È morta a metà luglio, il 17, Sydney J. Van Scyoc, autrice americana di discreta notorietà tra gli anni settanta e gli anni novanta, poco conosciuta in Italia. Nata in Indiana il 27 luglio 1939, sebbene il primo nome fosse Sydney gli amici e la famiglia usavano più spesso il secondo, Joyce.
Come autrice ha esordito nel 1962 su Galaxy col racconto Shatter the Wall. Nel 1971 è uscito il suo primo romanzo, Saltflower, e due anni dopo l'opera più famosa, Assignment Nor'Dyren, pubblicata anche in Italia su Urania col titolo Un mondo da salvare. In questo romanzo Van Scyoc immagina una società in cui la popolazione è stata specializzata geneticamente in tre diverse caste, ma questo ha portato a una stagnazione che ha messo in pericolo la sopravvivenza stessa della civiltà. Un altro tema sollevato nel romanzo è la connessione tra creatività e omosessualità, avanzando la tesi che la seconda favorisca la prima.
Negli anni novanta Van Scyoc ha smesso di scrivere per dedicarsi alla produzione di gioiellini di artigianato che vendeva a fiere di ogni tipo, incluse le convention di fantascienza.
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