Tra il 2002 e il 2016 i sei film liberamente basati sui videogame della saga di Resident Evil, co-prodotti e diretti da Paul W.S. Anderson hanno incassato nel mondo 1,2 miliardi di dollari, un ottimo risultato se si considera che il budget andava da un minimo di trentatrè milioni a un massimo di sessanta. Così ovviamente la casa di produzione tedesca Constantin Film già produttrice della saga precedente, ha deciso di non perdere tempo e ha messo in cantiere il reboot.
Il primo capitolo
Per tutti i fan dei videogame che non hanno particolarmente amato Alice (Milla Jovovich) e le sue avventure, potete stare tranquilli, qui il piano non è solo di realizzare il reboot cinematografico, ma di essere fedeli alla saga, partendo dalle origini, esattamente dai primi due videogame della serie. Così il regista Johannes Roberts (47 metri – Uncaged, 2017) ha annunciato il titolo ufficiale del film, Resident Evil: Welcome to Raccoon city. Il film sarà ambientato nel 1998 in una Raccoon City invasa dagli zombie e vedrà il ritorno di tutte le location di culto dei videogame originali, come la villa del primo gioco e la stazione di polizia.
Lo stile
Il regista ha dichiarato che vuole partire dall'atmosfera disperata dei videogame per arrivare a una storia in cui i personaggi sono fortemente approfonditi
È un film corale e Raccoon City gioca un ruolo fondamentale, è praticamente anch'essa un personaggio.
Aggiungendo che vedremo personaggi arrivare in città e altri che ci sono nati e cresciuti e come tutti si incontreranno in una notte fatidica.
Quello che più gli interessa è il tono: i videogame sono spaventosi da morire, piove costantemente, è buio, inquietante, il tutto mescolato con lo stile "cosa c'è dietro l'angolo" tipico del primo gioco.
I personaggi
Robbie Amell (la serie Upload su Amazon Prime Video) è Chris Redfield, appartenente alla Special Tactics and Rescue Service (S.T.A.R.S) un'unità speciale della polizia di Raccoon City.
Kaya Scodelario (la trilogia di The Maze Runner) è Claire Redfield, sorella minore di Chris, agente di polizia che arriva in città alla ricerca del fratello, non sapendo a cosa va incontro. Nella saga dei videogame malgrado un lungo periodo di assenza è diventata tra i personaggi preferiti dai fan.
Hannah John-Kamen (Ant-Man and the Wasp, Killjoys) è Jill Valentine, ex membro della Delta Force, esperta in esplosivi e collega di Chris Redfield. Jill era stata creata espressamente dal regista del gioco Shinji Mikami per evitare l'oggettificazione sessuale delle donne nei videogame, rendendola indipendente, intelligente, coraggiosa e leale.
Avan Jogia (Zombieland: Doppio colpo, 2019) è Leon S. Kennedy, un agente di polizia al suo primo di giorno di lavoro nella città sbagliata, che poi farà squadra con Claire Redfield e verrà aiutato dalla misteriosa Ada Wong.
Lily Gao (The Expanse) è la suddetta Ada Wong, un'antieroina che inizialmente lavora per la parte sbagliata della storia e vuole recuperare un campione del virus, ma che spesso si ritrova ad aiutare i buoni.
Tom Hopper (The Umbrella Academy) è Albert Wesker, il cattivo per eccellenza: estremamente intelligente, manipolatorio e affamato di potere, vuole portare l'umanità all'estinzione e a una evoluzione forzata in quanto ritiene che abbia raggiunto il limite massimo delle sue possibilità.
Il regista ha dichiarato che la sua fonte principale di ispirazione è il mitico John Carpenter e nello specifico Distretto 13 – Le brigate della morte (1976) e The Fog (1980). Questo però non è l'unico progetto in produzione: Netflix sta preparando l'anime Resident Evil: Infinite Darkness e una serie vera e propria per ora senza titolo ufficiale, sempre prodotta dalla Constantin Film, anche se al momento non ci sono informazioni se il film, previsto in uscita nei cinema americani, e la serie, saranno indipendenti o parte di un universo condiviso. Il tutto per celebrare il venticinquesimo anniversario della saga, il cui film, Resident Evil, debutterà nei cinema americani (e chi lo sa, forse anche da noi) il 3 settembre di quest'anno, ma voi per sicurezza state lontani da Raccoon City.
4 commenti
Aggiungi un commentoNon conoscevo il videogioco. Ho visto i film e li ricordo vagamente. Nulla di che ma c'è stato di molto peggio.
Detto questo, non amo molto i rebot; salvo pochi casi spesso sono deludenti. Per cui va bene riprendere le ambientazioni del videogioco ma visto che si torna al 1998 si potevano inventare che fosse una storia parallela in un'altra Racoon City (e chi dice quale delle 2 fosse virtuale?)
In ogni caso qui va però detto che non è che venga rifatto qualche capolavoro del passato (terreno sempre minato), per cui se anche si ripropone un prodotto mediocre non si corrono particolari rischi. Tra l'altro Resident Evil con la Jogovich in alcuni casi può anche non essere dispiaciuto; in fin dei conti è un film con gli zombi e gira e rigira la zuppa è quella.
Sul reboot, ok, è una operazione a basso budget/basso rischio che col primo film può risultare anche un successo, dato l'effetto curiosità; però poi devono creare qualcosa di molto solido, perché in assenza del personaggio Milla, è dura sostenere i seguiti.
Sto riguardando tutta la serie su Rai 4 il lunedi (già passati i primi tre), a cui fanno seguito quelli della serie Underworld; è una serata interessante, senza pretese, tra zombie, vampiri e lycan... visto che non si riesce proprio ad evitare i reboot e che il casting è davvero interessante (Kaya Scodelario in testa, una di quelle bellezze semplici ma spettacolari) e che è di gran lunga preferibile il reboot al post apocalittico, attendo curioso...
Il primo videogioco era assolutamente terrorizzante.
I primi film non male, il reboot potrebbe avere un senso se cambiano rispetto all'originale... Vedremo.
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