Se nei giorni scorsi avete sentito un "oooh" sconsolato echeggiare nel mondo sappiate che la “colpa” è della Warner Bros., che ha annunciato che Dune – Parte Due (ma anche del cartone animato The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim) entrambi della New Line Cinema, sono stati rinviati al 2024.
Dune – Parte due era atteso per il 3 novembre 2023, e non arriverà prima di altri quattro mesi e rotti, il 15 marzo 2024. La Guerra dei Rohirrim si sposta invece al 13 dicembre 2024.
Il motivo del rinvio è naturalmente dovuto agli scioperi degli attori e degli sceneggiatori. Non che ci fosse ancora qualcosa da scrivere o girare – le riprese di Dune – Parte Due si sono concluse lo scorso dicembre, ma lo sciopero ha scombussolato tutti i piani. E tra le altre cose gli attori servono anche per il marketing, le interviste, le presentazioni, i festival, e senza di loro la promozione del film resta zoppa. Non è detto ovviamente che per marzo la situazione sia risolta; ma d'altra parte non è neanche detto che alle brutte il film non possa essere rinviato ancora.
8 commenti
Aggiungi un commentoè scritto nell'articolo, senza attori che pubblicizzano il film rischiano di fare molti meno incassi.
Rimandare di mesi non è una decisione che avranno preso alla leggera.
Infatti un peccato, ma lo sciopero è di una giustezza rara, che farà bene non solo al settore in questione, ma anche a ogni altro settore che vedrà lo svilimento dell'operato umano dei "bassi livelli", tanto per risparmiare spiccioli, dopo aver (giustamente, dato che c'è una logica) pagato cifre folli per singoli attori, sceneggiatori e attori di grido... solo per lucro dell'"inutile" dirigenza. Quindi portiamo pazienza, che prima o poi arriva... o c'erano progetti di viaggi in altre galassie a breve?
L'operato umano è condannato. Le AI e robot come l'Optimus di Tesla cambieranno radicalmente la società, non c'è nulla da fare e non ci sono scioperi che tengano. E' solo questione di tempo. Leggetevi Homo Deus di Harari, è un buon inizio sul tema.
Su questo non ci sono dubbi e forse un male (per certi casi) non lo è del tutto; ma quando una casa cinematografica vuole far lavorare un attore di comparsa un giorno e poi, dopo averlo digitalizzato, usarlo per il resto della lavorazione, stai sfruttando una persona e non la paghi se non per quel singolo giorno e stesso discorso vale per l'uso di una IA generativa sceneggiatrice che lavorerà "copiando" lo stile di sceneggiatori noti o meno noti... il tutto per risparmiare sugli spiccioli... è ipocrita (riferendosi alle guerre per protegger i copyright) e disonesto (creati gli attori e gli sceneggiatori da zero), anche se gli scioperi vertono principalmente sul mantenimento del lavoro umano...
sì, capisco le posizioni degli attori e degli sceneggiatori, ma è una lotta contro i mulini a vento. Prima o poi qualcuno accetterà di vendere la propria immagine digitalizzata, prima o poi qualche casa comincerà a usare l'AI per le sceneggiature. E a quel punto avranno dei vantaggi indubbi rispetto a chi invece non fa uso di questi strumenti.
E' come cercare di fermare una cascata con un cucchiaino.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID