140 pagine, formato A5, acquistabile su Amazon in formato Kindle o in versione stampata. È la nuova World SF Italia Magazine, una rivista che nasce dalla collaborazione dell'associazione con le Edizioni Scudo.
Nel primo numero una notevole presenza di autrici – Nicoletta Vallorani, Maddalena Antonini, Franci Conforti, Manuela Menci, Marina Alberghini – a fianco di altri autori navigati come Fabio Calabrese più Andrea Coco e Bruno de Filippis. Per le rubriche contributi di Luca Ortino, Franco Piccinini, Sergio Giuffrida, Mauro Antonio Miglieruolo, Mario Luca Moretti, Franco Giambalvo, Eraldo Baldini, Davide Longoni, Filippo Radogna.
L'editoriale è naturalmente del presidente dell'associazione Donato Altomare, che un po' alla Asimov preferisce parlare soprattutto della propria esperienza, e secondo una tradizione tutta italiana non esita a definire la sua associazione la "spina dorsale della fantascienza italiana”, che sta “scrivendo la storia della moderna fantascienza italiana”. Chissà… Ai posteri l'ardua sentenza.
Cos'è la World SF
La World SF, da non confondere con la Worldcon, è stata fondata negli anni Ottanta da Harry Harrison e Frederik Pohl per promuovere la fantascienza originaria dei paesi non anglofoni. Tra i fondatori c'era anche Gianfranco Viviani, e la World SF ebbe particolare attività proprio in Italia, dove furono pubblicate antologie di sf tradotte da varie lingue e dove nacque una sezione italiana, la World SF Italia.
Negli anni successivi alla sparizione della World SF internazionale la sezione italiana divenne una sorta di SFWA italiana, un'associazione dei professionisti del settore, e soprattutto sotto la presidenza di Ernesto Vegetti coadiuvato da Silvio Sosio ebbe un ruolo fondamentale per la cura e la conservazione delle tradizioni del mondo degli appassionati, come le Italcon e il Premio Italia.
Negli anni successivi alla morte di Vegetti il vincolo di professionismo per potersi iscrivere decadde e sotto la presidenza di Altomare, avviata nel 2013, la World SF si è progressivamente ritirata sia dalla partecipazione alle Italcon che dalla gestione del Premio Italia, diventando, a oggi, una normale associazione di appassionati.
L'attività più rilevante dell'associazione è oggi la gestione del Premio Vegetti, che ogni anno premia i migliori romanzi, racconti e saggi editi nell'anno precedente scelti da una giuria di soci.
3 commenti
Aggiungi un commentoGrazie per la pubblicità alla nostra nuova Rivista e all'Associazione. A parte numerose imprecisioni (non sono segretario della World, mai 'ritirata' dalla gestione del Premio Italia, le opere non riguardano l'anno precedente, la World NON è composta da 'semplici' appassionati, ecc.), sono orgoglioso di essermi espresso 'alla Asimov', troppo buono amico mio, i lettori potrebbero erroneamente pensare a uno scambio di complimenti tanto in uso in certi ambienti, e sono orgogliosissimo di essere in linea con la tradizione tutta italiana. Altra tradizione NON italiana che si esprime criticando i personaggi e non i testi, e questo è un buon segno, significa che i 'posteri' stanno già giudicando. Riguardo l'Italcon, se dovesse tornare quella di una volta, una splendida riunione delle molteplici anime del fantastico, saremmo in prima fila. Ma chi conosce l'ambiente sa che non è così. Oggi non vogliamo fare i portatori d'acqua a nessuno. Apprezzo i tuoi toni pacati e penso che in fondo l'antica amicizia che ancora ci lega in campo professionale prevale sulle sterili diatribe. Un abbraccio e grazie ancora. d.
Da ultima arrivata e che all'oggi, nonostante siano passati anni ma ancora non le è stato dato modo di capire l'oggetto della contesa (se davvero esiste), dico solo che c'è molto da fare.
Non ultimo il Catalogo, che sta per diventarmi una fissa
Basta attriti, un po' di oggettività nel riconoscere almeno i meriti, e l'intento inflessibile a cooperare. Ad maiora!
Caro Donato, grazie per essere passato! Mi scuso per il "segretario" che ho corretto. Che la World SF si sia ritirata dagli impegni istituzionali mi sembra difficile negarlo, ma come vuoi.
D'altra parte, non avendo più ruoli istituzionali né la restrizione al professionismo non vedo cosa possa essere oltre una normale associazione. Ma che tu non la vedi così è chiaro in tutte le cose che scrivi, quando dici che la World SF è "la spina dorsale della fantascienza", che "fate la storia della fantascienza" e magniloquenze varie. Per carità, libero di vederla come vuoi, ma non ti offendere se qualcuno elenca banalissimi fatti.
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