In questi giorni il mondo scientifico e tecnologico è in fermento a causa di un annuncio che potrebbe essere letteralmente rivoluzionario. 

L'annuncio, o meglio gli annunci, sono stati pubblicati da un gruppo di ricercatori coreani su Arxiv. Arxiv non è una rivista con validazione peer to peer, pubblica praticamente tutto quello che viene inviato senza un controllo. Tuttavia le prime verifiche indipendenti stanno arrivando in queste ore e sembrano confermare la scoperta.

La scoperta si chiama LK-99, ed è un superconduttore a temperatura ambiente, una sorta di sacro graal scientifico.

Perché è importante un superconduttore a temperatura ambiente

Cos'è un superconduttore? È un mezzo attraverso il quale passa la corrente elettrica senza dispersione. Anche nella vita quotidiana sperimentiamo spesso il fenomeno della dispersione elettrica: quando un alimentatore o un dispositivo si scaldano, quando una batteria perde piano piano la carica, eccetera. Una quantità variabile di energia elettrica va sempre perduta, trasformandosi in calore, perché i conduttori che vengono usati offrono una resistenza al suo passaggio. Questo causa una serie di effetti tra cui per esempio anche il ronzio di apparecchiature elettriche, a volte anche udibile a orecchio.

Esistono superconduttori, usati per applicazioni molto specifiche, ma sono materiali che devono essere mantenuti a temperature bassissime, con tutte le difficoltà che questo comporta.

La riduzione della perdita di energia che si potrebbe ottenere con un superconduttore a temperatura ambiente (RTAPS, room-temperature ambient-pressure superconductor) è incredibile.

Le applicazioni sono innumerevoli. Vanno dalla costruzione di batterie ad altissima efficienza e senza perdita della carica, che potrebbero rivoluzionare il mondo dei dispositivi mobile e delle auto elettriche, alla creazione di dispositivi medici di imaging ad altissima precisione e a una frazione del costo di quelli attuali (pensate alla risonanza magnetica), alla creazione di computer quantistici privi del problema dell'eliminazione degli errori causati dal surriscaldamento dei conduttori (“un computer quantistico su ogni scrivania”, a quel punto, diventerebbe possibile), e un enorme passo avanti verso verso la fusione nucleare, che si ritroverebbe sgravata da uno dei problemi più complessi.

Quanto è realistico

La comunità scientifica ha accolto l'annuncio con ovvio scetticismo, ma sono in  corso le prime verifiche da parte di laboratori indipendenti. Tra i primi, il Lawrence Berkeley National Lab, in California, ha eseguito una simulazione che sembra confermare i risultati annunciati da Lee e Kim. Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze, rilanciando l'annuncio dei test del LBNL commenta Se così fosse, sarebbe un balzo tecnologico terrificante.

La storia della pubblicazione

Ma perché pubblicare lo studio su Arxiv e non inviarlo a una rivista di settore più prestigiosa? Il motivo è la fretta. Lee e Kim hanno lavorato sul progetto fin dal 1999 (ecco da dove viene il 99 di LK-99); a un certo punto hanno tirato dentro Hyun-Tak Kim, un fisico americano di origine coreana, pensando che potesse aiutarli a navigare nel mondo accademico americano.

Ma dopo alcune pubblicazioni, Kim comincia a temere che qualcuno possa soffiar loro la scoperta. Così questo luglio pubblica tutto su Arxiv, a nome suo, di Lee e di un terzo ricercatore coreano, YH Kwon, un professore con un certo prestigio, ma lasciando fuori Hyun-Tak Kim. Il quale in tutta risposta pubblica a sua volta, poche ore dopo, un paper quasi uguale con il suo nome al posto di Kwon. Il secondo paper sarà poi rimosso.

L'ansia di Kim e Lee non è fuori luogo. Una scoperta come questa, se validata, è praticamente un biglietto per Stoccolma, una candidatura sicura al Premio Nobel. Che in questo caso verrà diviso tra Kim, Lee e Kwon.