Roger Zelazny, scomparso nel 1995, è stato uno dei più raffinati scrittori di fantascienza del secondo dopoguerra. Tra le sue opere migliori ci sono capolavori come Signore della Luce, Nove principi in Ambra, Io, l'immortale, Creature della luce e delle tenebre.
Non ci metteremmo, invece, questo La pista dell'orrore (Damnation Alley, 1969), che non è all'altezza delle sue opere migliori, ma resta un romanzo d'avventure decisamente godibile dal buon ritmo ricco di buone idee, tant'è che nel 1977 ne fu tratto anche un film, diretto da Jack Smight e interpretato da Jan-Michael Vincent e George Peppard.
Uscito in Italia prima in versione romanzo breve, esce ora la versione romanzo, in una nuova traduzione integrale, in Urania Collezione.
All'interno del volume anche un racconto di Francesca Cavallero e un profilo di Roger Zelazny di Sandro Pergameno.
Il libro
Preparatevi al ritorno di un classico della fantascienza… al cardiopalma.
In una California post apocalittica, Dannazione Turner, rozzo centauro e criminale pluriricercato, si ritrova a essere l’ultima speranza per la povera gente di Boston. O almeno, per quei pochi che sono sopravvissuti ai terribili disastri naturali che stanno devastando il mondo.
Venti forti come uragani impediscono il volo aereo, allora Turner, antieroico guerriero della strada, precursore di Mad Max, si mette ad attraversare in auto un’America devastata da esplosioni nucleari, bestie mutanti, governi totalitari e tempeste di insetti giganti, per portare medicinali e vaccini alla popolazione decimata da un terribile morbo.
Una allucinante traversata fantascientifica che rivela un nuovo eccezionale narratore. In un’America geologicamente sconvolta, butterata da immensi crateri e da invalicabili spaccature, corrosa dalle radiazioni, percorsa da cicloni e tempeste magnetiche e invasa da una fauna mostruosa, una colonna di veicoli corazzati si avvia sulla lunga terribile pista dal Pacifico all’Atlantico.
Così presentavano questo romanzo Fruttero & Lucentini al pubblico di Urania nel lontano 1968.
Oggi Damnation Alley torna sulla nostra collana in una nuova traduzione integrale.
Nato da un racconto del 1967, La pista dell’orrore (1967, Damnation Alley), finalista al premio Hugo, ha dato inoltre vita a un adattamento cinematografico, diretto da Jack Smight nel 1977.
L'autore
Roger Zelazny (1937, Euclid, Ohio – 1995, Santa Fe) è stato un prolifico autore americano, famoso per la sua capacità di mescolare mitologia e fantascienza. Ha vinto tre premi Nebula e sei premi Hugo, di cui uno per Signore della luce (1968, Lord of Light, Urania Collezione n. 45) e un altro per Io, l’immortale (1966, This Immortal, Urania Collezione n. 55). È stato anche fonte di ispirazione per autori del calibro di George R. R. Martin e Neil Gaiman.
Tra i suoi romanzi comparsi in Urania inoltre ricordiamo: Psyconegozio (1998, Psycoshop, Urania n. 1594), Occhio di gatto (1982, Eye of Cat, Urania n. 1677), Il signore dei sogni (1966, The Dream Master, Urania Collezione n. 149) e Morire a Italbar (1973, To Die in Italbar, Urania Collezione n. 201).
Roger Zelazny, La pista dell'orrore (Damnation Alley, 1969) Urania Collezione 214, Mondadori, pagg. 221, euro 6,90, ebook euro 4,99.
1 commenti
Aggiungi un commentoI miei genitori mi portarono a vedere il film, intitolato in Italia "L'ultima odissea", che avevo 4-5 anni, poi devo averlo visto anni dopo, come dimenticare le avverture dei mezzi anfibi che attraversavano il deserto atomico, combattendo contro scorpioni giganti e non solo. Il film aveva tante scene cult, da riscoprire come il romanzo...
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