Ve lo ricordate Marco Patrito? Per un certo periodo anni fa fu uno degli artisti più richiesti nel mondo della fantascienza, e firmò anche numerose copertine per Urania (nonché quelle di un'annata di Robot). Alla fine degli anni novanta realizzò anche una sorta di universo multimediale chiamato Sinkha, che diede vita a cd-rom e a diversi volumi.

Poi la vita lo trascinò su altri lidi, ma non ha smesso di dedicare un po' di tempo alla fantascienza. Ora ha messo online un portfolio intitolato Towards Remote Worlds che rinnova il fascino delle vecchie produzioni.

Il portfolio è diviso in tre sezioni: la prima, The Starkeeper Voyage, è un'esplorazione di diversi pianeti con le loro particolarità, le loro civiltà, un viaggio che ricorda quello di Interstellar.

Nella seconda sezione, The Starships, si sale a bordo sulle astronavi riprodotte nei dettagli.

E nella terza, The Trains of Akhselon, si visita un pianeta in un'ambientazione steampunk, dove troviamo anche un autoritratto dell'artista intento ad apprezzare un croissant tipico del pianeta.

Il sito è aperto a tutti, all'indirizzo patrito.com/Towards_Remote_Worlds.htm.