Per i più giovani può sembrare incredibile, ma c'è stata un'epoca in cui internet non esisteva e le fonti di informazione, su argomenti magari un po' di nicchia, erano difficili da reperire. Se eri appassionato di fantascienza e volevi saperne di più su Clifford Simak, Samuel Delany, Ursula Le Guin o Poul Anderson, poteva essere molto complicato.
Alla fine degli anni Settanta l'editore Armenia diede vita alla rivista Robot, e sulle pagine di questa rivista ben presto cominciò a comparire una rubrica di ritratti d'autore, articoli esaurienti che spiegavano chi erano e perché erano importanti gli scrittori più in vista della fantascienza. Autori della rubrica erano Giuseppe Caimmi e Piergiorgio Nicolazzini. Nicolazzini poi sarebbe andato a dirigere le collane dell'Editrice Nord, e oggi è uno dei più importanti agenti letterari italiani; Caimmi diresse una collana di Armenia, I libri di Robot, insieme a Giuseppe Lippi, e curò la rubrica dedicata al fandom sulla nuova rivista Aliens che prese brevemente il posto di Robot nel 1980; poi ridusse la sua attività fantascientifica, comparendo di tanto in tanto con preziose introduzioni o articoli, anche in anni relativamente recenti su Urania Collezione.
Nato nel 1948, persona riservata, gentile, generosa, ha partecipato come visitatore in qualche occasione a Stranimondi negli ultimi anni. Ieri è mancato all'Ospedale Sacco di Milano dove era ricoverato, a soli 75 anni. Aggiorneremo questo articolo appena avremo notizia sulla data del funerale.
Ringraziamo Sergio Giuffrida per la comunicazione.
4 commenti
Aggiungi un commentoTanta tristezza. Un atro pioniere che ha lasciato una traccia indelebile. Un mondo che si assottiglia sempre di più.
Accidenti, mi dispiace.
Ricordo ancora il ritratto di Silverberg sul numero 6 di Robot, leggendolo mi chiedevo come facessero lui e Nicolazzini a sapere tante cose su quello straordinario autore.
Addio, e grazie di tutto.
Condoglianze alla famiglia. E al fandom tutto. I bei tempi andati, è triste vederli andare "ancora di più" quando spariscono i suoi realizzatori...
A volte mi chiedo se oggi sia possibile essere pionieri di qualsiasi cosa, alla stessa maniera in cui lo si poteva essere un tempo.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID