Larry Niven, autore del ciclo di Ringworld, intervistato nel 2020 per Writers of The Future, ha avuto modo di dire: “La cosiddetta fantascienza hard è da sempre identificata in quel ramo della fantascienza caratterizzato dall’interesse per l’accuratezza e la logica scientifica. Trovo che sia più difficile da scrivere rispetto al fantasy. Personalmente scrivo fantascienza hard per vocazione e space fantasy per vacanza. La fantascienza hard viaggia di pari passo con l’evoluzione di branche scientifiche come la fisica, la matematica, la botanica e la tecnologia. Noi scrittori seguiamo da vicino gli scienziati, sbirciando oltre le loro spalle per vedere nel futuro oscuro; il nostro vantaggio è che ci è permesso commettere errori. Scriviamo sapendo che la nostra storia potrebbe essere obsoleta già da domani se la comunità scientifica dovesse cambiare idea. I classici scrittori di fantascienza hard si attengono il più possibile ai fatti, ma li piegano per la storia. Puoi riuscire a farla franca solo a condizione che tu abbia una buona storia e una plausibile motivazione per quanto aggiungi di fittizio.”
Il romanzo più famoso della fantascienza cinese, almeno fino ad ora, è Il problema dei tre corpi, che rientra esattamente nel “sottogenere Hard Scifi”. La fantascienza in Cina sembrerebbe finalmente essere uscita dal sottobosco dei generi poco apprezzabili anche a giudicare dalla Worldcon tenutasi per la prima volta da quando esiste nello scintillante Museo della Fantascienza di Chengdu, lo scorso ottobre.
Ovviamente la star della convention è stato Liu Cixin, autore della Trilogia dei tre corpi e ispiratore del film Wandering Earth (fruibile su Netflix) che ha detto a sua volta: “Per sua stessa natura, gran parte della fantascienza parla del presente nel senso che pur avvantaggiandosi del poter parlare dello spazio o di essere ambientata in tempi e luoghi diversi, in realtà riflette la condizione umana nel momento contemporaneo in cui viene scritta.”
La fantascienza ha avuto un rapporto turbolento con le autorità cinesi: è effettivamente scomparsa durante la Rivoluzione Culturale per poi essere addirittura bandita come “inquinamento spirituale” negli anni ’80. Questo ritorno del genere, secondo Liu Cixin, è dovuto proprio al fatto che attraverso di esso gli scrittori possono esplorare con più libertà i difetti della società cinese nonostante la restrizione degli spazi per l’espressione politica e artistica operata dall’attuale presidente Xi Jinping. Le tematiche tecnologiche e scientifiche, però, se trattate con piglio propagandistico nei confronti di una Cina intesa come potenza mondiale nei due campi, e nel pieno della “rivoluzione cibernetica”, sono molto bene accette all’establishment politico.
Ken Liu, scrittore e traduttore di fantascienza, naturalizzato americano, a cui si deve la possibilità di poter leggere le opere cinesi in occidente, a questo proposito, ha detto: “Mi sono trovato spesso a tradurre con una certa preoccupazione per le tematiche critiche inserite dagli autori, alcuni dei romanzi passati in occidente in Cina non sono stati nemmeno pubblicati o hanno avuto una pubblicazione estremamente limitata. Anche Il problema dei tre corpi ha avuto due tipi di edizione, in quella occidentale, infatti, il romanzo si apre con una scena ambientata in piena rivoluzione culturale, scena che nell’edizione cinese è stata inserita dall’editore solo a metà del libro per farla passare diciamo così, inosservata alla censura.”
E niente di quanto detto è fantascienza, considerando anche i problemi riscontrati nell’assegnazione degli Hugo durante la Worldcon cinese, procedura che pare sia stata pesantemente pilotata dal governo cinese nella selezione degli scrittori da votare.
Il romanzo di Liu Cixin, prima pubblicato a puntate su una rivista nel 2006 e poi raccolto in volume nel 2008, è il primo volume di una trilogia che l’autore ha intitolato Memoria del passato della Terra, anche se ormai è da tutti conosciuta come Trilogia dei tre corpi.
L’azione si muove in due epoche: quella contemporanea e quella della Rivoluzione Culturale. Pur essendo un romanzo corale, le due personalità di spicco sono due. La prima è Ye Wenjie (protagonista nella linea temporale della Rivoluzione Culturale), laureata in astrofisica alla Tsinghua University, il cui padre è stato a picchiato a morte dalle Guardie Rosse, a sua volta dichiarata traditore e condannata al carcere dove viene reclutata da due fisici militari che lavorano per Costa Rossa, un'iniziativa cinese che sotto la copertura di un progetto per danneggiare i satelliti spia nasconde un progetto di ricerca della vita extraterrestre. Ye riesce a inviare in segreto un messaggio interstellare per testare la sua teoria. Otto anni dopo, in risposta, giunge il messaggio da un pacifista alieno che avverte i terrestri di non rispondere ulteriormente altrimenti gli abitanti di Trisolaris saranno in grado di dedurre la posizione del Sistema Solare e invadere la Terra. Disillusa dal caos politico, e ormai giunta a disprezzare l'umanità, Ye risponde comunque, invitando i Trisolariani a venire sulla Terra per risolvere i suoi problemi e innescando la nascita di una organizzazione semi-segreta che fungerà da quinta colonna per l’invasione trisolariana.
La storyline contemporanea, invece, vede protagonista Wang Miao, un professore di nanotecnologie, che si trova a collaborare con Shi Qiang, un detective che sta indagando sui misteriosi suicidi di diversi scienziati, tra cui Yang Dong, la figlia dell’astrofisica dissidente Ye. Wang vede le persone giocare a un sofisticato videogioco di realtà virtuale chiamato Tre Corpi e inizia a giocare da solo. Il gioco ritrae un pianeta il cui clima cambia casualmente tra l'era stabile e quella caotica. Durante le ere caotiche, il meteo oscilla in modo imprevedibile mettendo a serio rischio la sopravvivenza della popolazione del pianeta.
Wang alla fine ha l'intuizione che spiega il problema dei Tre Corpi. Il gioco mostra la popolazione del pianeta che costruisce e lancia navi coloniali per invadere la Terra, convinti che l'orbita stabile consentirà una prosperità senza precedenti e permetterà loro di sfuggire alla distruzione del loro pianeta. Questo lo porta ad essere reclutato nella “quinta colonna” filo invasione, dove in realtà lavorerà come infiltrato per conto del governo.
Senza approfondire ulteriormente le vicende, il romanzo si chiude con un significativo tramonto che prelude al “tramonto dell’umanità” perché i Trisolariani stanno arrivando e l’umanità si sta organizzando per reagire adeguatamente all’invasione.
La vicenda proseguirà nei due romanzi seguenti delineando un affresco futuro non esattamente rassicurante perché l’autore abbraccia appieno l’ipotesi della Foresta Oscura (che poi è il titolo originale cinese del secondo volume). Questa ipotesi è stata espressa da David Brin come risposta al paradosso di Fermi («Se l'Universo e la nostra galassia pullulano di civiltà sviluppate, dove sono tutte quante?») ed è articolata da due affermazioni: il bisogno primario di ogni civiltà è la sopravvivenza; le civiltà crescono e si espandono continuamente, ma la quantità della materia e delle risorse dell'universo rimane costante. Quindi gli abitanti dell’universo si nascondono nella “foresta oscura” timorosi di essere assaliti o aspettando altri più deboli da assalire. Insomma, parafrasando un celebre motto potremmo dire: Alienus Alieni Lupus.
Stile e argomento del romanzo possono non sempre risultare facili alla prima impressione, però vale la pena di dedicarvisi perché il romanzo si può davvero definire uno dei nuovi classici della fantascienza hard.
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