A poco meno di due mesi dalla messa in onda del primo episodio della quarta stagione di For All Mankind, Apple TV+ svela il teaser trailer e le prime immagini dell’ucronia creata da Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi, arrivata ormai alle porte del XXI secolo. Lo space drama, che usa come turning point di questa realtà alternativa la sopravvivenza di Sergej Korolev (morto nel 1966 in seguito a un’operazione chirurgica) e la conseguente vittoria sovietica nella corsa allo spazio (con il cosmonauta Alexei Leonov a mettere per primo piede sulla luna), immagina una reazione statunitense che intensifichi gli sforzi per la colonizzazione dello spazio, portando l’umanità a camminare sul suolo di Marte nel 1995.
La quarta stagione, ambientata nel 2003, vede la base marziana Happy Valley ampliarsi, pronta ad accogliere ex nemici come alleati in nome del progresso, mentre il programma spaziale concentra le risorse sul progetto di cattura di asteroidi per estrarne minerali essenziali per il futuro della Terra.
Tornano a interpretare i loro ruoli Joel Kinnaman (Ed Baldwin), Wrenn Schmidt (Margo Madison), Krys Marshall (Danielle Poole), Edi Gathegi (Dev Ayesa), Cynthy Wu (Kelly Baldwin) e Coral Peña (Aleida Rosales), mentre si uniscono al cast principale Toby Kebbell, Tyner Rushing, Daniel Stern e Svetlana Efremova.
La quarta stagione di For All Mankind arriverà su Apple TV+ a partire dal 10 novembre 2023, con un nuovo episodio ogni venerdì fino al 12 gennaio 2024; le tre stagioni precedenti sono già disponibili sulla piattaforma streaming.
3 commenti
Aggiungi un commentoOttimo... una serie sci-fi di altissimo livello, degna erede di The Expanse, che nulla mi vieta di pensare possa esserne l'ideale prequel.
Premetto che a me la serie piace, ma è decisamente altalenante. I punti più bassi si toccano quando di abusa dei salti di sceneggiatura e trucchetti da film Pulp anni '50 per risolvere le situazioni critiche e molto "tecniche", senza raccontarle veramente. E' come vedere un documentario che condensa 10 anni di corsa allo spazio in 40 minuti: ora si dice che dopo la tragedia di Apollo 1 il programma è in crisi e subito dopo vedi Armstrong che alluna...
Accidenti, il sottinteso ucronico fa si che provi poco interesse per questo tipo di serie.
Peccato perché così mi perdo magari qualche cosa di buono.
Ma sono mentalmente tarato sul concetto che la fantascienza mi debba proiettare al futuro partendo da quello che è il nostro presente ed stato il nostro passato ... non da qualche cosa di alternativo non effettivamente toccato con mano.
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