Era il 2009 quando Peter Jackson produceva District 9, film che portava alla ribalta il regista sudafricano Neill Blomkamp e l'attore Sharlto Copley anche lui al suo esordio sul grande schermo. Fin dall'epoca il regista aveva dichiarato di voler realizzare un sequel di quello che era il suo film d'esordio, ma l'ultima notizia risaliva al 2017.
Limbo
In una intervista con Comingsoon.net il regista dichiarava che aveva in programma un altro film ambientato in quel mondo, ma che tornare a lavorare con la Weta (la casa di produzione di effetti speciali di Peter Jackson) per quanto entusiasmante fosse l'idea, non rientrava in quello che aveva in programma di fare. L'ultimo film di Blomkamp è Humandroid (Chappie, 2015), dopo il quale il regista era purtroppo riuscito a collezionare solo cancellazioni: il suo Alien 3, vero seguito di Aliens – Scontro finale aveva avuto anche il supporto della Fox pre-Disney, ma Ridley Scott lo bloccò sul nascere per non veder condizionata la sua (discutibile) saga prequel. Poi passava al sequel del primo Robocop, per poi abbandonarlo per arrivare all'horror Demonic, girato in Canada l'estate scorsa nel mezzo della pandemia e prossimamente in arrivo al festival internazionale di Berlino, previsto proprio in questi giorni.
District 10
Ma alla fine qualcosa si è mosso ed ecco comparire il tweet del regista che vedete qui sopra
La sceneggiatura di District 10 scritta da me e Sharlto Copley sta arrivando.
District 9 nasceva come una metafora dell'apartheid in Sudafrica ed era girato alternando lo stile found footage, interviste e video di sorveglianza per raccontare l'arrivo di un'astronave aliena sopra Johannesburg in un 1982 alternativo. A bordo veniva scoperta una popolazione di alieni malati che venivano tutti internati nel distretto nove del titolo. Passavano venti anni e il distretto era diventato una bidonville invivibile, gli umani disprezzavano gli alieni chiamandoli gamberoni e nessuno faceva un tentativo di aiutarli.
La storia segue l'incontro tra Wikus Van De Merve (Sharlto Copley), un impiegato della multinazionale MNU (MultiNational United) e l'alieno Christopher Johnson (Jason Cope, Dredd), le cui vite si intrecciavano quando dopo uno scontro tra umani e alieni veniva deciso di spostare i secondi in un altro campo di internamento. Wikus veniva accidentalmente a contatto con una sostanza aliena che iniziava a trasformarlo in uno di loro, mentre Christopher aveva un piano per tornare sulla nave madre, aiutare Wikus e salvare i suoi simili. Ma non avevano fatto i conti con la MNU.
Malgrado alcune situazioni venissero risolte, il film si concludeva con una sorta di cliffhanger e incassava ben 210 milioni di dollari contro un budget di trenta milioni. Non ci sono ovviamente ancora date di arrivo per District 10, voi che ne dite, volete scoprire cosa è successo nel distretto 10 dopo gli eventi del primo film?
5 commenti
Aggiungi un commentoSpero che Neil Blomkamp, continui a proporci idee nuove originali, nuove notizie sui gamberoni sono ben volute, poi se arriva prima Demonic ben venga, peccato davvero per la sua versione di Alien.
concordo!
Vi vedo scrivere la parola "originale". Bloomcamp ha di originale solo lo scopiazzare idee vecchie, rendendole quasi nuove (ma mica tanto). District 9 fa il verso a Alien Nation, anche se modifica qualcosa (l'aparteid qui è uguale a quella reale, in AN era "aperta", ma sempre di razzismo e discriminazione di minoranze parliamo). Chappie poi è uguale sputato a Corto Circuito, solo meno simpatico (Anzi, io lo trovo quasi irritante). Cosa ci vedete di originale? Elisium è forse il film che scopiazza meno evidentemente, ma se due non sono un caso temo che sia la mia memoria a fare cilecca (o magari il fatto di non aver mai visto l'opera originale che ha fatto da stampo).
Un regista indipendente fresco, dinamico, che non ha paura di osare temi scottanti. Ma terrei la parola originale fuori.
Concordo.
Sia Alien Nation che District 9 sono stati ottimi film. Entrambi originali (distanziati vent'anni l'uno dall'altro) e poco importa se il secondo ha alcune tematiche di fondo simili al primo, al contrario.
D'altro canto il tema delle discriminazioni non poteva esaurirsi con Il buio oltre la siepe o con la creazione degli Men.
E' un'ottima notizia. Bloomkamp è rn regista capace di unire azione e tematiche socio-culturali significative anche per il nostro mondo contemporaneo.
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