Quale migliore occasione che unire i festeggiamenti per i 70 anni di Urania con la premiazione dell'omonimo premio per il 2022 e la manifestazione Lucca Comics and Games? Di questo parere è Franco Forte che con un entusiasmo e una energia incredibili ci ha parlato diffusamente del progetto e delle ultime novità in campo editoriale. Urania al momento sta facendo molto parlare di sé, soprattutto in questi ultimi anni. Inoltre gli eventi celebrativi attragono molto pubblico e questo è un punto di forza che va adeguatamente sviluppato.
Per Dario Tonani con il suo Mya di Mondo9 si è voluto cambiare formato per il numero speciale e si è voluto che restasse in edicola per tutta l'estate. Inoltre la volontà principe di Franco Forte è stata che fosse un autore italiano e non un autore straniero. Tiratura straordinaria che ha convinto la Mondadori a far sì che la cosa si ripeta anche l'anno prossimo sempre con lo stesso formato e per tutta la prossima estate.
Tiratura aumentata anche per Spine di Franci Conforti, addirittura del 12% in più rispetto alla norma. I vincitori Urania hanno un folto pubblico da accontentare.
Per Franco non c'è differenza fra un buon autore e un altro, che sia uomo o donna, italiano o straniero, per la collana Urania fa da padrone un solo standar: altissima qualità.
Si è parlato della doppia uscita nelle edicole grazie agli allegati della Gazzetta dello Sport e al Corriere della Sera, testate che da anni premevano per avere una collana di fantascienza da allegare al giornale, ma attenzione, non fantascienza in generale, Urania nel praticolare.
All'inizio si era pensato che sarebbe stato un “farsi concorrenza da soli”, invece le vendite sono risultate altissime, in continua crescita e anche la vendita degli Urania normali sono state alte e non sono calate neppure di una copia.
Dal canto suo Franco Brambilla ha dovuto pensare a nuove cover, al lavoro standard si è aggiunta una grande mole di lavoro. Per le copertine degli allegati al Corriere e alla Gazzetta ha avuto maggiore libertà in quanto oltre ai classici confini del “cerchio” ha potuto disegnare anche fuori, sul resto della pagina.
Ma in tutto questo fulgore di gloria c'è un'ombra: la mancanza di carta a livello internazionale che ha fatto sì che alcuni numeri uscissero con un leggero ritardo, tanti tranne proprio il romanzo Spine di Franci Conforti in quanto il suo romanzo è corredato da alcuni disegni della stessa autrice che hanno fatto sì che venisse utilizzata un'altra rotativa in cui era ancora presente una grossa bobina di carta.
Infine la premiazione con una bellissima targa, Franci Conforti sorride e arrossisce, è un momento davvero molto bello.
Il suo romanzo, Spine, parla di un'utopia in cui la maggior parte degli oggetti è creazione biotecnologica con materiali semi senzienti. La Conforti è biologa e quindi ha studiato molto questo campo e ha scritto con precisione e attenzine. Inoltre al MIT si sta studiando proprio questo tipo di nuovi materiali, ovviamente in fase ancora molto embrionale.
Nel libro le persone abitano una specie di alberi viventi che formano vere e proprie città: le arbopoli.
Ma come scrive Franci Conforti? Scrive soprattutto grazie al suo più accanito beta reader: suo figlio. Grazie a lui si controlla che la storia sia coerente e non presenti incongurenze. Soprattutto l'autrice fa un grande e minuzioso lavoro di World Building.
Anche Tonani ha creato un'ambientazione ricca di particolari per Mondo9 con tanto di bestiario e di illustrazioni – non sue, a di un illustratore – per aiutare il lettore a fruire al meglio della lettura della sua saga.
Purtroppo il tempo è tiranno e un'ora passa praticamente volando.
Un bellissimo momento per la fantascienza italiana e la conferma che Urania c'è stata, c'è e ci sarà ancora a lungo e noi ci auguriamo, per sempre.
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