La storia della realizzazione di Alita – angelo della battaglia (Alita: Battle Angel, 2019) sarebbe da sola materiale per un film sulla produzione di un film e ora si avvicina il momento della creazione di Alita – angelo della battaglia 2.

In origine

Alita: l'angelo della battaglia nasce come il celebrato manga intitolato in originale Ganmu (oppure Gunnm) dal creatore Yukito Kishiro e pubblicato dal 1990 al 1995, per poi avere due sequel: Alita Last Order (2011 – 2014) e Alita: Mars Chronicle, iniziato nel 2014 e ancora in attiva fase di pubblicazione. Le sue origini sono state seguite abbastanza fedelmente nel film: lo scienziato Daisuke Ito (diventato Dyson Ido nel film, Christoph Waltz, 007: Spectre, 2015) trovava il corpo (testa e torso) di una androide in una discarica e la riscostruiva, dandole il nome della figlia defunta (nel manga era il gatto), Alita (Rosa Salazar, la visionaria serie Undone di Amazon Prime Video). L'androide non ha alcun ricordo della sua vita precedente ma conosce istintivamente una leggendaria arte marziale chiamata Panzer Kunst. Da qui inizia la sua doppia carriera: cacciatrice di taglie e gladiatrice nel brutale sport Motorball.

Il film

Nel 2000 la Fox (molto pre-acquisizione da parte della Disney) ne acquisiva i diritti cinematografici e nel 2003 James Cameron ne diventava il regista e dichiarava di stare lavorando alla sceneggiatura di una intera trilogia. Poi sarebbe stato distratto da un piccolo progetto chiamato Avatar e Alita finì nel limbo, almeno fino al 2015 quando Cameron (e soprattutto il produttore Jon Landau) non chiamava Robert Rodriguez (regista di tre episodi di Star Wars: The Book of Boba Fett) per dare forma alle 186 pagine della sceneggiatura di Cameron e le ben seicento pagine di appunti. Cameron avrebbe seguito il film come produttore e usato la tecnologia di Avatar per il motion capture dei personaggi. Il film incassò 404 milioni di dollari nel mondo contro un budget di centosettanta e si concludeva con un cliffhager che lasciava intendere l'inizio della saga.

Oggi

Le conferme sono arrivate da due fonti: prima il produttore Jon Landau ha confermato a Screenrant che stanno ufficialmente lavorando al film, aggiungendo

Quello che abbiamo imparato da Avatar è come dare sfumature e sottigliezze facciali ai personaggi umanoidi del film. Alita non sarebbe stato possibile senza Avatar.

Aggiungendo che Avatar: la via dell'acqua deve molto a Alita e ora useranno la sua tecnologia evoluta per dare nuova vita al secondo capitolo della saga. Concludendo che sono già in trattative con Robert Rodriguez e Rosa Salazar e tutto procede per il meglio (a parte lo sciopero degli sceneggiatori). Infine lo stesso Rodriguez ha dichiarato a Total Film che stanno attivamente discutendo del sequel e che useranno la stessa tecnologia di Avatar: la via dell'acqua.

Anche Cristoph Waltz è previsto di ritorno mentre rimane da confermare la presenza di Edward Norton che era comparso nella scena finale nel ruolo del cattivo Nova. Potrebbe essere difficile veder tornare Jennifer Connelly ma James Cameron è il primo a dire che morire nella fantascienza è un fastidio temporaneo per cui tutto può accadere. Non ci sono ancora date di arrivo al cinema di Alita – angelo della battaglia 2 (titolo di lavorazione) vi terremo al corrente sull'inizio della vendetta della androide da guerra.