Presentata in Italia per la prima volta da Robot con il racconto Se non si rompe non si vola, Brooke Bolander, archeologa americana che ha studiato in Inghilterra, arriva nella collana Nodi di Zona 42 con il racconto lungo The Only Harmless Great Thing, proposto col titolo italiano L'unica innocua meraviglia, vincitore del Premio Nebula e del Premio Locus.
Il libro
"Vedranno il nostro brillare e sapranno la verità. La cosa che quel vecchio elefante non capiva – e come avrebbe potuto? – è che gli umani non sono sempre interessati ad affrontare la verità."
All’inizio del XX secolo un gruppo di operaie del New Jersey moriva per avvelenamento da radiazioni. Nello stesso periodo, un elefante veniva condannato a morte per elettrocuzione a Coney Island. Così è scritto sui libri di storia.
Brooke Bolander intreccia i due eventi per dare vita a un futuro alternativo, un passato mitologico, una storia di rabbia e ingiustizia, di catene che si spezzano e sorellanze inaspettate, di elefanti che brillano nel buio e del futuro che possiamo creare.
L'autrice
Scrive storie di genere indeterminato, la maggior parte delle quali hanno una significativa propensione verso il fantasy e il weird. Ha studiato storia e archeologia all’Università di Leicester dal 2004 al 2007 e ha frequentato il Clarion Writers’ Workshop nel 2011. I suoi racconti sono stati pubblicati su Lightspeed, Strange Horizons, Tor.com, Uncanny, e numerosi altri raffinati distributori del fantastico. È stata più volte finalista nei maggiori premi letterari di fantascienza e fantastico, quali il Nebula, lo Hugo, il Locus, il Theodore Sturgeon e il World Fantasy. Al momento vive a New York.
Brooke Bolander, L'unica innocua meraviglia (The Only Harmless Great Thing, 2018), traduzione di Martina Del Romano, Zona 42, pagg. 128, euro 11,90, ebook euro 5,99.
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