Era certamente uno dei film più attesi della stagione, eppure finora non sembra aver portato nelle sale la folla che ci si attendeva. Indiana Jones e il quadrante del destino di James Mangold ha raccolto sul mercato americano 60 milioni di dollari nel week-end 30 giugno-2 luglio, stimati circa 82 includendo il ponte fino al 4 di luglio.
Il film è uscito in USA il 30 giugno, ed è già nelle sale in tutto il mondo, essendo uscito ovunque tra il 28 (quando è uscito anche da noi) e il 30. Su scala mondiale l'incasso è stimato a 152 milioni di dollari.
Cifre enormi, per carità, ma deludenti per una produzione di questo livello. Diamo l'idea con un paio di confronti: nella classifica dei week-end di apertura, dominata da Avengers: Endgame con 357 milioni, The Dial of Destiny si piazza al 199mo posto, ben distanziato persino da un film che secondo molti (inclusi noi) non è in effetti mai esistito, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, che aveva raccolto cento milioni di dollari nel maggio del 2008. L'altro confronto impietoso è con le altre uscite del 2023, dove domina The Super Mario Bros. Movie con 227 milioni nel primo week-end, e dove persino un film scarsino come Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha incassato di più non solo al primo, non solo al secondo ma persino alla terzo week-end di programmazione.
Con l'aggravante che Indiana Jones è costato quasi 300 milioni di dollari contro i 200 di Ant-Man (e i cento di Super Mario, se volessimo infierire).
Messe assieme queste cifre, sembra che Disney dovrà aspettare parecchio prima di arrivare a pareggiare i costi (che richiede di incassare intorno al doppio del budget). Insomma, il netto rifiuto di Harrison Ford di tornare a indossare il suo famoso fedora "Herbert Johnson Poet” potrebbe non essere l'unico motivo per cui non vedremo più nuovi film di Indiana Jones.
3 commenti
Aggiungi un commentoma guarda che strano, un film
- che è stato rimaneggiato infinte volte in fase di produzione perché pessimo, messo insieme alla meno peggio,
- con il solito protagonista iconico e amato dal pubblico ridotto a un perdente stanco e fallito,
- con la solita Mary Sue inverosimile che risolve ogni situazione
- con buchi di trama e situazioni non spiegate
- che ha toppato clamorosamente a Cannes quando è stato presentato in anteprima
sta andando male al bottoghino. Inspiegabile.
Ma perchè Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo non è mai esisito? Boh, non era poi neanche così male.
Mi sembra che sia un po' di moda scrivere film in universi alternativi (Endgame, Everything Everywhere all at once) o across the time (The Flash); questo Indiana Jones fa parte di quest'ultima categoria probabilmente... dovrebbero ritornare a raccontare delle storie più lineari, non mi sembra che la maggior parte del pubblico apprezzi questo genere di storie.
Comunque volevo vedere e poi giudicare, siamo anche a Luglio, un tempo non li facevano neanche uscire i film a Luglio dalle nostre parti...
È un po' sempre la solita storia: il primo e magari il secondo film di un franchise diventano talmente di culto che si crea un seguito di fan(atici) di due tipi (tutto vale, sempre, anche con i seguiti, oppure dal 3° in poi niente vale, mai, è tutta melma putrida)... chiaramente la verità sta nel mezzo, perché i personaggi evolvono, la storia va avanti e non ci si può ripetere più di tanto... s'è visto con Matrix, Alien, Terminator, Bourne, Wick e tanti altri... tutti erano godibili, tutti avevano anche difetti sin dall'inizio, nessuno era perfetto, ma la prassi sempre quella è stata... figuriamoci se per Indy poteva essere diverso...
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