Il '68 è stato un anno importante per tanti motivi, e fra questi ce n'è anche uno che tocca da vicino il mondo della fantascienza: proprio in quell'anno Charles N. Brown, un appassionato che scriveva su varie fanzine, decise di fondarne una propria.

Brown faceva parte di un club di Boston che voleva organizzare una Worldcon in quella città, e si pensava che pubblicare una rivista avrebbe aiutato a dare peso alla candidatura. Brown si offrì di curare la rivista se il club avesse pagato la spese di stampa, e la cosa partì. Ben presto Brown si accorse che il lavoro gli piaceva parecchio, che riceveva un sacco di libri in omaggio, e la rivista fu anche candidata al premio Hugo nel 1970.

Così Locus, "Letter Of Comment to US", abbe successo. Boston ebbe la sua convention nel 1971 ma Locus andò avanti, diventando sempre più una creatura di Brown e sempre più professionale. Il premio Hugo categoria fanzine divenne un'esclusiva di Locus che lo vinse 8 volte dal 1971 al 1983, quando fu introdotta la categoria di "Rivista semi-professionale" che è rimasta appannaggio fisso di Locus fino al oggi, con la sola eccezione del 1993 e del 1994 quando vinse Science Fiction Chronicle e del 1995 quando vinse Interzone.

Nel mese di settembre 2002 esce il numero 500 di Locus, che oggi esce regolarmente ogni mese. Locus è letta in tutto il mondo, uno strumento fondamentale soprattutto per chi si occupa di science fiction a livello professionale, e ha anche un sito internet molto seguito (www.locusmag.com).

Charles N. Brown, sempre vestito con la sua camicia a fiori, quasi a ricordare gli anni degli hippy quando Locus prese vita, in questi trentacinque anni ha viaggiato per il mondo partecipando a un'infinità di convention, intervistando un'infinità di autori, e se si può indicare oggi una persona come incarnazione del mondo della fantascienza, quello è lui.