Magnus. Erano molti e non potevano certo comprarmeli tutti. Sono sempre stato molto affezionato a tutti loro, mi piacciono tantissimo anche i Dinorobots, Commander, Megatron. Mi piacciono molto anche quelli che si uniscono come Devastator e Pentajet. Conservo qui a casa quelli vecchi. I Transformer sono i miei robot preferiti di sempre.

Il Giappone, la sua cultura, il vivere nel Paese del Sol Levante. Dopo così tanti anni e un così forte radicamento cosa percepisci maggiormente? La tradizione oppure la voglia di tecnologia? Di novità? Quanto il Giappone “si spinge nel futuro” rispetto all'Italia? Soprattutto nella percezione del vivere quotidiano?

La sensazione è di un paese dalla cultura estremamente diversa dalla nostra e con una logica molto, molto diversa. È difficile descriverlo.  Come leader tecnologico rispetto alle innovazioni che arrivano tutti i giorni dalla Silicon Valley è un po' indietro, ma è stato all'avanguardia per molti anni. A Tokyo si respira ancora un'aria innovativa, ma poi ci sono lati buffi come il fatto che da loro utilizzino ancora il fax. Per me l'aspetto tradizionale è stato secondario come interesse essendo stato attratto dalla loro cultura pop e dalla loro produzione di videogiochi per anni leader del settore. Man mano che ho cominciato a vivere in Giappone ho cominciato ad apprezzare e a capire la loro tradizione e ogni volta scopro aspetti nuovi che studio e approfondisco. Per vivere in Giappone si dice che bisogna “Saper leggere l'aria” Kuuki wo yomu  affrontando ogni giorno comportamenti che possono sembrare contraddittori e bisogna sapersi destreggiare.

Nonostante i tuoi mille impegni riesci a seguire qualche anime a carattere fantascientifico? C'è qualche “chicca” che ci potresti consigliare e perché?

Una chicca non ve la posso dare, mia figlia che ha nove anni vede molti anime di tutti i tipi che io seguo “di striscio”, però mi sono piaciuti Ghost in the shell e Psycho-Pass. Sono un grande fan di Guerre Stellari anche se ora si deve dire Star Wars come del resto non si può più dire “Lord Fener”, bensì “Darth Vader”, sono però consapevole delle ispirazioni tratte dal mondo giapponese nel film come i combattimenti con le spade, i costumi, etc…

Parlando con le persone comuni “di tutti i giorni” come vedi la fantascienza a livello di popolarità fra i cittadini giapponesi? È  più  popolare fra i giovani o è argomento di interesse per persone più mature?

Dipende… diciamo che certe passioni sono comunque sdoganati anche in Italia, in Giappone sono arrivate sostanzialmente prima. Nessuno è mai stato preso in giro per queste passioni e sono popolari sia fra i giovani che i meno giovani.

Nel tuo libro Life in Japan si affrontano temi legati alla tecnologia avanzata?

No, sostanzialmente ho parlato della mia vita in Giappone e non ho affrontato nello specifico l'aspetto prettamente tecnologico.

Progetti per il futuro? 

Abbiamo più che raddoppiato i tour rispetto a quelli prima  del covid. Condivido sui social le mie esperienze e se volete informazioni a riguardo e venire in Giappone vi invito sulla pagina https://www.dondake.it/.ho anche dei progetti per il futuro di cui per il momento però non posso parlarvi. 

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e ti auguriamo una bellissima Lucca Comics and Games!!! 

Un caro saluto a tutti voi.