Se n'è andata una parte fondamentale di Hollywood: lunedì scorso Richard Donner ci ha lasciato all'età di novantuno anni, non prima di avere lanciato in orbita il film che avrebbe rivoluzionato il mondo dei supereroi: Superman (1978).
Christopher Reeve
Donner va a raggiungere il suo Clark Kent, ovvero Christopher Reeve, scomparso nel 2004 dopo un lungo periodo passato sulla sedia a rotelle a causa di una caduta da cavallo. Dai titoli di testa spettacolari all'arrivo su un Krypton in procinto di seguire il suo destino, il film era epico e suggestivo, grazie anche alla presenza nientemeno che di Marlon Brando. Con un budget di cinquantacinque milioni di dollari il film ne incassava trecento nel mondo e creava il mito di Superman sul grande schermo, aprendo la strada a quell'universo che ora conosciamo benissimo. In realtà il piano originale era di girare Superman e Superman II (1980) già nel 1977, ma disaccordi tra il regista e la produzione portarono a interrompere le riprese del sequel quando era stato completato al settantacinque per cento. Come molti sanno, Donner venne poi bruscamente licenziato e Richard Lester chiamato a completarlo. In un grosso caso di déjà vu, Lester rigirò quasi tutto il film e molti degli attori precedenti rifiutarono di tornare sul set. Doveva arrivare il 2006 perché il montatore Michael Thau ritrovasse alcune scene del girato di Donner dove era presente Marlon Brando e insieme al regista e Tom Mankiewickz riuscirono a completare Superman II: The Richard Donner's Cut, estremamente diverso da quello arrivato nelle sale. Vi ricorda qualcosa? La sua versione uscì in dvd e blu-ray nello stesso periodo dell'uscita del non molto amato Superman Returns con Brandon Routh, diretto da Bryan Singer.
Non solo Superman
Ma Donner ha lasciato il segno con titoli molto diversi tra loro anche se sempre con la sua impronta personale: The Omen – Il presagio (1976) che avrebbe visto fin troppi sequel, l'epico e romantico Ladyhawke (1985) con Michelle Pfeiffer e Rutger Hauer, I Goonies (1985) e i quattro film della saga di Arma Letale, del quale aveva in programma di realizzare un quinto e finale capitolo, purtroppo destinato a rimanere nel limbo delle produzioni non realizzate.
Le reazioni
Deadline Hollywood ha riportato le reazioni delle persone che più hanno influenzato Donner nel corso della sua carriera: Steven Spielberg, produttore di I Goonies che aveva anche scritto (la sceneggiatura sarebbe poi stata sviluppata da un certo Chris Columbus) ha dichiarato che il regista aveva un potente comando sui suoi film e che essere nella sua cerchia era come passare del tempo con il tuo istruttore preferito, il professore più intelligente, il più ardente motivatore, il più affettuoso degli amici, il più fedele alleato e ovviamente, il più grande Goonie di tutti i tempi.
Mel Gibson ha aggiunto che Donner era suo amico e mentore, magnanimo di anima e cuore che donava liberamente a tutti e che gli mancherà il suo spirito divertente e la sua saggezza. Danny Glover ha dichiarato che il suo cuore è spezzato, lavorare con Donner è stato uno dei periodi di cui è più orgoglioso, il regista teneva veramente a lui e alla sua famiglia e la loro amicizia era andata ben oltre il rapporto lavorativo. Ma non sono i soli: Sylvester Stallone, che aveva lavorato con lui in Assassins (1995), i registi Edgar Wright, James Mangold, Kevin Smith, l'attore Sean Astin, tra i protagonisti di I Goonies e poi comparso in Stranger Things, lo scrittore Don Winslow, l'attore Titus Welliver (Bosch su Amazon Prime Video) e molti altri che hanno ringraziato Donner per avere ispirato il loro lavoro. Su tutti, a chiudere perfettamente il cerchio, il tweet di Zack Snyder che vedete qui sopra
Grazie Richard Donner. Mi hai fatto credere.
E grazie anche da parte nostra, siamo certi che ora stai girando i sequel di Superman che desideravi insieme a Christopher Reeve.
2 commenti
Aggiungi un commentoHa creato il Superman migliore di sempre. Ma regista anche di grandi film della mia infanzia... e anche di uno dei film horror che hanno terrorizzato il giovane Gargaros come pochi di quegli anni (poi diventati tutti classici, varda un po'!).
RIP, maestro.
PS
Comunque la trilogia di Damien merita tutta, anche se non diretta solo da lui.
I Goonies e Ladyhawke, entrambi dell'85, sono fra i miei film preferiti.
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