È tempo di recupero in grande stile di titoli di culto del passato e se il cinema ci sta donando lo spettacolo di Dune, Apple TV+ ha dato vita a Foundation, basato su Il ciclo della Fondazione di Isaac Asimov. Il canale CW, quello del sempre più decrescente Arrowverse (almeno per quanto riguarda le serie originali), sembra cercare un approccio più adulto alle serie con Superman & Lois, seguito di recente dal prossimo reboot di un'altra serie di culto The 4400 (in arrivo negli USA il 25 ottobre), ma ora scopriamo che si sono spinti ancora più indietro e verso una leggenda delle serie di fantascienza, Babylon 5.
In origine
Andata in onda per cinque stagioni tra il 1993 e il 1998, era stata creata e quasi interamente scritta da J.Michael Straczynski, che scrisse novantadue dei centodieci episodi, ma tra gli altri autori compaiono nomi come Neil Gaiman, David Gerrold e Harlan Ellison. Nella storia la Babylon 5 è una gigantesca stazione orbitante lunga circa otto kilometri, quinta stazione dopo che le prime tre erano state distrutte durante le guerre tra umani e alieni mentre la quarta era misteriosamente scomparsa. Quando inizia la storia la Babylon 5 è diventata un punto d'incontro tra le varie razze dove mantenere una (molto) precaria pace, anche se l'equipaggio si ritroverà a dover affrontare continue minacce alla stabilità, ma anche al crescente totalitarismo della Terra.
L'autore aveva dichiarato che la serie era l'equivalente di un romanzo in cinque capitoli, dove malgrado l'ambientazione tra il 2257 e 2262 voleva che non solo la scienza fosse al centro della storia, ma anche che riflettesse tematiche umane come i senzatetto, dove i personaggi crescevano, si sviluppavano e morivano e c'erano sempre conseguenze, non come altre serie dove nell'episodio successivo era come se non fosse accaduto nulla.
Straczynski continuò a espandere il suo universo dopo la fine della serie prima con tre film: In the Beginning (1998) ambientata quindici anni prima degli eventi della serie, l'horror Thirdspace e The River of Souls (1998). Avrebbe poi creato la serie spin-off Crusade (1999), purtroppo cancellata dopo una sola stagione, seguiti da pilot andati in onda di serie poi non realizzate, come The Gathering (1992), The Legend of the Rangers (2002) e The Lost Tales (2007) che doveva essere l'inizio di una serie di storie ambientate nello stesso universo realizzate per il mercato direct-to-video (oggi diremmo on demand). Ma non solo, l'autore seguì la realizzazione di fumetti, racconti brevi e romanzi, che andavano tutti a inserirsi nella continuity della serie. Ma presto la storia avrà un nuovo inizio.
Il plot ufficiale
È stato The Hollywood Reporter a rivelarlo per primo: Babylon 5 avrà un reboot definito "a partire dalle fondamenta" e sarà sempre scritto da Straczynski. Il plot ufficiale è il seguente
John Sheridan (in origine interpretato da Bruce Boxleitner) è un ufficiale della Earthforce con un passato misterioso che viene assegnato alla Babylon 5, una stazione spaziale lunga circa otto kilometri che orbita in uno spazio neutrale, un luogo di passaggio per viaggiatori, trafficanti, avventurieri assoldati dalle multinazionali e alieni diplomatici, durante il periodo di una pace precaria e la minaccia costante di una guerra. Il suo arrivo diventa l'elento scatenante di un destino ben oltre quello che immaginava quando una compagnia di esplorazioni terrestre fa scattare un conflitto con una razza aliena superiore a noi di milioni di anni, mettendo Sheridan e il resto dell'equipaggio nella linea di tiro e diventando l'ultimo bastione per la sopravvivenza della razza umana.
Lo stesso fiume
Lo showrunner ha confermato la notizia su Twitter, come potete vedere qui sopra
Per rispondere a tutte le domande, sì è vero, Babylon 5 è in attivo sviluppo come serie per la CW. Abbiamo dei fan molto seri della serie all'interno del canale e sono impazienti di vedere la serie prendere vita. Sto già scrivendo il pilot e ne sarò lo showrunner quando verrà confermata.
L'autore ha poi approfondito lo spirito con cui si è avvicinato al reboot della sua stessa serie
Il canale comprende l'unicità di Babylon 5 e mi sta dando molta libertà con la narrazione. Come annunciato, questo è un reboot che parte dalle fondamenta invece di un sequel, per vari motivi. Eraclito scrisse
Non ci bagniamo mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume scorre di continuo e noi cambiamo di continuo. Negli anni seguenti Babylon 5 ho realizzato una quantità di serie e film aggiungendo una equivalente quantità di nuovi strumenti alla mia esperienza il che porta a una singolare domanda
Se avessi scritto Babylon 5 oggi per la prima volta, sapendo quello che so come scrittore, che aspetto avrebbe? Come userebbe tutte le mie nuove conoscenze nella narrazione e le risorse tecnologiche del 2021 che non erano disponibili allora?
Come potrebbe usata per riflettere il mondo in viviamo e le domande che ci poniamo e con cui ci confrontiamo ogni giorno? I fan mi fanno regolarmente notare quanto la serie avesse previsto il nostro mondo contemporaneo. Sarebbe divertente dare un'occhiata a cosa ci aspetta più in là lungo la strada.
Per cui non racconteremo la storia allo stesso modo in cui Eraclito ha descritto il fiume. Non ci sarebbero divertimento e sorprese. Meglio prendere la strada di Westworld e Battlestar Galactica, dove prendi gli elementi originali che sono senza tempo e
li metti in un frullatore con una tonnellata di idee nuove e stimolanti per creare qualcosa di fresco eppure familiare. Per coloro che mi chiedono perché non scrivere una continuazione per un canale come questo, non può essere fatto perché metà del nostro cast è rimasto testardamente dall'altro lato della riva.
Straczynski prosegue dicendo che non puoi continuare la storia del Londo (Peter Jurasik) originale senza gli originali Vir (Stephen Furst) e G'Kar (Andreas Katsulas), i cui attori sono deceduti, né quella di Sheridan e Delenn (Mira Furlan), anche lei scomparsa. Così come senza Franklin (Richard Biggs), Garibaldi (Jerry Doyle) e Zack (Jeff Conaway), tutti purtroppo scomparsi. E aggiunge che Babylon 5 era stata incredibilmente innovativa per l'epoca: la prima a usare la computer grafica per creare le astronavi, la prima a girare in widescreen (o campo largo) con l'audio 5.1, ma soprattutto la prima a superare la struttura episodica per raccontare un lungo arco narrativo in cinque stagioni che sarebbe poi diventato la norma.
L'autore conclude che ora vuole creare una nuova struttura narrativa che spingerà i confini della narrazione televisiva verso nuovi territori e che alla CW sono tutti entusiasti delle sue idee. Non ci sono ancora date nè attori ufficiali per il nuovo inizio di Babylon 5, voi che ne pensate, preferivate un sequel o non si può mai attraversare lo stesso fiume?
16 commenti
Aggiungi un commentoPure a me lascia parecchi dubbi, tuttavia al timone c'è gente preparata che sa il fatto suo, tradotto: poche risorse e speriamo tanta immaginazione.
Comunque sì, è una grande notizia.
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Può essere, ma in generale a me non è mai capitato di sentire nessuno usare la forma "corretta", ma da un "toscano maledetto" come si dice dalle mie parti (non chiedere a me il motivo, a me siete simpatici), questo e altro... e comunque dimostra l'enorme variabilità del linguaggio, che senza alcuna regola obbligatoria infatti cambia in continuazione...
Tra i miei interessi c'è anche quello di ricercare il perchè dei tanti modi di dire che abbiamo a Firenze, dati per scontati nel significato ma di cui si è persa la motivazione. Ecco, "Maledetti toscani" è un saggio di Curzio Malaparte sul carattere e modo di essere dei toscani in generale e dei suoi concittadini pratesi in particolare.L' aggettivo "maledetti" richiama il nostro modo di essere irriverenti e scettici verso le autorità costituite, specialmente quelle religiose; del resto le espressioni "Campi passi ...e non baci!" oppure " c'entra come i' cculo con le quarant'ore" richiamano il furto con destrezza in chiesa di fronte al Vescovo e la mano morta durante l' esposizione del Santissimo Sacramento...
@fabioli bella, in fondo logica... Ma da sempre i toscani sono più sfacciati degli umbri e a dire comune, questi ultimi decisamente più ombrosi.
L'importante è che ci sia Zathras
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