Dopo cinque mesi di picchettaggio, manifestazioni di sostegno, e blocco dell’industria cinematografica – che si è trovata a cancellare, posticipare, rimandare a data da definirsi molti dei progetti in lavorazione, come l'ultima stagione di Stranger Things – arriva la notizia che Writers Guild of America – l’unione dei due sindacati della east e west coast statunitense che tutelano il lavoro degli sceneggiatori di cinema e serie tv – sarebbe vicina a un accordo con le case di produzioni principali.Quello che sta per concludersi dopo 146 giorni è uno sciopero che si è concentrato sulla richiesta di maggiore chiarezza sui rendimenti residuali per i prodotti distribuiti in streaming – questione già sul tavolo durante il precedente sciopero del sindacato, che bloccò le produzioni per tre mesi tra la fine del 2007 e il febbraio del 2008 – oltre a vedere la nascita della richiesta di maggiori restrizioni sull’uso delle intelligenze artificiali come ChatGPT, strumenti che devono andare ad accompagnare il lavoro degli sceneggiatori e non a sostituirlo.Domenica pomeriggio, in una mail inviata ai membri del sindacato, WGA ha annunciato che è stato raggiunto un tentativo di intesa:

un accordo di principio su tutti i punti, soggetto a trasformarsi in contratto definitivo. […] Possiamo dire, con grande orgoglio, che questo accordo è eccezionale, con significativi guadagni e benefici per sceneggiatori in ogni settore dell’associazione.

Da SAG-AFTRA – il sindacato che tutela attori e lavoratori dello spettacolo che è sceso in sciopero a fianco di WGA nel giugno di quest’anno – sono arrivate le felicitazioni per il risultato ottenuto, ma anche la conferma che il loro sciopero non si fermerà finché le loro richieste – tra cui il 2% sugli introiti generati dagli show in streaming per gli attori – non saranno soddisfatte.