Regina indiscussa del giallo classico Agatha Christie non ha scritto solo gialli avvincenti, come dimostra questa antologia di vacui raccontini piuttosto insipidi. Il racconto che da il titolo alla raccolta, Il mistero di lord Listerdale, vede la signora St Vincent e relativa figlia disperarsi perché adesso vivono in una casa assai modesta e rimpiangono i lussi e lo sfarzo della loro precedente villa ad Ansteys. Poverine, degne rappresentanti della nobiltà impoverita ecco che devono abbassarsi - orrore - a leggere gli annunci del Morning Post per vedere se possono provare un alloggio più economico. La fortuna le aiuterà e si imbatteranno appunto nel mistero di lord Listerdale, che sembra essere andato in Africa e mai più ritornato. Non è ovviamente il caso di anticipare il finale, anche perché è talmente poca cosa già di per se... Nel secondo racconto, La ragazza del treno, Elizabeth incontra su una carrozza ferroviaria il volto sinistro di George, ma poco dopo siamo al pucci pucci e già si intravedono in lontanza i fiori d'arancio. Una storiellina misera misera che non sfigurerebbe in un volumetto della Collezione Harmony. Terzo racconto: Canta una canzone da sei soldi, dove un'appiccicosa signorina chiede aiuto a Sir Edward, un anziano uomo di mondo che colleziona testi di criminologia, conosciuto anni prima su una nave. Vuole che scopra chi ha ucciso una sua zietta. Il poveretto, riluttante, accetta e ovviamente risolve l'insulso enigma. Ne L'ardimento di Edward Robinson l'Edward del titolo sogna il matrimonio con l'irruenta Maud e passa davanti ai negozi natalizi sospirando Ah, se fossi ricco... Desideroso di avventure l'ardimentoso Edward osa inoltrarsi fuori Londra con la sua macchina e si imbatte in una collana di brillanti non sua. Che fare ?... Be, magari un bel sonnellino, cosa a rischio anche per ogni lettore di questa antologia di racconti che, diciamocelo, non sono affatto invecchiati bene.
Le cose non migliorano per niente nei successivi esempi di questa superflua antologia, ancora in stampa giusto per il nome dell'autrice, non certo per il livello qualitativo delle storie. Al contrario di altri scritti della Christie queste esili storielline giallo-rosa ambientate nella Londra bene (o aspirante tale) sono un festival di banalità sentimentali più in stile Liala che non in quello della Regina del Brivido. Da evitare assolutamente se siete in cerca di avvincenti racconti gialli che abbiano un minimo di intrigo. Solo per completisti Agathachristiani convinti, gli altri si astengano.
L'Autrice: Agatha Christie, pseudonimo di Agatha Mary Clarissa Mitter, prolifica scrittrice inglese nata a Torquay nel 1890 e morta a Wallingford nel 1976, ha assunto notorietà internazionale come autrice di brillanti romanzi gialli. Tra le sue creazioni l'investigatore Poirot e la brillante vecchietta detective Miss Marple. Tra i suoi romanzi più famosi citiamo Assassinio sull'Orient Express (1935) e Trappola per topi (1952). Molti dei suoi scritti sono stati adattati sia in teatro, che in cinema e TV.
L'estratto: "Con un ampio gesto delle braccia poderose Bill la sollevò da terra stringendola al petto. Con un profondo sospiro, lei gli concesse le labbra per uno di quei baci che Bill aveva sempre sognato...- Con un sospiro il signor Edward Robinson abbassò Quando regna l'amore e si mise a guardar fuori del finestrino della metropolitana. Passavano per Stamford Brook in quel momento. Edward Robinson pensava a Bill. Bill incarnava al cento per cento l'eroe preferito dalle romanziere. Edward gli invidiava la muscolatura, la rozza bellezza, le passioni indomite. Riprese il libro e lesse la descrizione della fiera marchesa Bianca (colei che gli aveva concesso le labbra). La sua bellezza era talmente incantevole, il suo fascino tanto grande che anche l'uomo più forte crollava davanti a lei come un birillo, schiavo d'amore."
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