Nei giorni scorsi Netflix ha tenuto l'evento virtuale chiamato non casualmente Tudum (dal suono che accompagna da sempre l'apparizione della loro N sullo schermo). Una delle presentazioni più attese è stata The Sandman, che finalmente ha visto rivelare il suo primo teaser.

In origine

The Sandman nasce come fumetto creato dall'autore Neil Gaiman (Good Omens) e pubblicato per settantacinque numeri dalla DC Comics dal gennaio 1989 al marzo 1996. Dopo sarebbe passato alla più adulta etichetta Vertigo e infine, in tempi recenti alla DC Black Label, ramo della DC dove trovano posto storie alternative alquanto cupe dei personaggi classici della casa editrice. Ma Gaiman abbandonò The Sandman nel 1996, in quanto riteneva che fosse meglio andarsene finché ancora amava i suoi personaggi. Cosa succede nell'arco narrativo originale? All'inizio della storia, il suddetto Sandman o Dream, il re dei sogni, veniva catturato tramite un rituale occulto e tenuto prigioniero per settanta anni. Quando finalmente riesce a fuggire si vendica dei suoi nemici e comincia a ricostruire il suo regno. Se all'inizio la storia era un horror cupo, durante il suo svolgimento diventava una elaborata storia fantasy, incorporando personaggi mitologici classici e moderni e trasformando Sandman in un eroe tragico.

Oggi

I primi tentativi di adattare il fumetto risalgono al 1991, ma finirono nel limbo. Nel 2013 David S. Goyer (attualmente showrunner di Foundation su Apple TV+) aveva proposto una versione cinematografica alla Warner Bros con Joseph Gordon Levitt come protagonista, ma anche qui, niente da fare. Solo nel 2019 Netflix prese le redini del progetto insieme allo stesso Gaiman (presente al suddetto evento), per trasformare il fumetto in una serie tv. Durante la presentazione l'autore ha dichiarato che la prima stagione comprenderà alcuni archi narrativi dei primi due volumi, come Dream a Little Dream of Me, il disturbante 24 Hours, A Hope in Hell, in cui Sandman scende all'inferno e Collectors, ambientato durante una convention di serial killer.

Fedeltà

Gaiman ha aggiunto che la serie non eviterà gli aspetti più cupi del fumetto

Sarà spaventosa, ma anche molte altre cose. Perché è questo il bello di Sandman, è un sacco di cose e gli spettatori possono assaggiarne tutti i sapori.

Ha poi proseguito aggiugendo che i set, i costumi, gli effetti speciali della serie hanno rappresentato per lui come vedere le sue fantasie prendere forma e che la fedeltà al fumetto originale è assoluta, con la sottile differenza che è ambientata ai giorni nostri e non nei decenni del fumetto. Perfino il teaser, che potete scoprire in fondo all'articolo, rappresenta perfettamente la scena iniziale in cui lo stregone Roderick Burgess (Charles Dance) cerca di evocare la morte per poterla usare per i suoi scopi, ma in realtà libera inavvertitamente Sandman (Tom Sturridge, Velvet Buzzsaw su Netflix, 2019). Perfino le sue parole sono prese direttamente dal primo numero del fumetto.

I protagonisti 

Malgrado il cast eccezionale che vede Gwendoline Christie (Game of Thrones, la nuova trilogia di Star Wars) nel ruolo di una Lucifer al femminile, la quale cercherà di impedire al protagonista di recuperare i suoi tre totem del potere, Boyd Holbrook (The Predator, 2018) nel ruolo del mellifluo Corinzio, David Thewlis (Wonder Woman, 2017) in quello del Dottor Destino e Joely Richardson (Red Sparrow, 2017)  nel ruolo di Ethel Cripps, amante del suddetto Burgess, i fan più accaniti e evidentemente meno affini allo stile di Gaiman di quanto pensassero, prima hanno protestato per il personaggio di Jenna Coleman (Doctor Who), chiamato Johanna Constantine, convinti che avessero trasformato al femminile John Constatine, mentre è un personaggio esistito da sempre nel fumetto originale ed è una sua antenata che compare sia nel diciottesimo secolo che ai giorni nostri. Poi hanno peggiorato la situazione quando Morte ha preso il volto di Kirby Howell-Baptiste, attrice nera (Killing Eve), per loro scelta imperdonabile, e l'attrice non binaria Mason Alexander Park (che vedremo anche in Cowboy Bebop sempre su Netflix) nel ruolo di Desiderio. La risposta di Gaiman su Twitter potete leggerla qui sopra

A me f..te moltissimo della serie. Ho passato trenta anni combattendo con successo pessimi film su Sandman. Ma non me ne f..te niente delle persone che non hanno capito/letto Sandman e si lamentano di una Desiderio non binaria o di una Morte non abbastanza bianca. Guardate la serie, fatevene una ragione.

Gli undici episodi della prima stagione di The Sandman, nei quali Gaiman ha assicurato sarà ancora più assiduamente impegnato che non nelle sue serie precedenti (vedi American Gods) non hanno ancora una data ufficiale di arrivo in streaming, vi lasciamo con il primo teaser e il dietro le quinte rivelato nel giugno scorso.