Il "primo contatto" con una civiltà aliena può assumere molte forme, dal tuonare immediato dei cannoni al lancio di un ultimatum sino al raccontarsi barzellette sporche dopo un faticoso accordo.
Nel romanzo L'uomo che cadde sulla Terra, di Walter Tevis, ci troviamo di fronte a un extraterrestre proveniente (forse) da Marte che arriva sulla Terra ma non rivela la sua presenza.
Il suo scopo è quello di diventare immensamente ricco e costruire un'astonave… e qui verrebbe da chiedersi se Elon Musk e Jeff Bezos siano davvero dei nostri.
Lo scopo è recuperare gli ultimi superstiti del suo popolo, martoriato da una guerra atomica e da una terribile siccità.
Su questo tema appassionante Tevis costruisce una storia amara, un piccolo capolavoro che, complice il film con protagonista David Bowie, ha lasciato un segno profondo non solo nella fantascienza.
Il libro
Negli Stati Uniti l’immigrato viene chiamato alien, a dispetto del luogo di provenienza (Europa o Terzo Mondo). E se un vero “alieno” arrivasse negli USA a caccia del… sogno americano?
È questa l’incredibile e bellissima storia del misterioso Thomas Jerome Newton, vero alieno di un altro pianeta che sbarca sulla Terra, nel Kentucky, con una missione: usare le sue superiori conoscenze extraterrestri per registrare brevetti e fare più soldi nel minor tempo possibile.
Diventa così un tycoon della tecnologia, pronto a sviluppare il suo vero progetto, un segreto che ha a che vedere con lo spazio e la sua gente di origine.
Sempre che il suo fragile corpo, inadatto alla vita sul nostro pianeta, lo sostenga per il tempo necessario.
E sempre che gli autoctoni non lo scoprano…
Walter Tevis, autore versatilissimo (ha scritto fra l’altro de “La regina degli scacchi”), ci regala un’odissea che ribalta i canoni della fantascienza. Sono gli umani a essere alieni per Newton, che proviene da una società più avanzata, anche se non priva di vizi.
Il suo pianeta natale, Anthea, è uno specchio oscuro e distorto del futuro della Terra, essendo già stato devastato dall’atomica.
Adattato come film cult nel 1976, con protagonista David Bowie, il romanzo è stato anche trasposto in una serie tv lo scorso anno (2022).
L'autore
Walter Tevis (San Francisco, 1928 – New York, 1984) è cresciuto e vissuto in Kentucky, ha prestato servizio nell’esercito durante la Seconda guerra mondiale e si è laureato nel 1950. Autore di sei romanzi, che hanno avuto tutti trasposizioni cinematografiche, è un outsider della fantascienza. Tra i suoi titoli più famosi: Lo spaccone (1959), La regina degli scacchi (1983), Il colore dei soldi (1984) e L’uomo che cadde sulla Terra, un appassionante racconto ma anche un’amara riflessione sulle contraddizioni degli esseri umani, sul potere, sull’approccio verso “l’alieno” che si apre a molteplici interpretazioni e ha ispirato, tra l’altro, l’iconico film con David Bowie del 1976.
Walter Tevis, L'uomo che cadde sulla Terra (The Man Who Fell to Earth, 1963), Mondadori, collana Urania Collezione 248, Traduzione Ginetta Pignolo, euro 6,90.
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