Dopo più di cinquant'anni l'Italcon torna nella città dove è nata. Era il 1972 e la prima edizione del Festival del cinema di fantascienza di Trieste ospitava anche la prima Eurocon, una convention che in seguito sarebbe stata considerata la prima convention italiana. Non ce ne furono altre nel 1973 e 1974, poi dal 1975 cominciarono i raduni a Ferrara, gli SFIR, e dal 1980 (un'altra Eurocon, questa volta a Stresa) nacque la vera a propria denominazione di Italcon.
Quest'anno è toccato a Catania, la convention più a sud della storia di questa manifestazione, passare il testimone al capoluogo di regione più a nord d'Italia, Trieste appunto. Per chi ama le curiosità, non è comunque la sede di Italcon più a nord, visto che il primato spetta a Courmayeur che ospitò la manifestazione sette volte tra il 1988 e il 2000.
L'Italcon di Trieste sarà organizzata all'interno del Trieste Science+Fiction Festival, che già ora ogni anno ospita un programma dedicato alla letteratura e alla scienza a fianco di quello, ricchissimo, cinematografico, e vedrà la collaborazione del collettivo di scrittori FantaTrieste.
La candidatura di Trieste è stata presentata all'assemblea Italcon di domenica mattina e approvata all'unanimità. La sede per il 2023, Milano (Stranimondi), era stata votata l'anno scorso.
L'assemblea dell'Italcon ha visto anche un'interessante discussione su altri temi, in particolare la questione dell'individuazione dei generi, rimasta inevitabilmente insoluta nonostante varie proposte interessanti. L'unica modifica al regolamente riguarda una migliore definizione di rivista professionale, con la decisione di considerare professionali anche riviste nominalmente riservate ai soci di un'associazione ma in effetti rese disponibili per qualsiasi acquirente anche solo durante manifestazioni fieristiche o in specifiche rivendite.
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