Già vincitore del Premio Robot e più volte finalista al Trofeo RiLL, Luigi Rinaldi è un maestro nella tessitura di storie ricche di suspense, mistero, colpi di scena, capaci di tenere il lettore incollato alla pagina. Tutto ciò vale anche per il ultimo romanzo Blu Espero, dichiarato vincitore della dodicesima edizione del Premio Odissea.

Il romanzo è ambientato su Venere. Un Venere diverso da quello che conosciamo, ma simile a quello che era stato immaginato dagli scrittori di fantascienza delle origini: caldo, umido, pieno di boschi e abitabile. Su questo pianeta negli Anni Settanta è arrivata la prima missione umana, e successivamente è stata impiantata una colonia. Ma a un certo punto è successo qualcosa: la colonia ha smesso di comunicate. Finché, anni dopo, ha stabilito un nuovo contatto, chiedendo l'invio di alcuni nuovi coloni.

Una storia che ricorda vagamente la serie Lost per l'avvicendarsi di misteri e colpi di scena, ma con una significativa differenza: le spiegazioni, alla fine, saranno complete e soddisfacenti.

La giuria, composta da Franci Conforti, Nino Martino, Caterina Mortillaro e Davide Del Popolo Riolo, presieduta da Silvio Sosio. ha avuto difficoltà a selezionare il vincitore tra una rosa di finalisti tutti decisamente validi. Ricordiamo gli altri finalisti:

Samsara di Alberto Cola

Wenu Mapu di Adriana Iacono

Cieli senza sole di Laura Silvestri

L'arma di Tauros di Monica Tessarin

È probabile che diversi di essi troveranno la strada per la pubblicazione nelle collane Delos Digital.