Il Premio Nobel per la Fisica 2002 è stato assegnato al Professor Riccardo Giacconi "per i suoi contributi pionieristici nell'astrofisica che hanno portato alla scoperta delle sorgenti cosmiche a raggi-X". Nonostante risieda negli Stati Uniti da oltre 45 anni di cui è ormai cittadino, Giacconi è nato a Genova nel 1931 e si è laureato a Milano dove ha conseguito il dottorato di ricerca nella fisica dei raggi cosmici. Nel 1956 Giacconi si trasferì negli USA come assistente presso l'Università dell'Indiana e, tre anni più tardi, si unì all'American Science & Engineering, una società di ricerca del Massachusetts, dove iniziò a lavorare sull'astronomia a raggi-X. Insieme con Bruno Rossi, un fisico dei raggi cosmici del MIT, nel 1960 pubblicò un saggio pionieristico sulla possibilità di costruire dei telescopi a raggi-X, basandosi sulla tecnologia dei microscopi a raggi-X. Usando tre contatori Geiger montati sulla testata di un razzo Aerobee, nel 1962 Giacconi scoprì Sco X-1, la prima sorgente cosmica a raggi-X all'esterno del Sistema Solare. Il team di Giacconi contribuì inoltre alla costruzione di Uhuru, il primo osservatorio orbitale a raggi-X, con il quale nel 1970 fece la prima scansione a raggi-X del cielo, scoprendo 339 stelle a raggi-X. Tra il 1977 e il '78, Giacconi fu direttore dell'importante missione HEAO (High Energy Astrophysics Observatory), nell'ambito della quale furono lanciati due satelliti (l'HEAO-1 e 2) mille volte più sensibili di Uhuru. La missione fu un grande successo al punto da essere rinominata "Einstein X-Ray Observatory" e riconobbe 842 sorgenti a raggi-X oltre a fornire altre importanti informazioni, come immagini nel campo del visibile e analisi spettrali ad alta risoluzione. Dal 1981 al 1993 Giacconi è stato il direttore dello Space Telescope Science Institute e nei successivi sei anni ha guidato l'ESO, l'European Souther Observatory, un associazione internazionale che gestisce osservatori in Cile e ha sede in Germania. Attualmente, Giacconi fa parte dell'Associated Universities Inc. una società no-profit che gestisce il National Radio Astronomy Observatory. Giacconi condividerà metà del premio di dieci milioni di corone svedesi (circa 1.100.000 Euro) con l'americano Raymond Davis Jr. e il giapponese Masatoshi Koshiba che riceveranno ciascuno un quarto della somma complessiva per i loro contributi nella scoperta dei neutrini cosmici.