Sin dal titolo si capisce che siamo in territorio a dir poco insolito: Six Feet Under sta infatti per Sei piedi sotto (terra), circa 1 metro e ottanta, la profondità standard a cui si seppelliscono i defunti. L'episodio che da il via alla serie mette subito le carte in tavola: i Fisher sono una famiglia che opera nel settore del Caro Estinto. Funerali e veglie funebri per tutte le tasche e per tutti i gusti, un business che non conosce periodi di crisi. Il capofamiglia è alla guida di uno dei carri funebri della ditta, fumando una sigaretta dietro l'altra, la moglie Ruth al telefonino gli sta dicendo che non dovrebbe fumare perché il dottore glielo ha proibito. Improvviso, shoccante, un terribile incidente e il signor Fisher raggiunge velocemente il cosiddetto regno dei più. Non che questo gli impedisca di apparire in tutti gli altri episodi della serie, intendiamoci, anzi Papà Fisher è una presenza costante nella vita quotidiana di tutti i membri di questa disfunzionale famiglia americana decisamente agli antipodi delle stucchevoli carinerie familiari di serie come Happy Days o La Famiglia Bradford. Il figlio più grande Nate è appena sbarcato all'aereoporto e sta facendo sesso con una ragazza appena conosciuta, chiusi nel ripostiglio delle scope. Inutile dire che l'improvvisa notizia non lo aiuta certo nella sua ... performance. L'altro figlio David reagisce senza mostrare troppe emozioni: da bravo gay represso in super incognito è abituato a vivere una vita di gelide apparenze. La figlia Claire riceve la triste notizia nel bel mezzo di un droga party, dopo essersi impasticcata e accorre al capezzale del padre in stato confusionale. Di Mamma Ruth non vi vogliamo dire niente, ma sappiate che la sua evoluzione da vedova è una delle costanti sorprese di questa serie prodotta dalla TV via cavo HBO e che già si è aggiudicata 2 Golden Globes (compreso quello per Miglior Serie Drammatica) per la passata stagione. Adesso si festeggiano le ben 23 nominations ottenute per la seconda stagione: candidature che includono buona parte del cast fisso (Michael C. Hall, Peter Krause, Frances Conroy, Freddy Rodriguez, Lauren Ambrose e l'australiana Rachel Griffiths) nonché il creatore della serie Alan Ball, che già scrisse la sceneggiatura per il film Premio Oscar American Beauty con Kevin Spacey. Tra i registi degli episodi qualche nome di spicco: Jim McBride (Great balls of fire), Rose Troche (Go fish) nonché l'attrice Kathy Bates (Misery, Titanic). Tra gli attori guest stars: Ed Begley Jr. (She Devil), Joanna Cassidy (Blade runner), Robert Foxworth (Airport 77), Illeana Douglas (Echi mortali) e Lily Taylor (Pecker). Premi e riconoscimenti vari non sono mancati e Six Feet Under è certamente una delle serie più innovative ed originali apparse in anni e anni, un intenso dramma familiare che spesso e volentieri si addentra in territori che toccano il fantastico e l'horror, come ad esempio quando i vari clienti defunti dialogano coi protagonisti della serie e ne commentano azioni e decisioni con un'ottica decisamente .... insolita. Mescolando con abilità e coraggio generi narrativi molto diversi, oltretutto con un altissimo livello di scrittura delle sceneggiature, la serie di distingue anche per uno spiccato senso dell'umorismo macabro che forse non sarebbe dispiaciuto a Roald Dahl.
Incuriositi ? Bene, la serie merita la dovuta attenzione. Ogni episodio è introdotto da eleganti titoli di testa sottolineati da una musichetta fascinosa e sincopata composta da un altro Premio Oscar, Thomas Newman (Toy Story). Ne sono stati finora realizzati 26 episodi (13 per ognuna delle due stagioni già realizzate) e stanno per cominciare le riprese della terza serie. Per quanto riguarda l'Italia ancora non è dato di sapere se, chi, come e quando ci farà l'onore di farcela vedere. Certo è che certamente si distinguerà nell'asfittico panorama televisivo nostrano, dove il duopolio si fa concorrenza a colpi di edificanti biografie di santi e papi, imprese carabinieresche, poliziotti senza macchia e coraggiose dottoresse / infermiere / vetriniste afflitte da problemi sentimentali. Insomma una vera sbobba. Benvenga quindi la ventata di (intelligente) cattiveria e taglienti dialoghi su cui si regge Six Feet Under. E se l'orario, come è facile prevedere, sarà da nottambuli non lasciatevi spaventare e armatevi di videoregistratore, le sorprese non mancheranno. Vedere per credere.
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