CICAP Fest, il Festival della scienza e della curiosità, è giunto alla sua quinta edizione, che si terrà a Padova dal 3 al 5 giugno.

Il CICAP Fest propone incontri su svariati temi con personalità del mondo scientifico e della divulgazione: l'obiettivo principale è smontare bufale e falsità pseudoscientifiche, e condividere strumenti e buone pratiche per aiutare tutti a discernere tra verità e bugie, affrontando temi seri con approcci solo all’apparenza più leggeri.

Il tema di quest'anno è La scienza del mondo che verrà. Dai sogni della fantascienza alle sfide globali: quale domani ci attende? e in quest'ottica si parlerà di medicina e salute del futuro (anche ambientale), di innovazioni e invenzioni che verranno, di alimentazione nel futuro, senza dimenticare le questioni di genere e molto altro.

Cicap Fest e la fantascienza

Il futuro esiste davvero? Ovvero: la fisica del tempo spiegata grazie a film incomprensibili

Venerdì 3 giugno ore 21:00 – Auditorium | Orto Botanico. Conferenza-spettacolo con Luca Perri

Certo, ci interroghiamo sul futuro, su ciò che verrà, ma forse prima dovremmo chiederci… se il futuro esiste davvero. Se addirittura il tempo esiste e che cos'è. Per cercare di capirlo, Luca Perri intraprenderà un viaggio scientifico profondo, e molto divertente, nella filmografia di Christopher Nolan che, per l'appunto, ha come filo conduttore il tempo. Tre film in particolare analizzano il suo flusso in situazioni apparentemente estranee dal nostro quotidiano: Interstellar, in cui il tempo scorre diversamente nelle profondità dello spazio rispetto alla Terra; Inception, dove il tempo rallenta man mano ci si addentra nelle profondità della nostra mente; infine Tenet, in cui il tempo può scorrere in entrambe le direzioni, avanti e indietro. Guardando questi film viene da pensare di essere di fronte a pura e semplice fantascienza. Ma queste sceneggiature rappresentano solo il genio di un visionario o nascondono profonde riflessioni sulla natura stessa del tempo?

Ascensori per la luna e armi laser: quando la scienza rimane fantascienza

Sabato 4 giugno ore 10:45 – Cortile | Palazzo Moroni. Con Nicolò Bagnasco e Mattia Barbarossa. Modera Paolo Attivissimo

Nel corso della storia, governi, istituzioni e team di scienziati si sono adoperati per sviluppare progetti ambiziosi e visionari, nel tentativo di mettere lo spazio al servizio dell'umanità. A volte, però, le visioni rischiano di superare le possibilità offerte dalla tecnica… Un viaggio nella storia di tutti quei progetti, in ambito fisico e aerospaziale, che sono stati avviati e condotti, dalla guerra fredda a oggi, ma alla fine scartati perché irrealizzabili o decisamente troppo fantascientifici.

Alla ricerca di vita extraterrestre

Sabato 4 giugno ore 12:30 – Piazza Eremitani. Con Amedeo Balbi e Marco Ferrari. Modera Paola De Gobbi

Siamo soli nell'Universo? È una delle domande più affascinanti che l’umanità si sia mai posta. Gran parte delle opere di fantascienza si confronta con questo interrogativo, ma è una questione ben più ampia, che in definitiva ha a che fare con il posto che occupiamo nel cosmo. Ma se gli extraterrestri esistono, come potrebbero essere? Ci sono pochi dubbi, infatti, che le leggi della fisica e della chimica siano valide sulla Terra come su altri pianeti, che un corpo cada con una certa accelerazione di gravità e che due elementi chimici possano unirsi con legami particolari anche su corpi celesti che orbitano intorno a una stella aliena. Il fatto è che non abbiamo le stesse certezze per la biologia. Anche se con declinazioni diverse, avremo sempre prede e predatori? Le loro dinamiche saranno le stesse che osserviamo sulla Terra? E la cellula, la base della vita, è proprio così indispensabile per creare corpi di dimensioni sempre maggiori? Tante domande capaci di far viaggiare la fantasia tra le stelle, pur restando con i piedi ben ancorati ai fatti della scienza, da affrontare in compagnia dell'astrofisico Amedeo Balbi (autore di "Inseguendo un raggio di luce", Rizzoli) e del giornalista scientifico Marco Ferrari (autore di "Come costruire un alieno", Codice Edizioni).

Immaginare il futuro in una società polarizzata: il caso di Weimar

Sabato 4 giugno ore 15:55 – Sala Anziani | Palazzo Moroni. Con Alessandro Salvador. Modera Michele Bellone

Immaginare il futuro è, soprattutto, una riflessione sul proprio presente e il proprio passato. In tempi di incertezza e crisi, lo sviluppo tecnologico e scientifico può ispirare scenari positivi o distopici. Nella Germania tra le due guerre, una società in crisi e profondamente polarizzata cercava di razionalizzare il rapido sviluppo scientifico di inizio Novecento. Sul piano letterario, questa immaginazione si concretizza negli Zukunftsromane (i “romanzi del futuro”); il cinema, dal canto suo, produce alcuni pilastri della fantascienza, tra cui il noto Metropolis e il meno noto La donna sulla Luna. Lo storico Alessandro Salvador racconta come, nella società polarizzata di Weimar, l’immaginario si divide tra la fiducia – residuo del positivismo – che lo sviluppo tecnico-scientifico porterà a un futuro prospero, e il pessimismo attorno al razionalismo de-umanizzante della scienza moderna.

È fantascienza? No, è futuro

Domenica 5 giugno ore 09:45 – Aula E | Palazzo del Bo – capienza 150 posti. Incontro Streaming con Susan Schneider. Modera Daniela Ovadia

La fantascienza ha spesso anticipato alcuni temi scientifici e alcuni sviluppi della ricerca. Ma non sempre ha azzeccato le previsioni in termini di impatto sulla vita dell'uomo. Susan Schneider, filosofa, esperta di fantascienza e intelligenza artificiale, consulente della NASA, spiega perché la fantascienza agisce come una sorta di lente predittiva, che consente all'uomo di esprimere i timori sullo sviluppo della scienza e, in particolare, delle tecnologie. Forse per questo la maggior parte delle narrazioni fantascientifiche hanno uno sguardo distopico sul futuro e ci aiutano a riflettere sul mondo che vogliamo.

Fantascienza Steampunk, scienziati "pazzi" e scienza moderna

Domenica 5 giugno ore 11:00 – Aula E | Palazzo del Bo. Con Luigi Garlaschelli, Alessandra Carrer e l'Associazione culturale Steampunk Nordest. Introduce Paolo Attivissimo

L'immaginazione della fantascienza ottocentesca – rivisitata modernamente dal movimento Steampunk – e le ricerche di alcuni "scienziati pazzi", veri o immaginari, si sono in seguito trasformate in conquiste della scienza moderna. Da Verne e Wells, passando per trapiantatori di teste e rianimatori di cadaveri, un'insolita carrellata di fatti curiosi, presentata in stile Steampunk da Luigi Garlaschelli (Prof. Alchemist) e Alessandra Carrer (Sky Lady).

Che cos'è il CICAP

Il CICAP (Comitato italiano controllo affermazioni sulle pseudoscienze) è un’associazione educativa e pedagogica, fondata nel 1989 da Piero Angela e da altre personalità del mondo della scienza e della cultura tra cui Margherita Hack, Umberto Eco, Rita Levi Montalcini, Silvio Garattini, Carlo Rubbia e Umberto Veronesi, per favorire la diffusione di una mentalità scientifica e contrastare pseudoscienze, irrazionalità e superstizione. Il lavoro formativo del CICAP è riconosciuto dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca.

Il programma completo è disponibile su www.cicapfest.it.