Se, nelle parole di Frank Herbert, la paura uccide la mente, possiamo di certo affermare che l'attesa non uccide il desiderio, soprattutto quando si tratta dell'attesa per questa seconda parte di Dune, dilogia in tre parti diretta scritta – con la collaborazione di Jon Spaihts (Passengers) – e diretta da Denis Villeneuve. Ad alleviare il peso dei mesi (soltanto due e mezzo, ormai) che ci separano dall'arrivo nelle sale di Dune: Part Two arriva un nuovo trailer che introduce il personaggio di Feyd-Rautha, psicopatico nipote del Barone Harkonnen (Stellan Skarsgård), interpretato da Austin Butler.
Insieme a Butler, in Dune – Parte due si aggiungono al cast Christopher Walken nei panni dell'Imperatore Shaddam IV e Florence Pugh in quella della figlia, la Principessa Irulan Corrino, i cui destini si intrecceranno con quelli del nuovo duca Paul Atreides (Timothée Chalamet), diviso tra l'amore per Chani (Zendaya) e il suo dovere di prescelto. Dune – Parte due arriverà nei cinema il primo giorno di marzo 2024.
2 commenti
Aggiungi un commentoSono perplesso da quanto leggo. Ero rimasto favorevolmente impressionato dalla prima parte: mi è sembrato che Villeneuve volesse finalmente dare a Cesare quel che è di Cesare, cioè realizzare una versione cinematografica il più possibile rispettosa dei contenuti del romanzo (compatibilmente con le differenze dovute necessariamente alla diversità dei mezzi espressivi). Adesso vedo che Alia (che dovrebbe essere una bambina) diventa una specie di embrione parlante. Perchè? Boh. Feyd - Rautha Harkonnen dovrebbe essere un giovane uomo dai capelli rossi (caratteristica di famiglia) e me lo vedo trasformato in una specie di zombi privo di sangue e per di più completamente pelato. Non credo che Herbert avrebbe apprezzato. Mi viene il sospetto che il regista abbia subito molte pressioni per cambiare alcune cose rispetto alle sue intenzioni iniziali. Ma aspetto di vedere il film per giudicare meglio.
invece a me la prima parte ha lasciato piuttosto freddino e ho molti dubbi anche sulla seconda ... insomma... la "vaga impressione" è quella che la priorità di Villeneuve sia stata: 1. spettacolarità estrema ; 2. "originalità di reinterpretazione a tutti i costi" a scapito dell'anima e dello stomaco del film.
Non sono sicuro se andrò al cinema... sono diventato intollerante ai disturbi degli altri...
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