Io sono Helen Driscoll, titolo che fu scelto dalla coppia Fruttero & Lucentini per richiamare l'altro capolavoro di Richard Matheson Io sono leggenda, è uno dei non rarissimi esempi di titoli spoiler, perché svela l'identità dello “spettro” con cui ha a che fare il protagonista. Meno d'impatto forse ma anche meno rivalatore il titolo originale, A Stir of Echoes (“una mescolanza di echi”). Il romanzo, uscito per la prima volta in Italia su Urania nel 1959, era stato riproposto da Fanucci nel 2008, e ora arriva nella collana Oscar Moderni. La traduzione è sempre quella originale di Hilja Brinis.
Il libro
Tom Wallace vive un'esistenza tranquilla nella California degli anni Cinquanta. Finché, durante una bizzarra serata con familiari e vicini di casa, il cognato, per rallegrare la compagnia, sperimenta su di lui le proprie doti di ipnotizzatore. Risvegliatosi e tornato a casa, Tom scopre di aver sviluppato inquietanti poteri psichici: sente i pensieri di chi lo circonda e viene così a conoscenza dei loro segreti; ha visioni di eventi tragici che puntualmente si realizzano; ma soprattutto percepisce in casa la presenza di una donna trasparente. Cosa gli è successo? Tutte le convinzioni e tutti i dogmi in cui ha sempre creduto vengono rovesciati. Perché se le manifestazioni dell'ignoto, appartenenti a un diverso piano dell'essere, entrano a far parte del quotidiano, non si può continuare a vivere come prima.
L'autore
Scrittore e sceneggiatore statunitense. Autore di romanzi e racconti che hanno forgiato il gusto e le caratteristiche del ‘fantastico’ contemporaneo influenzando profondamente altri linguaggi, dal cinema ai fumetti ai videogiochi. La sua opera, accanto alla maestria nel tratteggiare il soprannaturale e la suspense, è caratterizzata da un realismo rigoroso e da una paradossale ‘credibilità’, da un’attenzione commossa a quell’umanità marginale soggiogata da un potere, da un sistema, da una volontà che assume caratteri ‘mostruosi’. Matheson è stato definito da Ray Bradbury “uno degli scrittori piú importanti del XX secolo”, e questo elogio dell’autore di Fahrenheit 451 è giustificato dall’impatto dell’opera di Matheson sull’immaginario popolare: anche chi non lo ha mai sentito nominare ha sicuramente visto qualcuna delle sue creazioni. Oltre a racconti e romanzi gialli, di fantascienza, horror, fantasy e western, Matheson ha collaborato a lungo con il cinema e la televisione. Ha scritto alcuni degli episodi piú memorabili di Ai confini della realtà, e diversi suoi romanzi e racconti sono stati adattati per il grande schermo, tra cui Tre millimetri al giorno (Radiazioni BX: distruzione uomo, 1957, diretto da Jack Arnold), Io sono leggenda (due film: L'ultimo uomo della Terra, 1963, diretto da Ubaldo Ragona e interpretato da Vincent Price; 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra, 1971, diretto da Boris Sagal, con Charlton Heston); La casa d'inferno è stato tradotto in film nel 1973 dal regista John Hough, col titolo Dopo la vita. Da Appuntamento nel tempo Jeannot Szwarc ha tratto Ovunque nel tempo, 1980, interpretato da Christopher Reeve. Da Io sono Helen Driscoll è stato tratto nel 1999 Echi mortali, con Kevin Bacon. Importante è anche la sua collaborazione con Roger Corman, per il quale ha sceneggiato alcuni dei film tratti da Edgar Allan Poe: I vivi e i morti, 1960; Il pozzo e il pendolo, 1961; I racconti del terrore, 1962; I maghi del terrore, 1963. Matheson ha anche scritto la sceneggiatura del primo film di Stephen Spielberg, Duel. Nel corso di una carriera che dura da oltre cinquant’anni, Matheson ha vinto numerosissimi premi, tra cui l’ Edgar Allan Poe e un premio Bram Stoker alla carriera.
Richard Matheson, Io sono Helen Driscoll (A Stir of Echoes, 1958), traduzione di Hilja Brinis, Oscar Moderni, Mondadori 2024, pagg. 272, euro 13, ebook euro 7,99.
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