È uscito in libreria il secondo e conclusivo volume di Strange Adventures, la miniserie scritta dalla superstar Tom King e che ha visto il ritorno moderno e disincantato del personaggio della fantascienza classica targata DC Comics. Ma chi è Adam Strange, il protagonista dei due volumi editi da Panini Comics, con i titoli Strange Adventures – I buoni e i cattivi e Strange Adventures – Devozione e fanatismo? Scopriamolo insieme…

Durante una spedizione in Perù, l’archeologo americano Adam Strange, sfuggendo ad una tribù di bellicosi nativi che non gradiscono l’intrusione nel loro territorio, viene in contatto con un’antica forma di tecnologia. La sorpresa è maggiore quando, nel pieno di una situazione pericolosa, verrà teletrasportato sul pianeta Rann, distante 25 trilioni di miglia dalla Terra e posizionato prima nell’orbita di Alpha Centauri. Un pianeta che per molti versi è simile alla terra. Il raggio che lo ha trasportato, lo Zeta Beam, è stato messo appunto dallo scienziato umanoide Sardath, probabilmente riesumando antiche conoscenze. Secoli prima, infatti, il pianeta aveva già attinto alla popolazione terrestre, scegliendo campioni in grado di fronteggiare le notevoli sfide planetarie che ciclicamente si ripetono. La figlia di Sardath, Alanna, avvenente donna dai capelli blu e dai tratti sinuosi, diventa la compagna ideale per lottare al suo fianco. Adam si doterà presto della sua classica uniforme bianca e rossa e di un Jet Pack che gli permette di volare. Imparerà a padroneggiare le armi più tecnologiche, come una pistola laser e uno scudo di forza.

Nei vari episodi della saga, numerosi sono i suoi nemici: interni e vicini come scienziati pazzi, generali ribelli, le altre popolazioni non umane che abitano le montagne, le caverne e i deserti del pianeta; esterni, come frotte di nemici tecnologici, robot assassini, alieni bellicosi. In alcuni casi, si tratta di avversari incredibili, come un gigantesco aspirapolvere che disintegra gli uomini e una lente sospesa nel cielo che distrugge le città.

Ispirato ai classici dell’era dorata della space opera a fumetti, quando nacquero i vari Flash Gordon, Buck Rogers, Brick Bradford e Capitan Futuro, il personaggio fu creato dall’editor Julius Schwarz, già ideatore di riviste e agente letterario dagli anni Trenta di autori come Alfred Bester, Stanley G. Weinbaum, Robert Bloch, Ray Bradbury, e H. P. Lovecraft, nonché l’organizzatore, nel 1939, della prima World Science Fiction Convention, più nota con l’abbreviazione Worldcon.

Graficamente, invece, il personaggio è stato ideato da Murphy Anderson, uno dei primi e più famosi inchiostratori della sua epoca, molto a suo agio con opere fantascientifiche e autore di storie di guerra a carattere aeronautico, durante il secondo conflitto mondiale, e della serie a fumetti dedicata a Buck Rogers alla fine degli anni Quaranta. Anderson disegnò una copertina per il numero 17 di Showcase, la rivista antologica su cui avrebbero esordito le due prime storie di Adam Strange. Questa rivista aveva il compito di testare personaggi e serie nuovi di vari generi, senza mettere a rischio le serie regolari. Dalle sue pagine sarebbero usciti numerosi eroi e gruppi come Flash, Lanterna Verde, I Metal Men, storie di guerra come G.I. Joe, e anche una delle prime comparsate a fumetti di James Bond. La copertina proposta fu bocciata da Schwarz, che ne commissiono una nuova al mostro sacro Gil Kane, creatore di numerosi personaggi tra cui la versione moderna di Lanterna Verde, che la realizzò mantenendo il costume ideato da Anderson.

Lo scrittore di fumetti Tom King
Lo scrittore di fumetti Tom King

La sceneggiatura, infine, fu affidata a Gardner Fox, già creatore della Justice Society e che in seguito avrebbe creato anche la Justice League of America dove avrebbe militato saltuariamente lo stesso Strange e disegnato inizialmente da Mike Sekowsky, che sarebbe diventato famoso negli anni seguenti come disegnatore di Wonder Woman. Dopo altre due apparizioni su Showcase, nell’agosto 1959 l’eroe si trasferisce stabilmente su Mystery in Space, dove lo disegna l’ottimo Carmine Infantino.

Adam Strange, come altri eroi della DC Comics, sarà rivisitato da quel mostro sacro che è Alan Moore. Il bardo di Northampton scriverà un ciclo dove Adam Strange sarà richiamato su Rann, insieme a Swamp Thing. Il nostro eroe dovrà affiancare il mostro della palude, che ha il compito di far rinascere il verde sul pianeta martoriato da varie catastrofi. Moore ci mostra il lato umano di Adam, che nel momento della battaglia è distratto al desiderio per la sua amata. La rivelazione che la funzione principale di Adam Strange, a sua insaputa, è rinverdire la sterile stirpe umana di Rann lo pone alla stregua di un animale da monta.

Su questa scia, nel 1990 i figli di Joe Kubert, Andy e Adam, realizzano su testi dello scrittore Richard Bruning: Adam Strange. L’Uomo dei Due Mondi. In questa storia è forte l’introspezione: per la prima volta viene raccontata la storia dell’eroe, la sua infanzia e la sua adolescenza sulla terra e i complessi rapporti emotivi e psicologici che lo legano a Rann e alla sua cultura e ci presenta Aleea, la figlia nata dall’unione con Alanna.

Nel 2004 il testimone di rilanciare il personaggio passa al britannico Andy Diggle, creatore di The Loosers, che grazie alle matite del dinamico disegnatore spagnolo Pasqual Ferry, ci mostra un personaggio in fuga nello spazio, dove nel suo peregrinare incrocerà il cammino di vari eroi e gruppi cosmici della DC, come i L.e.g.i.o.n., Darkstar e gli Omega Men.

Uno dei momenti più critici della storia recente di Strange è stato durante l’evento crossover Crisi Infinita (2005), ideato dal talentuoso Geoff Johns. Il lontano mondo di Rann venne, a seguito di una congiura che si diramava su scala siderale, invaso dalle orde alate provenienti dal pianeta Thanagar appartenente allo stesso sistema stellare, patria dell’eroe Hawkman.

L’ultimo, in ordine di tempo ad occuparsi di Adam Strange è stato Tom King. La cui biografia potrebbe essere quella di un supereroe. Nato a Washington nel 1978, dai tempi del college lavora part time per DC e Marvel, fino agli attentati del 2001, avvenuti mentre era alla Columbia University di New York. Entra nella sezione antiterrorismo della Cia, svolgendo sia ruoli operativi che d’appoggio in giro per il mondo. Dopo sette anni, a seguito della nascita del suo primogenito, prende un anno sabatico e ricomincia a scrivere nelle ore notturne. L’incontro con l’editor della DC, Karen Berger, e la pubblicazione del romanzo A Once Crowded Sky (Simon & Schuster, 2012) sono alla base della sua decisione di dedicarsi totalmente alla scrittura, lasciando il lavoro governativo.

Parte fondamentale della sua produzione è quella che lui stesso chiama la “Trilogia delle buone intenzioni”: il trittico composto dalle miniserie Omega Men, Visione e Sheriff of Babylon; le buone intenzioni come dice il proverbio sono quelle di cui è lastricato l’inferno. In queste opere, cosi come nelle successive (Mister Miracle, Batman), scrive di persone per bene che vogliono fare del bene, ma poi metterlo in pratica non è così facile come sembra. Gli eroi sono spezzati dal dolore di anni di battaglie e solo l’amore può redimerli.

Uno dei suoi migliori lavori è, per l’appunto, la serie Strange Adventure, titolo che richiama uno dei magazine che conteneva le storie del periodo d’oro di Adam Strange, che vede l’eroe in giro per la terra a presentare un suo Best Seller che racconta la guerra appena finita sul pianeta Rann, messo sotto assedio dal misterioso popolo dei Pykkt. L’eroe dei due mondi, però, deve far fronte a una serie di accuse e forse il suo operato non è stato così limpido. Il pubblico che osanna il campione altrettanto facilmente può seppellirlo. Nessuno dei suoi compagni della JLA può difenderlo a priori e Batman affida l’indagine a uno dei più incorruttibili e pragmatici personaggi dell’universo DC: Mr Terrific.

Narrato con continui flasback, graficamente la storia è disegnata con tratti realisticamente cupi di Mitch Gerads, quando la scena si svolge nel presente, e con colori lucidi e vivaci di Evan Shaner, quando c’è bisogno di rappresentare le scene di battaglia e spaziali.

La domanda di fondo della miniserie di King è: Adam Strange è un eroe o un criminale di guerra? Al lettore scoprire di più…