Dopo la pioggia di prodotti Marvel degli anni passati, ecco che il CEO di Disney, Bob Iger, mette un freno al Marvel Cinematic Universe con un tetto annuale ai prodotti supereroistici nel tentativo di lavorare sulla qualità e non sulla quantità.
Andremo a diminuire lentamente il volume per arrivare, idealmente, a due serie tv all'anno invece delle quattro attuali e a ridurre le uscite cinematografiche dalle quattro annuali a due, massimo tre. E stiamo lavorando duro per perseguire questa strada.
Ha affermato Iger durante la riunione quadrimestrale con i vertici, aggiungendo che Marvel ha una coppia di buoni film per il 2025 e poi ci saranno nuovi Avengers, per cui siamo estremamente elettrizzati
. Al momento il calendario di distribuzione dei prodotti Marvel vede quattro film programmati per il 2025 (Captain America: Brave New World, Thunderbolts, The Fantastic Four, e Blade) e altri quattro per il 2026, compreso il quinto, travagliato film dedicato agli Avengers; la decisione di Disney di togliere il piede dall'acceleratore porterà sicuramente a ulteriori cambi nella tabella di marcia, mentre la serie TV Agatha, spin-off di WandaVision dedicato al personaggio interpretato da Kathryn Hahn, resta nel limbo delle produzioni senza data di pubblicazione ed è stata definita da Iger un residuo di quello che di base è stato un desiderio del passato di incrementare il volume.
12 commenti
Aggiungi un commentoè proprio quello che continuano a ripertersi anche in Disney, continuando a sbattere la testa contro il muro
Se pensi che il woke non esista, e le produzioni disney non ne siano un esempio, non solo non capisci nulla di cinema e di sceneggiatura, ma non riesci nemmeno a vedere quello che hai davanti agli occhi.
Finché continueranno a proporre roba woke e attori/registi/sceneggiatori pescati con la DEI pensando così di tirar fuori dei prodotti eccellenti come facevano in passato, sbaglieranno. Come hanno sbagliato in questi anni, in cui sono stati giustamente puniti dal botteghino per aver prodotto roba di qualità infinma.
Possono anche fare una sola serie all'anno, e un solo film all'anno, ma se continuano con i criteri usati finora, continueranno a scavarsi la fossa da soli. Poco male, anzi meglio: lasciano spazio a produzioni generalmente più intelligenti, come quelle di A24.
Visto che tu capisci tutto di cinema e di sceneggiatura, fammi capire quali sono i messaggi "woke" negli ultimi tre film "andati male" dell'MCU, cioé Lve & Thunder, Quantumania, Marvels. E anche perché Zorro e Mary Poppins non contengono messaggi "woke".
Capire di cinema e sceneggiatura c'entra poco con i messaggi woke. E' un discorso diverso, a volte sovrapponibile. Se pensi che Zorro e Mary Poppins contengano messaggi woke allora non ha capito che cosa significa woke. I film disney (e non solo) sono woke nel momento in cui (es.) ti presentano personaggi femminili straordinariamente positivi in modo ingiustificato, mentre quelli maschili sono tutti grotteschi o negativi. Thor che diventa uno scemo ciccione è woke. Cap Marvel che è fortissima e potentissima (e arrogante) è woke. Cassie Lang che è un genio senza spiegazioni è woke. Shuri che prende in giro Bruce Banner e Tony Stark perché "loro non hanno pensato a fare questo è quello" è woke. Loki che si prende le ginocchiate nelle palle da Lady Sif è woke. Gamora che prende a ginocchiate nelle palle Starlord che è innamorato di lei è woke. Rey che bipassa il compressore la prima volta che sale sul millenium falcon è woke. Luke Skywalker che è un vecchio stanco e deluso è woke. Holdo che opprime Poe Dameron senza spiegazioni è woke. Rey oltretutto è una Mary Sue, che è pure peggio. Mary Poppins non è woke: è un film che continene dei bellissimi messaggi femministi, e che allo stesso tempo prende in giro alcuni aspetti ipocriti delle femministe. Ripley in Alien non è woke, è un meraviglioso personaggio forte che ha fatto la storia del cinema, Kill Bill non è woke. Sarah Connor non è woke.
Ci sono differenze enormi tra i personaggi woke e le donne forti. Oggi come oggi, studi come la disney pensano che pescando registi e sceneggiatori tra le minoranze avranno automaticamente dei risultati positivi, ma non è così. I risultati positivi si hanno quando il sistema è meritocratico, e lavorano i migliori - che possono anche appartenere TUTTI a delle minoranze, ovviamente, ma DEVONO essere i migliori. Se vengono ingaggiati SOLO per l'appartenenza a un gruppo o alle preferenze sessuali, senza verificare che siano bravi davvero oppure no, il rieschio di trovarsi con persone non all'altezza del compito è alto. Vedi Nia DaCosta in The Marvels. Se però il tuo intento è quello, è vuoi a tutti i costi demolire i miti del passato se sono maschi bianchi etero, perché è una figura che secondo te non funziona più (e l'abbiamo visto in nmila casi, da Luke Skywalker a Thor a Indiana Jones e così via), te ne vai in giro con magliette con scritto "the force is female" e tiri fuori serie TV e film scritti e girati con i piedi, i risultati poi arrivano, e non sono per niente positivi. E infatti negli ultimi anni hanno collezionato un flop dopo l'altro, perdendo meritatamente miliardi di dollari.
Indubbiamente: woke è un'invenzione della destra trumpiana, e infatti non significa nulla.
Thor diventa uno scemo ciccione perché ha i sensi di colpa per non avere ucciso Thanos. Quando gli passano si rimette in forma.
Cap Marvel è fortissima e potentissima perché dopo decine di supereroi di sesso maschile qualcuno si è ricordato che esistono anche le donne.
Anche Sheldon Cooper è un genio senza spiegazioni, ma nessuno pensa che sia woke.
Mostrare debolezze ed errori di un personaggio eroico ed importante lo rende più simpatico, come ogni scrittore o sceneggiatore sa benissimo. Indiana Jones è circondato da donne e ragazzini petulanti e rompiscatole, ma nessuno pensa siano woke.
Loki deve essere punito per il suo tradimento, e quello di farlo prendere a ginocchiate nelle palle da Lady Sif è un modo molto efficace. Comunque se lo merita.
Infatti il pubblico, donne comprese, fa il tifo per Starlord, mica per Gamora.
Luke Skywalker che la prima volta che sale su un caccia distrugge la Morte Nera è superwoke.
Però dopo ce lo ripropongono nel Mandalorian, tutt'altro che vecchio, stanco e deluso, addirittura deus ex machina.
OK, è woke.
Mary Poppins distrugge il taboo americano del "prima i soldi, poi tutto il resto", unico film made in Hollywood ad avere osato così tanto. Se non è woke, è peggio.
Zorro ha, come suo braccio destro, un disabile, e difende le minoranze etniche contro gli oppressori bianchi. Woke al cubo.
Detto ciò ti ringrazio delle risate che mi hai fatto fare, e che riporterò tali e quali nel mio prossimo libro. Non ti risponderò ulteriormente, né in questo thread né in altri, quindi scrivi pure tutto quello che vuoi, sinsulti compresi.
hai proprio capito tutto
in bocca al lupo con il tuo libro
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