Dopo Avrai i miei occhi (selezione Campiello 2020, Premio Italia) ed Eva, Nicoletta Vallorani pubblica con Zona 42 Noi siamo campo di battaglia, il suo terzo romanzo ambientato nella Milano di domani.
Tra le rovine di Milano nessuno si accorge dei ragazzi. Allontanati dalle famiglie, rifiutati dagli adulti, radunati nelle comuni, i ragazzi diventano invisibili in una città che muore.
A Milano la Prof ha perso tutto, ma non le storie. E con i ragazzi ha seminato un giardino impossibile, insieme lo curano e lo guardano crescere, rigoglioso nonostante tutto.
Nel Vivaio coltivano una flebile speranza di rinascita mentre altrove si lavora per la distruzione senza appello di tutto quello che abbiamo sempre considerato giusto, bello, desiderabile.
Il libro
Questa è la storia di una speranza germogliata in un territorio inospitale, dove il tempo si incaglia nelle rovine della città che nel caldo si fa deserto.
È la storia di fantasmi che nessuno vuole vedere e che tuttavia resistono curando un giardino impossibile. Insieme lo coltivano e lo guardano crescere rigoglioso, nonostante tutto.
Lukas, Amina, Luce, Attilio, Nina e Han si muovono per le strade di Milano. Con loro Biz, che parla nei pensieri degli altri. Loro sono campo di battaglia. Non si arrenderanno.
E non si arrenderà Carla, la prof, che ha perso tutto ma non le storie. Perché per costruire un mondo diverso bisogna prima essere capaci di immaginarlo. Oltre il giardino e dentro le brecce.
Noi siamo campo di battaglia racconta uno scontro necessario e una resistenza possibile, in una Milano trasfigurata ma sempre riconoscibile.
Noi siamo campo di battaglia prosegue l’esplorazione narrativa di Nicoletta Vallorani di temi sociali fondanti il nostro vivere comune cominciato con Eva (la memoria, la guerra, la cura) proseguito con Avrai i miei occhi (il femminicidio, la coscienza artistica, la solitudine).
In una Milano trasfigurata ma sempre riconoscibile il nuovo romanzo di Nicoletta Vallorani racconta lo scontro generazionale che questi tempi pandemici hanno ancor più acuito tra il potere sempre più vecchio e conservatore e i ragazzi che, nonostante tutto, sopravvivono e cercano ancora alternative percorribili.
Ma Noi siamo campo di battaglia è anche la storia appassionata e appassionante di un mistero, di un crimine e di una ribellione silenziosa.
L'autrice
Lettrice onnivora e docente di Letteratura inglese e angloamericana all’Università degli Studi di Milano, Nicoletta Vallorani ha esordito con Il cuore finto di DR (Premio Urania nel 1993, tradotto in Francia da Rivages), per poi continuare a scrivere seguendo la doppia pista del noir e della fantascienza.
A La fidanzata di Zorro, il primo di quattro romanzi “nomadi” (come tematiche e come editori: Marcos y Marcos, Einaudi, VerdeNero), è stato assegnato il Premio Zanclea nel 1996, e la serie è stata pubblicata in Francia da Gallimard. Le madri cattive (Salani – Petrolio, 2011), un romanzo scomodo e difficile sull’infanticidio, si è aggiudicato il Premio Maria Teresa Di Lascia nel 2012.
Dopo Avrai i miei occhi (selezione Campiello 2020, Premio Italia) ed Eva, Nicoletta Vallorani pubblica con Zona 42 Noi siamo campo di battaglia, il suo terzo romanzo ambientato nella Milano di domani, città dove l’autrice vive con molte contraddizioni.
Nicoletta Vallorani, Noi siamo campo di battaglia, Zona 42, 320 pagg., euro 15,90, ebook euro 7,99.
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