Poteva un romanzo come Il problema dei tre corpi di Liu Cixin non suscitare l’interesse delle produzioni televisive e cinematografiche? E difatti le vicende dell’adattamento del primo romanzo sono state abbastanza intricate, per prima si è proposta la casa di produzione Tencent che ha acquisito i diritti dei romanzi nel 2008, senza però riuscire a realizzare l’adattamento. Nel 2015, YooZoo Film ha messo in cantiere un film, poi girato nel 2018 ma accantonato a tempo indeterminato a causa di presunti problemi con gli effetti speciali (?!), salvo poi aprire la collaborazione con Netflix, nel 2020, per produrre la serie TV. Dal canto suo Tencent ha separatamente sviluppato l’adattamento televisivo cinese, che ha fatto il suo debutto il 15 gennaio di quest’anno.
Secondo quanto riferito, Il problema dei 3 corpi avrà 24 episodi, ciascuno della durata di circa 60 minuti. Ci sono stati anche ipotesi su potenziali spin-off per la serie. Considerando che abbraccia periodi di tempo diversi, è abbastanza logico che Netflix sia già interessata ad espandere le serie con possibili spin-off.
Il problema dei 3 corpi (3 Body Problem è il titolo originale della serie) racconta l’incontro dell’umanità con una civiltà aliena. La storia unisce passato, presente e futuro: negli anni Sessanta in Cina una donna prende una decisione fatale, le cui conseguenze si riverberano su un gruppo di brillanti scienziati dei giorni nostri, che dovranno affrontare una grande minaccia per la sopravvivenza dell’umanità.
I protagonisti della serie, se volete divertirvi a cercarli in rete, sono Liam Cunningham (Il Trono di Spade), John Bradley (Il Trono di Spade), Jonathan Pryce (I Due Papi), Benedict Wong (Doctor Strange in the Multiverse of Madness), Tsai Chin (Shang-Chi e la leggenda della follia), Eiza Gonzalez (Baby Driver), Alex Sharp (Il Processo dei Chicago 7), Saamer Usmani (Inventing Anna), Jovan Adepo (Fences), Sea Shimooka (Arrow), Rosalind Chao (Mulan), Ben Schnetzer (Warcraft), Jason Forbes (Borg/McEnroe), Stacy Abalogun (Morte sul Nilo), Jess Hong (Brokenwood Mysteries), Marlo Kelly (Dare Me) e i nuovi arrivati Zine Tseng ed Eve Lindley che vanno a costituire un cast abbastanza numeroso.
La serie Netflix è stata affidata ad Alexander Woo scrittore di True Blood e al “duo di Game of Thrones” David Benioff e D.B. Weiss, di cui riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate a The Hollywood Reporter.
Il duo di sceneggiatori e produttori Weiss e Benioff, dopo il successo di Il Trono di spade erano alla ricerca di qualche altro franchise su cui mettere le mani e si sono imbattuti nei romanzi di Liu Cixin e hanno provato la stessa sensazione che provarono quando lessero i romanzi di George RR Martin su cui si basava Il Trono di spade. “Ciò che ci ha entusiasmato di Thrones – ha detto Weiss – quando abbiamo letto i libri di George è che si trattava di qualcosa che non avevamo mai visto prima sullo schermo. Sotto molti aspetti, Il problema dei 3 corpi non potrebbe essere più diverso da Game of Thrones, ma avevano questo in comune”.
Benioff è d'accordo. “È stata la prima cosa in cui ci siamo imbattuti dai tempi di Thrones in cui eravamo davvero spaventati. Sapevamo che sarebbe stata dura”.
Gran parte della prima stagione dello show segue un gruppo litigioso di fisici che si riuniscono sotto la guida di un oscuro capo dell'intelligence britannica mentre combattono contro una setta omicida che vuole aiutare gli alieni a colonizzare la Terra.
Ma come ha spiegato Benioff: “Si tratta molto meno di combattere mostri tentacolari e molto di più di come l'umanità risponde a questa grande minaccia esistenziale? E, purtroppo per noi, negli ultimi anni abbiamo visto che l'umanità non risponde particolarmente bene alle minacce esistenziali. È difficile essere idealisti e pensare che ci riuniremmo tutti se fosse necessario. Gli alieni attirano alcune persone che credono di essere superiori a noi – e, tecnologicamente, lo sono”.
Il duo Weiss e Benioff ha deciso di coinvolgere un terzo showrunner, Alexander Woo, che a proposito dei romanzi ha affermato: “Una cosa che mi ha davvero attratto in quanto cinese americano, al contrario di cinese proveniente dalla Cina, è che sono figlio di immigrati, e questa è una specie di storia di immigrati. Gli alieni stanno cercando un posto più sicuro in cui vivere, e le persone che vivono lì non li vogliono”.
La serie di Netflix è meno fedele al libro rispetto alla serie cinese. Il primo atto della storia è ambientato durante la Rivoluzione Culturale, un violento periodo di sconvolgimenti politici che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha cercato di cancellare dalla storia.
“La nostra direttiva – ha detto Woo – è stata quella di realizzare uno spettacolo globale fin dall'inizio, e il carattere cinese della filosofia del libro è preservato in alcuni personaggi”.
Tralasciando le entusiastiche e lusinghiere dichiarazioni standard rilasciate da Benioff e Weiss, Woo ha giustamente parlato di “adattamento” del romanzo di Liu Cixin, infatti il singolo protagonista/detective della storyline contemporanea viene sostituito da un gruppo denominato “i cinque di Oxford”, composto da: Jess Hong nel ruolo di Jin Cheng Una geniale fisica teorica con un’ insaziabile sete di risposte sulle più grandi domande dell’universo; Jovan Adepo in quello di Saul Durand, assistente di ricerca in fisica che non ha ancora raggiunto il suo pieno potenziale; Eiza González interpreta Auggie Salazar, pioniera delle nanotecnologie; mentre John Bradley è Jack Rooney, un outsider visto che ha usato la sua laurea in fisica per sviluppare un impero di snack; il quintetto è completato da Alex Sharp nel ruolo di Will Downing, insegnante di fisica del sesto anno.
Inutile, a questo punto, ritirare fuori i soliti discorsi che vengono fatti quando un adattamento tradisce in maniera più o meno eclatante l’opera originale. Hanno deciso così e ce lo dobbiamo far piacere (se vogliamo). Considerando, tuttavia, che l’intera saga è stata scritta, e che abbraccia un periodo molto lungo del futuro delle Terra, sarebbe auspicabile che stavolta, Benioff e Weiss, vadano verso un finale fedele a quanto scritto dall’autore senza doversi lanciare in altre pindariche e deludenti chiusure di storie non loro.
Staremo a vedere.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID