È stata Sette di nove, ovvero Jeri Ryan a confermare su Twitter che finalmente esisteva una data ufficiale di inizio riprese per la seconda Stagione di Star Trek: Picard, indirettamente confermando anche il suo ritorno, ovvero il primo febbraio, in California. Poi nei giorni scorsi Patrick Stewart ha aggiornato lo stato dei lavori in una intervista con Gold Derby.
Una nuova vita
Alla domanda su come il nuovo corpo condizionerà la vita di Picard, Stewart ha risposto che ne ha parlato con il co-creatore Akiva Goldsman e il nuovo showrunner Terry Matalas (12 Monkeys) entrato in scena quando Michael Chabon è andato a seguire la produzione della serie basata sul suo romanzo Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay, pur rimanendo in costante contatto con la produzione:
Volevo sapere esattamente cosa mi era stato fatto e se avrebbe condizionato la mia personalità e il mio comportamento.
I due autori gli hanno risposto che probabilmente non succederà, ma è un'opzione che potrebbe presentarsi nel caso ne avessero bisogno.
In più ha aggiunto che ci sarà un altro aspetto umano che avrà un grande impatto sulla stagione due, ma non è libero di parlarne per ora.
Il futuro cambia
Ma l'elemento più importante della prossima stagione è legato alla visione del futuro: in tutte le serie della saga è sempre stato visto in modo positivo, ma ora non può non riflettere i nostri tempi e anche se non faranno riferimenti diretti alla politica americana o europea, ci sarà un momento di trasformazione:
Il mondo intorno a noi non è calmo, paziente e democratico come era prima. Per cui si sarà la sensazione che le cose hanno preso una brutta piega e bisognerà rimetterle a posto.
Stewart spera che la storia possa essere di beneficio per il pubblico. Non vogliono fare una predica, loro raccontano storie, è il loro lavoro. Ma spera che si percepisca che ci sia una sensazione in arrivo, del fatto che ci sono problemi e c'è ingiustizia e devono risolverli, se ci riescono.
Brent Spiner
Akiva Goldsman ha dichiarato che sapevano fin dall'inizio di dover dare addio a Data, ma il dottor Soong, sempre interpretato da Bren Spiner, è nato per gettare le basi di un suo ritorno nelle future stagioni.
Inoltre, verrà approfondito il mondo della Federazione, tecnologicamente, sociologicamente e culturalmente. Ci sono delle cose in gioco i cui semi erano stati gettati nella prima stagione e che avranno più spazio nella seconda, riguardo a una persona al di fuori della Federazione.
Jeri Ryan è già confermata di ritorno così come sappiamo che Whoopi Goldberg tornerà nel ruolo di Guinan e LeVar Burton ha dato a intendere che rivedremo il suo Geordi LaForge, mentre Martina Sirtis e Jonathan Frakes hanno espresso il loro desiderio di ritornare nei ruoli di Deanna Troi e di Ryker, ma come sappiamo, Frakes ha una lunga storia come regista dei nuovi capitoli della saga di Star Trek in streaming, per cui sarà sicuramente presente davanti o dietro la macchina da presa.
Non ci sono ancora date di arrivo per la seconda stagione di Star Trek: Picard, vi terremo al corrente sui futuri viaggi di Jean Luc Picard e del suo nuovo equipaggio.
1 commenti
Aggiungi un commentoA me questo nuovo corso di Star Trek, pochi episodi, non antologici, piace... le storie sono più intense e concentrate, più originali, meno canoniche; è sempre ST, ma una bella via di mezzo fra il televisivo ed il cinematografico, un film lungo 10-13 ore. D'altronde l'era delle serie dell'epoca Next Generation si è conclusa e non si poteva ripetere; per ora funziona bene. Sono molto curioso di vedere Pike & Co...
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