Il corto di questa settimana è davvero notevole, a suo modo. Non fatevi trarre in inganno dalle scene spaziali apparentemente goffe; è uno stile voluto e cercato. Ma la storia regge molto bene, la recitazione è buona e il modo in cui tutto è stato realizzato è da ricordare. Limbo infatti nasce in piena era Covid, a marzo, ed è stato girato in lockdown, attraverso la rete. Nonostante ciò, visto anche il soggetto – che di fatto mette a confronto i diversi personaggi proprio attraverso una comunicazione video – la storia non ne risente affatto. E la situazione sanitaria è proprio al centro della vicenda.
L'esperienza di LIMBO è stata davvero magica. Riuscire a lavorare a distanza in questo particolare momento ha creato una vera alchimia tra gli artisti. Penso che essere slegati a finalità che non siano altre che quelle creative ed espressive ci abbia, in qualche modo, riavvicinati al senso dell'arte, delle relazioni tra persone
ha dichiarato il regista, Giorgio Magarò, regista e insegnante. Nel cast attori professionisti, come Claudio Batta, e altri meno, come Gabriele Zanoncelli, Chiara Vitti, Paolo Bertazzoni.
Buona visione.
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