Il Sergente Maggiore Patrick “Wic” (sì, esatto, è dichiaratamente ispirato all’omonimo John) Finnegan è un duro, durissimo Marines ultracazzuto, che a quarantotto anni finalmente ha conquistato l’agognata pensione (questo dettaglio è forse il più originale elemento di fantascienza dell’intera opera, almeno per i canoni italiani).
Wic è un uomo vissuto (male) che ha visto mille orrori, concetto reiterato più volte, più volte, più volte. La cosa ricorda un po’ il film di Star Trek del 2009, in cui ogni 4-6 minuti qualcuno del cast sentiva il dovere di ricordare a Kirk che suo padre era morto, non c’è da stupirsi che poi crescerà strano e impollinerà mezzo universo.
Tornando ai traumi del nostro testosteronico Wic, egli osserva un albero e non può non ripensare agli alberi in fiamme tra gli orrori di Baghdad, Wic osserva una famiglia al parco e non può non pensare alle famiglie sterminate tra le bombe di Beirut. Wic fa la spesa alla coop e, guardando il suo carrello, non può non pensare ai carrelli in fiamme che vagano tra carrelli impiccati davanti alla conad di Bengasi.
C’è anche da dire che la vita da pensionato di Wic è scandita dal seppellire mine in giardino, vigilare su due depositi abusivi di armi militari, tenere i cellulari spenti in una gabbia di faraday, controllare le telecamere dell’ingresso e bere un bicchiere di whiskey irlandese Redbreast, attività quest’ultima reiterata più volte, più volte, più volte. Donne manco a parlarne. Per altro non guarda la tv, non sa pronunciare la parola streaming, non usa il computer se no il governo lo spia e non legge perché non è un fighetto testa d’uovo.
Insomma, in casa Finnegan si fanno proprio delle belle seratone: tutti a guardare il muro, insultare il governo e bere Redbreast.
Come si intuisce, Wic ha dei problemi, tanti problemi. Invece che sembrare rude come Gunny o stoico come Jack Reacher, risulta imbolsito e sclerotico come il Commissario Torre della trashata “Nuovo Ordine Mondiale”, o il già citato Alex l’Ariete.
Wic dovrebbe stare calmo, passare dalla Redbreast allo xanax, lasciare che i federali gli bonificano la casa e una coppia di robusti infermieri, siringa di sedativo alla mano, lo accompagnino in un posto tranquillo con tante camere dalle mura imbottite.
E invece no.
Arrivano gli Alieni cattivissimi, ovvio, incomunicabili, ovvio, con già un trascorso contro Wic, ovvio, con intenzioni schiavistiche, ovvio, e avversione alla libertà. Tutti i governi e le strutture militari cadono all’istante.
Come può Wik starsene sulla sua tranquilla casetta (traboccante tritolo e C4) mentre i mostri nemici catturano il Popolo Americano?
Invece di piantare granate tra le begonie, Wic va all’assalto e, curiosamente, ha la meglio su tutto e tutti (chi l’avrebbe mai detto?), al punto di attirare l’attenzione di un gruppo di eroi, tutti militari, tutti espertissimi in ambiti specifici (guarda te il caso) che decidono di seguirlo.
E chi saranno mai questi cinque G.I.Joe/Power Rangers?
C’è la gnocca standard, che da leader passerà a fare da tappezzeria a Wic.
C’è il ragazzo volenteroso ma inesperto, a cui Wic farà da padre e maestro.
C’è lo sniper cupo e vissuto, il classico bassista carismatico che durante le riunioni attende in un angolo, appoggiato al muro con gli occhi chiusi e le braccia incrociate.
C’è il medico militare nippo-americano che parla male l’inglese (ma com’è possibile?!) e spara aneddoti zen.
C’è il Navy S.e.a.l. (afroamericano, credo) esperto di esplosivi.
Si unirà alla banda anche l’amico nerd di Wic, appartenente alla razza inferiore di “quelli che hanno studiato” (perché solo chi spara e ammazza è un vero uomo). ATTENZIONE perché, da sciocco scienziato (ha due o tre lauree, ma che sarà mai rispetto a sapere smontare un M16 mentre ci si opera di appendicite da soli?), pensava addirittura di studiare e comunicare con gli alieni, ma ben presto imbraccerà un mitra e gli ideali guerrafondai di Wic.
Per timbrare tutto l’elenco dei cliché manca “sholo il franscese sce parla coscì”, ma poi arriva anche un soggetto simile, tranquilli.
Intenzionato a mantenere un profilo basso e restare umile, Wic ribattezza il gruppo Phantom Team, ma solo perché Avengers e Masters of the Universe poteva creare qualche problema di copyright
Assieme alla sua claque a stelle e strisce, Wic assalta, trita e spazza via ogni ostacolo. Ben presto si scoprirà che la razza umana (cioè quella Americana, circoscritta in particolare ai soli corpi militari) è l’unica in tutti gli universi che è riuscita a mettere nel sacco i terribili schiavisti Androchiniani. Chi lo avrebbe mai detto?
Come nel più tradizionale sparatutto in soggettiva, l’elenco delle armi di Wic aumenta progressivamente in potenzala , passando dalla pistola al mega bazooka alieno. Peculiarità del romanzo, in merito all’argomento equipaggiamento, è la tendenza degli autori al “descrizionismo manualistico tecnico precisino non richiesto". Wic non prende la mira con la pistola. Wic solleva una Glock Safe Action Pistol RX-78 con mirino in lega modificato di classe T800 special, impugnatura zigrinata dai denti di un castoro canadese repubblicano e canna alleggerita in fibra di cybertron all’energon zincato. Spero non trovino mai un catalogo Ikea o postalmarket.
Tutto il resto è machismo, testosteroniche pacche sulle spalle, inni, motti, manifestazioni di rispetto virile, vaghe parentesi di empatia, ridicolizzazione del nemico, razzismo, voglia di Redbreast e tanta, tanta, ma tanta azione.
E a quanto pare funziona!
Nonostante la cascata di cliché, dopo Ruins of the Earth Hopper e Chaney rimettono in campo Wic e il Phantom Team per macinare carne aliena in Gods and Men e Phantom Deadfall.
Mala tempora currunt.
3 commenti
Aggiungi un commentoSpettacolo di recensione! Grazie, ho riso tanto. Sicuramente merita più del libro.
Bella recensione. Sono soddisfatto così.
Così ... a spannometro... non ti è piaciuto sto libro .
REcensione decisa e netta. Quanto mi manca il "marziano in cattedra" dell'IASFM di molti anni fa... con recensioni così caustiche da far sembrare il vetriolo un vinello d'annata.
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