Immagini in bianco e nero.
Un’astronave si muove sullo sfondo di un cielo stellato e atterra su un pianeta alieno. La scena è accompagnata da un tema che gli appassionati di musica elettronica riconosceranno come Computer Love dei Kraftwerk.
Sembra insomma l’inizio di un film di fantascienza datato.
Sembra, ma non lo è. E, a dirla tutta, la musica che segue le immagini non è nemmeno dei Kraftwerk. O, perlomeno, non è eseguita dalla band tedesca, bensì dai Coldplay.
È l’inizio del videoclip di Talk, canzone contenuta in X&Y, terzo disco in studio (2005), nel quale, tra le varie “fonti” da cui la band londinese attinge, vi sono appunto i Kraftwerk. La regia è di Anton Corbijn, uno dei più grandi fotografi della musica rock (sue le copertine di The Unforgettable Fire e The Joshua Tree degli U2, nonché quelle dei Depeche Mode dal 1986 in poi) e acclamato regista, principalmente di videoclip. Nel videoclip di Talk, volutamente ingenuo e ironico, i quattro musicisti esplorano un pianeta su cui trovano un enorme robot abbandonato (le cui fattezze approssimative rimandano ai primi film di fantascienza) che, grazie al loro intervento, ritorna in vita, dimostrando però, nell’inatteso finale, di non essere stato programmato in osservanza alle Tre Leggi della Robotica di Isaac Asimov.
Sebbene il testo di Talk non abbia nessuna attinenza con le sequenze dirette da Corbijn, la fantascienza è spesso frequente nelle canzoni dei Coldplay. D’altra parte, il frontman Chris Martin ha dichiarato di recente che la sua carriera musicale è stata ispirata dalla visione di Ritorno al futuro. E, a conferma di quest’affermazione, va ricordato che, in un concerto del 2016 a East Rutherford nel New Jersey, Michael J. Fox è salito sul palco per suonare con la band Johnny B. Goode di Chuck Berry e The Power of Love di Huey Lewis and the News, entrambe contenute nella colonna sonora del film. Un ulteriore indizio della passione di Chris Martin per la fantascienza è dato dalla canzone intitolata 42, contenuta nel quarto disco Viva la vida or Death and All His Friends (2008). Il musicista ha affermato che 42 è semplicemente il suo numero preferito, ma a noi appassionati di fantascienza piace cogliere un omaggio a Douglas Adams nonostante il testo della canzone non contenga riferimenti che facciano pensare allo scrittore inglese.
È con il quinto album che i Coldplay fanno un passo deciso verso la fantascienza. Mylo Xyloto (2011), infatti, è un concept album ambientato in un mondo distopico. La storia d'amore di Mylo e Xyloto si svolge in un mondo di nome Silencia, in cui vige un regime oppressivo, guidato dal dittatore Major Minus che tramite i mezzi d’informazione e la propaganda controlla la popolazione. A essere banditi sono i colori e i suoni: Mylo è uno dei soldati incaricati di ricercare e arrestare i ribelli che utilizzano colori e suoni per creare dei graffiti che denunciano gli inganni del governo. Nel corso della missione Mylo incontra Xyloto, una delle leader dei ribelli, e grazie a lei scopre di essere in realtà discendente dei fondatori del movimento di rivolta e di averne ereditato il talento. I due si innamorano e si aiutano a vicenda per fuggire.
La trama della storia (piuttosto fragile, a dire il vero) è ripresa già dalla copertina, che riporta dei graffiti disegnati dall’artista Paris e dagli stessi Coldplay, poi tramutati in artwork dal duo inglese Tappin Gofton. Gli stessi graffiti sono presenti nei videoclip delle canzoni estratte dal disco: Every Teardrop is a Waterfall, Paradise, Charlie Brown e Hurts Like Heaven.
Le tracce contengono riferimenti alla storia. In Hurts Like Heaven (secondo brano del disco) i ribelli si riversano per le strade.
See the arrow that they shot
Trying to tear us apart
Take the fire from my belly
And the beat from my heart
[…]
Tonight the streets are ours
And we’re writing and saying
Don’t let them take control
La resistenza non è basata sulla violenza ma sull’arte delle concrete canvas. In Paradise, la protagonista ricorda i sogni dell’infanzia infranti dalla triste realtà.
When she was just a girl
She expected the world
But it flew away from her reach
And the bullets catch in her teeth
È dunque tempo di ribellarsi per riprendersi ciò che è stato sottratto (Charlie Brown).
And my scarecrow dreams
When they smashed my heart into smithereens
Be a bright red rose come bursting the concrete
Be a cartoon heart
Light a fire, a fire, a spark
Light a fire, a flame in my heart
We'll run wild
We'll be glowing in the dark
In Every Teardrop Is a Waterfall si celebrano i colori e la musica come strumento per resistere all’oppressione.
I turn the music up, I got my records on
From underneath the rubble sing a rebel song
Don't want to see another generation drop
I'd rather be a comma than a full stop
Il controllo totale imposto dalla dittatura è raccontato in Major Minus.
I can hear them climbing the stairs
I got my left side, fight you on my left
Hiding under the chairs
La storia d’amore tra i protagonisti prende forma in Princess of China (cantata con Rihanna).
I could've been a Princess, You'd be a King
Could've had a castle, and worn a ring
But no, you let me go
E si conclude (con immancabile lieto fine) con Up With the Birds.
The sky is blue,
Dreamed that lie 'til it's true
Then takin' back the punch I threw
My arms turn wings
La storia di Mylo Xyloto è “rafforzata” da una serie di sei libri a fumetti sceneggiati da Mark Osborne e Dylan Haggerty e illustrati da Alejandro Fuentes. La serie è stata realizzata da Bongo Comics ed è stata annunciata al Comic-Con di San Diego il 13 luglio 2012.
Ancora distopia. Nel 2013 i Coldplay pubblicano il singolo Atlas, inserito nella colonna sonora di Hunger Games: La ragazza di fuoco, secondo capitolo della celebre trilogia distopica basata sui libri di Suzanne Collins.
Dalla distopia allo spazio, per restarci. L’EP Kaleidoscope (2017) contiene il brano Aliens, accompagnato da un videoclip animato che ne descrive efficacemente il testo. Una famiglia colorata e stilizzata è costretta a fuggire dal proprio pianeta a bordo di un’astronave.
We were hovering without a home
Millions are UFO
Hovering in hope some scope tonight
Tra la speranza e l’angoscia, i quattro familiari cercano rifugio in un mondo cupo e oscuro.
Tell your leader
Sir or ma'am
We come in peace
We mean no harm
L’odissea spaziale è una metafora del drammatico viaggio dei migranti in fuga da guerre, persecuzioni e carestie. Infatti, il ricavato delle vendite del disco è destinato all’organizzazione non governativa Migrant Offshore Aid Station.
Nello spazio per restarci, dicevamo. Nel vero senso della parola. A maggio del 2021, i Coldplay presentano il nuovo singolo Higher Power nel corso di un collegamento in diretta con l’astronauta francese Thomas Pesquet, in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Il videoclip di Higher Power (diretto da Dave Meyers) anticipa, già nei titoli di testa, il contenuto dell’album prossimo all’uscita: si legge infatti Music of the Spheres, a melodic orbit in three parts. Anche le immagini anticipano le tematiche del disco. La scritta iniziale con il titolo della canzone è in Kaotican, la lingua ufficiale del pianeta Kaotica, su cui è ambientato il videoclip. È il primo pianeta del sistema planetario The Spheres ed è caratterizzato dalla presenza di ologrammi giganti, cani robot e ballerini alieni.
Ulteriori indizi sui contenuti fantascientifici del nuovo disco vengono forniti da Chris Martin che, in un’intervista rilasciata a giugno, rivela che, dopo aver assistito all’esibizione dei Cantina Band in Star Wars, si è domandato che aspetto avrebbero i musicisti in tutto l’universo.
Con la pubblicazione di Music of the Spheres a ottobre 2021 (nono in studio per la band) viene chiarito definitivamente lo scenario del nuovo disco, ambientato sul sistema planetario The Spheres: attorno alla stella Supersolis ruotano nove pianeti con tre satelliti naturali; vicino al sistema si trova la nebulosa Coloratura. Il contenuto e il tema dell’album è anticipato su YouTube da un video intitolato Overtura.
Ogni traccia del disco (alcune identificate solo da un emoji) rappresenta un elemento del mondo di The Spheres: ⦵ è New Moon I (satellite del pianeta Epiphane), la già nota Higher Power è ambientata su Kaotica, Humankind parla di Echo e del suo satellite, ✨ è su Kubik, Let Somebody Go si svolge su Calypso, ❤️ descrive Supersolis, People of the Pride è ambientata su Ultra, Biutyful è su Floris,
è New Moon II, My Universe è ambientata su Epiphane, ♾️ su Infinity Station, Coloratura racconta l’omonima nebulosa.
I testi delle canzoni riprendono solo in parte il concetto del disco: la parte realmente fantascientifica è costituita dai videoclip, veri e propri cortometraggi di fantascienza.
Su tutti, quello di My Universe, brano cantato con i sudcoreani BTS. La regia è ancora di Dave Meyers. Nelle prime immagini si legge l’introduzione della storia.
La musica è vietata in tutto The Spheres. Su tre diversi pianeti, tre diverse bande sfidano il divieto. DJ Lafrique, sulla sua nave radio aliena, li unisce tramite Holoband. Per tutto il tempo, sono braccati dai Silenziatori.
Le band cantano in uno scenario alla Star Wars, circondate da ologrammi, robot e alieni.
Finisce qui l’avventura fantascientifica dei Coldplay? Non è detto. Il sottotitolo di Music of the Spheres è infatti Vol. 1 From Earth with Love…
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