È ormai più di un decennio che Lucasfilm è stata acquisita dai Walt Disney Studios; un decennio in cui Star Wars è tornato con prepotenza nell’immaginario pop, che ha visto la nascita di un universo espanso di lungometraggi e serie sul modello Marvel, di piani quinquennali di conquista di cinema e piattaforme. 

Ma Guerre Stellari è davvero la fabbrica di soldi che sembra?

Secondo l’analisi finanziaria prodotta dal canale YouTube Valliant Renegade, gli introiti derivati dai primi cinque film della Star Wars renaissance non sono poi così stellari.

Nel 2012 Disney ha pagato 4 miliardi di dollari per la società di George Lucas, investendone poi un altro miliardo e mezzo circa per il budget della trilogia sequel e dei due prequel Rogue One e Solo. A fronte di un risultato complessivo al botteghino di quasi sei miliardi di dollari, sembra che anche solo così – escludendo i guadagni derivanti dal merchandise, dall’utilizzo dei personaggi del franchise per scopi pubblicitari, dall’introduzione delle aree tematiche nei parchi – Disney abbia ripagato il suo investimento.

Tuttavia, l’indagine di Valliant Renegade mostra che i veri costi di produzione dei primi cinque film di Star Wars dopo il passaggio di proprietà si aggirano tra i due e i tre miliardi di dollari circa, facendo saltare i conti precedenti su costi e ricavi. Considerando inoltre che non tutto il ricavato del botteghino finisce nelle tasche della Walt Disney Company e i quattro milioni di dollari versati in tasse in Inghilterra (dove sono stati girati i film e dove Disney ha delle società satellite come Foodles Production, Lunak Heavy Industries, Space Bear Industries, Stannum 50 Labs e Carbonado Industries), per non parlare del flop di progetti come l’hotel a Orlando da 1200 dollari a notte – chiuso diciotto mesi dopo l’inaugurazione – sembra proprio, conclude l’analisi, che per il momento Star Wars, per Disney, non sia stata una scommessa vinta.