Nell'ottobre scorso era arrivata una notizia che era allo stesso tempo buona e, diciamo almeno dubbiosa, ovvero che il geniale autore J. Michael Straczynski stava preparando il reboot della sua serie di culto Babylon 5 per la CW, casa dell'Arrowverse (che nessuno chiamerà mai CWverse come vorrebbe il canale). L'autore su Twitter aveva dichiarato di aver avuto assoluta libertà creativa nel riportare in vita il suo mondo e che il reboot si era ero necessario per due buoni motivi: alcuni dei protagonisti originali non sono purtroppo più tra noi e soprattutto, desiderava realizzarla con le tecnologie e gli effetti speciali che non esistevano all'epoca. Ma mentre si parla di un inizio delle riprese tra la primavera e l'autunno del 2022, Straczynski si è concentrato su un altro progetto, la trilogia di romanzi One Second After.
Un secondo dopo
Inedita da noi, la trilogia di romanzi firmata dallo scrittore William R. Forstchen viene anche chiamata la saga di John Matherson, dal nome del protagonista. Ma cosa succede Un secondo dopo? Matherson è un professore di storia al Montreat Christian College (realmente esistente nella Carolina del nord). L'insegnante è anche un ex colonnello dell'esercito e veterano della guerra del golfo, ritiratosi nella cittadina di Black Mountain (anche lei realmente esistente) quando la moglie stava morendo di cancro. Alle 16,50 del secondo martedì di maggio, le linee telefoniche della città in cui vive crollano, seguite da qualsiasi apparecchiatura elettronica e elettrica. Nel giro di poche ora diventa chiaro che non si tratta di un normale blackout, ogni dispositivo elettrico moderno viene disabilitato, distrutto da quello che Matherson comincia a sospettare sia un attacco agli Stati uniti tramite un impulso elettromagnetico. Nel giro di un secondo gli USA sono paralizzati, gli aerei cadono dal cielo, le auto si fermano e gli autisti devono procedere a piedi o cercare rifugio, migliaia di persone muoiono e milioni si ritrovano abbandonati a loro stessi. In breve gli Stati Uniti precipitano in un'era pre-computer dove i soli mezzi per muoversi sono i cavalli e l'unica tecnologia quella del sedicesimo secolo o qualsiasi veicolo o velivolo in arrivo dagli anni cinquanta. La storia racconta come Matherson aiuti la sua comunità mentre cerca di salvare la figlia che ha il diabete di tipo 1 e nessun frigorifero funzionante dove conservare l'insulina e tutte le persone anziane nella case di cura che non riescono più ad avere i medicinali necessari. I problemi si moltiplicano, la società ovviamente sprofonda nel caos che il protagonista cerca di non far entrare nella sua comunità, fino all'arrivo di una banda di cannibali che porta a una carneficina. Un anno dopo l'esercito arriva portando aiuti e rivelando la verità su quanto accaduto, peccato solo che questo porti sull'orlo di una guerra nucleare e soprattutto, l'ascesa al potere di un governo tutt'altro che democratico.
La serie
La trilogia è composta da One Second After (2009), One Year After (2011) e The Final Day (2017), J. Michael Straczynski si sta occupando al momento di scrivere il pilot per conto della MPI Original Films, il cui presidente Rob Pflatzgraff ha dichiarato di essere entusiasta di lavorare con Straczynski nel dipingere un allarmante ritratto degli effetti immediati e drammatici di un impulso elettromagnetico su vasta scala, ma anche di come una società possa superare avversità immense attraverso l'autosufficienza, il sacrificio personale, il duro lavoro e la cooperazione.
È troppo presto per avere date di arrivo e soprattutto il canale che manderà in onda la serie per ora senza titolo ufficiale (anche se One Second After potrebbe funzionare), vi terremo al corrente sull'inizio della fine del mondo come lo conosciamo.
8 commenti
Aggiungi un commentoSi, forse tema un po' abusato; ma personalmente ho sempre pensato che esplorando l'universo del possibile, tra le ipotesi più plausibili per un rovinoso e improvviso arretramento della civiltà, così come la conosciamo, ci potrebbe proprio essere un improvviso e duraturo black out delle reti elettriche. Magari causato da qualche tempesta solare di particolare intensità.
Poi, vero, c'è sempre la cara vecchia guerra atomica (ma forse i tempi per capitalizzare i danni sarebbero un po' più lunghi...), una carestia mondiale (ma ci si arriverebbe a gradi), l'epidemia con elevata mortalità (idem col parentesi di sopra) o i disastri ambientali; ma in quest'ultimo caso ci vorrebbe una concomitanza di eventi che rendessero praticamente impossibile intervenire a sanare il primo verificatosi.
Ad esempio un terremoto di forte intensità, che si verificasse a ridosso di un determinato momento climatico (tipo una forte nevicata o forti intemperie con ordinarie inondazioni che investissero le stesse zone del terremoto). Ma anche così resterebbe comunque una questione "locale", a meno di ipotizzare concomitanti e casuali eventi catastrofici in varie parti del mondo (ma qui siamo dalle parti della fantascienza)
Parlando di post apocalittico e JMS, il riferimento più ovvio è Jeremiah ( https://it.wikipedia.org/wiki/Jeremiah_(serie_televisiva) )
Certo devo dire che di un altro post apocalittico non ne sento proprio la necessità
Forse Station Eleven sarà qualcosa di diverso, ma ormai li guardo sempre con molta diffidenza.
beh, niente di troppo SF... le CME sono il + reale e drammatico rischio per la nostra civiltà, altro che asteroidi o comete killer...
vedi anche
E comunque per il ministro Giorgetti esiste un rischio black out a livello europeo già per quest'inverno...
Io continuo a pensare che il vero grande pericolo sia l'infestazione di homo sapiens
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