Era il 1983, almeno nel'episodio finale della prima stagione di For All Mankind, quando Edward Baldwin (Joel Kinnaman) e la moglie Karen (Shantel VanSanten) seguivano il lancio dall'oceano del missile Sea Dragon, che avrebbe cambiato la storia della conquista dello spazio per sempre. Nella giornata di ieri il creatore Ronald D. Moore è stato intervistato da Trekmovie sul futuro alternativo della serie e sulle sue fonti di ispirazione.

Star Trek

Per chi ancora non lo sapesse, Moore è stato un veterano delle serie di Star Trek originali, passando da Star Trek: The Generation, Star Trek: Deep Space Nine, Star Trek: Voyager e anche co-sceneggiando i film Star Trek: generazioni (1994) e Star Trek: primo contatto (1996) e per quanto la stagione due potrà non darlo a vedere, è quel tipo di futuro a cui sta mirando Moore, certo sul lungo lungo periodo.

Cupa

È così che la seconda stagione potrà sembrare agli occhi degli spettatori dopo aver visto la prima e del resto per l'autore For All Mankind è la corsa allo spazio che non abbiamo mai avuto, le aspirazioni nella storia sono onorevoli, ma è anche un'attività pericolosa:

Ci sono aspetti geopolitici e anche interni, i militari saranno coinvolti.

Per cui sì ci saranno aspetti cupi e pericolosi perché stiamo entrando negli anni ottanta, arriva Ronald Reagan e la guerra fredda ed è così che secondo l'autore sarebbero sembrati in questa realtà alternativa dove la corsa allo spazio si sta espandendo. Ma il fulcro della storia rimane l'ottimismo riguardo ai viaggi nello spazio e di come possano rendere migliore la vita sulla Terra.

L'esercito

Come si scopre nel trailer ufficiale, con la tensione che cresce tra gli Stati Uniti e la Russia, l'esercito arriva a prendere il controllo della NASA ma Moore dichiara che anche nella realtà l'organizzazione era un ramo militare in molti sensi, era un'agenzia civile ma popolata da ufficiali militari e tutti se non quasi tutti i piloti che effettuavano i test arrivavano dall'aviazione. Buona parte della dna del personale della NASA arrivava dal complesso militare americano e c'erano piani per aumentarne la presenza, fu a causa della tragedia del Challenger che i piani vennero archiviati. Per cui buona parte di ciò che vedremo nella stagione due in termini di militarizzazione dello spazio non è fantascienza, ci sono dei veri interessi della sicurezza nazionale nello spazio, non puoi fingere che non siano parte dell'equazione.

I progetti non realizzati

Il Sea Dragon è solo una molte delle scoperte fatte da Moore effettuando ricerche sui progetti non realizzati dalla NASA unendoli a quelli invece realizzati, per cui lo Space Shuttle è ancora parte del programma, così come lo è lo Skylab, ma c'è anche una base lunare 

E a cosa serve una base lunare? A effettuare scavi, per cui è stata costruita per questo scopo. E quali altri satelliti hanno, a cosa serve lo Skylab?

Moore dichiara che voleva che i componenti fossero parte di un tutto organico.

Diversificazione

Ancor di più che nella prima stagione, all'alba degli anni ottanta alternativi la NASA è ancora più diversificata, ma non solo perché ha tecnologie più moderne o basi spaziali, ma perché sta creando un mondo migliore, sta creando la strada per Star Trek. E cosa comporta seguire quella strada? Partendo dalla sfida della Russia che mette per prima una donna sulla luna, la NASA, nella loro realtà, comincia a mostare eroi di tipo diverso, facendo migliorare la società stessa a un ritmo molto veloce, con la diversificazione e l'inclusività.

Infine, un aspetto a cui Moore tiene molto è che la realtà che vuole raccontare non deve mai diventare estranea al pubblico. Sì è una realtà alternativa, ma ci sono molti punti fissi riconoscibili, anche se è vero che più andrà avanti più il ramo si allontanerà dalla pianta fino al punto in cui il presente rappresentato dalla serie sarà diverso dal nostro. Ma in questo caso non mancheranno i riferimenti al nostro mondo.

For All Mankind è stata rinnovata per la stagione tre, che Moore ha già anticipato si sposterà negli anni novanta, nel frattempo la stagione due debutterà su Apple TV+ il 19 febbraio, vi lasciamo con il trailer ufficiale e first look.