Uscito nel 2003 col titolo L'ultimo degli uomini, e riproposto in piena pandemia nel 2021 da Ponte alle Grazie col suo titolo conforme all'originale, Oryx e Clarke, non a caso visto che descrive un mondo devastato da un'epidemia, il romanzo di Margaret Atwood viene ora riproposto in edizione economica da Tea.

Il libro

Snowman vive su un albero vicino al mare, avvolto in un lenzuolo sporco. Non sa che ore sono, nessuno lo sa più, dopo la pandemia. Cerca cibo e medicine nelle terre desolate e infestate da ibridi di animali. Fruga fra i resti e rimugina sulle scelte che hanno portato la Terra al tracollo, in nome di una scienza onnipotente. Si abbandona al ricordo di Oryx, donna enigmatica e quieta, e al rancore per l’amico Crake, responsabile del disastro. Le loro esistenze si erano intrecciate nel più classico e tragico dei triangoli. Snowman cerca una spiegazione, per sé e per i «figli di Crake», unica forma di vita intelligente sopravvissuta sulla Terra, frutto esemplare dell’ingegneria genetica. Sono tante le cose che vogliono capire, ignari come sono dell’insensatezza degli uomini. Come hanno dimostrato Orwell, Huxley, Vonnegut e la stessa Atwood (nel Racconto dell’Ancella),la rappresentazione letteraria di un’utopia fallita può aprirci gli occhi più di innumerevoli verità sullo stato del pianeta. Quello di Oryx e Crake è un mondo che potrebbe essere a pochi anni, a poche folli decisioni di distanza da quello in cui viviamo.

L'autrice

Scrittrice estremamente prolifica, ha pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Ha scritto, inoltre, sceneggiature per la radio e la televisione canadese. Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L'assassino cieco e nel 2008 il premio Principe delle Asturie.

Margaret Atwood, Oryx e Clarke (Oryx And Clarke, 2003) traduzione di Raffaella Belletti, Tea, 384 pagg., 14 euro, ebook 9,99.