Era il 1976 quando Anne Rice, allora trentacinquenne, pubblica Intervista col vampiro. Un romanzo che rivoluziona il genere, trasformando quelli che prima erano i personaggi di storie dell'orrore o gotiche nei protagonisti di un nuovo genere che coniuga romance e fantasy urbana. Al primo romanzo ne segue un'altra decina, poi l'autrice si dedica alle streghe con alcuni romanzi.
Rice, di origini irlandesi, convinta sostenitrice della bisessualità degli esseri umani e convinta atea, vissuta prima in Louisiana e poi in Texas, nel 2005 vive una crisi religiosa che la porta a rinnegare la sua opera precedente, per dedicarsi a scrivere la storia di Gesù Cristo e due romanzi sugli angeli. Nel 2010 tuttavia, pur restando credente, abbandona nuovamente la Chiesa Cattolica:
Nel nome di Cristo, mi rifiuto di essere anti-gay. Mi rifiuto di essere anti-femminista. Mi rifiuto di essere contro il controllo delle nascite. Mi rifiuto di essere anti-democratica. Mi rifiuto di essere contro l'umanesimo laico. Mi rifiuto di essere contro la scienza. Mi rifiuto di essere contro la vita.
Negli ultimi anni torna anche a scrivere di vampiri, con Il principe Lestat uscito nel 2014 e altri due titoli ancora inediti in Italia.
Lascia il figlio Christopher, scrittore a sua volta.
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