Fotocopiatrici, giradischi, scale mobili, casse del supermercato. E persino treni, nastri del Kaiten Sushi. Tanti automatismi ai quali siamo abituati, cose che si muovono da sole, fanno cose, ripetitive, senza sosta. E continueranno a farle quando non ci saremo più, creando questo mondo spettrale, pieno di movimento e privo di vita. 

È lo scenario, molto triste – anche per la musica scelta come colonna sonora, la Sonata per pianoforte numero 14 "Al chiaro di luna" (Måneskin, se volete dirlo in danese per nessuna ragione) – del corto d'animazione Empty Places, realizzato dal francese Geoffroy de Crécy, grafico e animatore editoriale e pubblicitario.