Delos 25: Breve storia di un mito di Silvio Sosio
breve storia di un mito
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana... Sembra la classica favola americana: opponendo la sua convinzione allo scetticismo delle case di produzione, George Lucas rischia tutto e crea il più grande successo cinematografico del secolo. Ecco la storia di un fenomeno che ha cambiato la storia del cinema.
Oggi, con ancora nelle orecchie il clamore dell'uscita di Independence Day, sembra normale associare gli effetti speciali alla fantascienza e, soprattutto, ai grandi incassi.Ma se prendiamo la macchina del tempo e torniamo indietro nel tempo, alla fine degli Anni Sessanta, troviamo un cinema di fantascienza considerato di seconda categoria: a parte rare eccezioni - come Il pianeta proibito o La guerra dei mondi - produzioni a basso budget, quasi sempre piuttosto povere di contenuto e destinate a incassi scarsi.
Nel 1966 nasce Star Trek, e nel 1968 Stanley Kubrick inizia ufficialmente l'era degli effetti speciali, con 2001: Odissea nello spazio. Ma il fenomeno sembra fermarsi lì: Star Trek viene chiuso dopo tre sole stagioni, e sul grande schermo a 2001 seguono solo alcune imitazioni (ad esempio 2002: la seconda odissea) ben poco fortunate.
L'avventura di Guerre Stellari comincia nel 1971. George Lucas è un giovane regista appena laureatosi col film THX 1138 (L'uomo che fuggì dal futuro). Lucas presenta alla Universal i progetti di due film: American Graffiti e Guerre Stellari. La major in un primo tempo li accetta entrambi, e Lucas comincia il casting. Tra gli altri, scrittura anche un giovane falegname che aveva partecipato al provino quasi per scherzo, e che sarebbe diventato uno degli attori di maggior successo di Hollywood: Harrison Ford.
Successivamente però la Universal ci ripensa e decide di finanziare solo American Graffiti, considerando Guerre Stellari un probabile insuccesso. Lucas lavora sulla sceneggiatura di Guerre Stellari, anche insieme a Ales Guinness, e comincia a girare per le case di produzione, collezionando una serie di rifiuti. Nel frattempo dirige American Graffiti, che è un grande successo: fra gli attori c'è anche Ron Howard, che avrebbe proseguito nel ruolo di liceale anni Cinquanta nella serie Happy Days, per poi diventare un grande regista di molti film di fantascienza come Cocoon, Willow, Apollo 13.
Lucas progetta di creare dal nulla una moderna mitologia, che raccolga l'eredità avventurosa dei film western e di cappa e spada trasponendola in qualcosa di più moderno, in un progetto che unisca il fascino degli effetti speciali di Kubrick all'ampio respiro "galattico" dei romanzi di Asimov.
Anche grazie ai grossi incassi di American Graffiti, Lucas riesce a ottenere un accordo con la Fox, incoraggiato e aiutato dal figlio di Alan Ladd (grosso azionista della casa) appassionato di fantascienza. L'accordo prevede un finanziamento parziale del film, lasciando a Lucas l'onere di reperire il quaranta per cento dei fondi necessari. Lucas è costretto a giocarsi tutto, fino a ipotecare la casa, ma questa sarà la sua fortuna, perché una grossa fetta degli utili del film finirà dritta nelle sue tasche.
Guerre Stellari vede la luce nel 1977, polverizzando in breve tempo ogni record di incasso. Al film vanno sei premi Oscar, per gli effetti speciali ma anche per la colonna sonora, i costumi, la scenografia, il montaggio.
E' interessante andare a vedere come fu accolto il film in Italia dal mondo della fantascienza, andandosi a spulciare i numeri di Robot dell'epoca. Sul numero 19, dell'ottobre 1977, troviamo un articolo di Andrea Ferrari (oggi nella redazione di Ciak) che così commentava l'imminente arrivo del film di Lucas: "Il futuro prossimo e remoto del cinema fantastico si preannuncia ricchissimo di gustose sorprese: fra pochi giorni dovrebbe avere la prima italiana il kolossal Star Wars, il cui titolo tradotto suona 'le guerre stellari', uno dei più costosi film di sf mai prodotti. La pellicola è stata diretta da George Lucas (autore dei bellissimi American Graffiti e THX 1138) che ne aveva sognato la realizzazione per dieci anni. [...] La trama - che non è ambientata in un tempo definito o in una precisa galassia conosciuta - segue le avventure del diciannovenne Cadetto Spaziale Luke Skywalker, secondo pilota astrale, alle prese con una congiura capitanata da un mago malvagio... Congiura che sfocerà in una titanica guerra civile galattica."
Sul numero seguente di Robot, che per l'occasione fu pubblicizzato con locandine raffiguranti un caccia Ala-X, uno speciale su Guerre Stellari con un articolo entusiasta di Luigi Cozzi ("...mai finora ci si era trovati di fronte a un'opera tanto divertente, stimolante, originale e spettacolare... il paragone tra Star Wars e qualunque altro film è impropobile, a totale vantaggio del film di Lucas...") e uno più critico di Lorenzo Codelli ("...ci ha piuttosto deluso... operazione a freddo, con bravura e perizia tecnica... mera tecnica priva di necessità narrativa e senza convinzione...").
Il successo di Guerre Stellari portò all'equivoco che il successo della fantascienza cinematografica preludesse a un analogo successo della fantascienza scritta. In breve tempo tutti gli editori più importanti, da Longanesi e Sonzogno, da Rizzoli a Garzanti, sentirono il bisogno di lanciare una propria collana di fantascienza. Il mercato si inflazionò in breve tempo portando a un immediato tracollo sia delle nuove collane che di alcune preesistenti.
Guerre Stellari è in qualche modo agli antipodi di 2001: il film di Kubrick usava gli effetti speciali per esaltare la tecnologia, e poneva il progresso scientifico al centro dell'attenzione. Lucas ambienta la sua storia in un'epoca imprecisata, dove la tecnologia è solo un contorno, fatto di astronavi scassate, armi devastanti e città fatiscenti. Al centro c'è una particolare forma di misticismo, che rappresenta la ricerca di se stessi: la Forza.
Da un punto di vista cinematografico, la saga di Guerre Stellari è anche un enorme tributo al cinema hollywoodiano, con decine di citazioni e riferimenti, una passione che Lucas condivide col suo collega Steven Spielberg.
Il ciclo di Guerre Stellari è concepito fin dall'inizio da George Lucas in nove film: tre trilogie, delle quali la prima che viene scelta per essere portata sullo schermo è quella centrale. Guerre Stellari esce nel 1977 senza indicazione del numero di episodio, ma nel 1979 viene riprogrammato nei cinema col sottotitolo Episodio IV: Una nuova speranza.
Nel 1980 esce il secondo film, L'impero colpisce ancora (episodio V) di Irwin Kershner, con una sceneggiatura scritta a quattro mani dalla grande scrittrice scomparsa Leigh Brackett e da Lawrence Kasdan, futuro regista di successo (Il grande freddo). Nel 1983 Richard Marquand dirige il terzo film, Il ritorno dello Jedi (episodio VI).
Seguono nel 1984 e 1985 due film per ragazzi, L'avventura degli Ewoks (di John Korty) e Il ritorno degli Ewoks (di Jim e Ken Wheat), ambientati sulla luna boscosa di Endor.
Nel 1989 Guerre Stellari viene incluso dal governo americano fra i venticinque film posti sotto la tutela della Biblioteca del Congresso.
Il progetto Guerre Stellari, a questo punto, sembra avere esaurito le energie di George Lucas, che si dedica ad altri progetti, come la serie di Indiana Jones. L'azienda nata per produrre gli effetti speciali di Guerre Stellari, la Industrial Light and Magic, diventa punto di riferimento di un cinema di fantascienza che è diventato garanzia di successo per le case di produzione. Hollywood investe tutto sulla fantascienza, ed escono Alien, Blade Runner, Dune, la versione cinematografica di Star Trek e molti altri film ad alto budget, tra i quali ET, che supera il record di incassi di Guerre Stellari.
Nel frattempo il fenomeno Guerre Stellari si allarga ad altri media. La LucasArts, azienda di produzione di George Lucas, concede licenze per la realizzazione di fumetti, romanzi - a centinaia i titoli prodotti - ed entra da subito nel mercato nascente dei videogames e poi in quello del multimedia. Le varie serie di videogiochi (vedi l'articolo Star War Games) incorporano parecchie scene ambientate nell'universo di Guerre Stellari e girate appositamente per i cd-rom. Mark Hamill, l'interprete di Luke Skywalker, riesce a ritrovare un suo spazio interpretando il protagonista di un'altra serie di cd-rom, Wing Commander, di ispirazione molto vicina a Guerre Stellari.
Nel 1993 esce la trilogia di romanzi The Clone Wars di Timothy Zahn, ufficialmente accreditata dalla LucasArts, e si comincia a parlare di una nuova trilogia di Guerre Stellari. Di lì a poco George Lucas dichiara che la Prima Trilogia, ambientata da venti a quarant'anni prima gli eventi narrati in Guerre Stellari, sarà pronta entro fine secolo.
I tre film, che saranno in parte girati contemporaneamente (come già accadde con Ritorno al futuro II e III), sono entrati in preproduzione alla fine dell'anno scorso e inizieranno le riprese entro il 1997.
Intanto, dopo la pubblicazione della Trilogia su videocassetta di una versione rimasterizzata in digitale con la tecnologia THX e in wide-screen, avvenuta due anni fa, quest'anno si celebra il ventennale dell'uscita di Guerre Stellari con il ritorno sul grande schermo in un'edizione speciale, con nuove scene e nuovi effetti speciali. Uscito in gennaio negli Stati Uniti, Guerre Stellari Special Edition nel primo weekend di programmazione ha incassato ben 36 milioni di dollari, oltre 27 milioni di lire per ognuno dei 2100 cinema nei quali è stato proiettato, tornando in testa alla classifica, mentre L'impero colpisce ancora ha scalato quattro posizioni salendo all'undicesima posizione nella classifica dei film più redditizi di ogni tempo.
STAR WARS SU INTERNET
In occasione dell'uscita dell'Edizione Speciale la LucasArts ha lanciato il sito ufficiale di Guerre Stellari, all'indirizzo www.starwars.com. Il sito contiene moltissime informazioni sulla serie e sulle aziende del gruppo: LucasArts, Skywalker Sound, ILM.
Un altro sito interessante è http://cust2.iamerica.net/vaughn/, che raccoglie tutte le voci e le indiscrezioni sulla nuova trilogia.
Ma naturalmente, i siti dedicati dai fan a Guerre Stellari sono innumerevoli: una ricerca su Yahoo vi proporrà un elenco davvero impressionante di indirizzi. Fra i siti italiani segnaliamo www.geocities.com/Area51/Vault/7466/, sito del club Cloud City (uno dei due club ufficiali italiani, l'altro è Alliance).
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