Dopo il fallimento Rusconi, i libri del grande J.R.R. Tolkien sono stati tutti riediti da Bompiani con una nuova veste grafica, moderna, che non dispiace. Ma è più interessante notare invece che Bompiani ha riedito anche quelle opere di J.R.R. Tolkien meno note al grande pubblico, una operazione questa nobile e degna di attenta considerazione; infatti ci si sarebbe potuti limitare a pubblicare i titoli più letti, ma sembra evidente che Bompiani crede nella poesia di Tolkien.
Una delle opere più belle di J.R.R. Tolkien è sicuramente la raccolta di poesie epiche The Adventures of Tom Bombadil (1962); l'edizione italiana della casa editrice Bompiani comprende una interessante prefazione del maestro indiscusso della fantasy, J.R.R. Tolkien: con testo inglese a fronte le sedici liriche tradotte da Isabella Murro con egregia perfezione (due liriche fanno parte del capolavoro di Tolkien, The Lord of the Rings), Le avventure di Tom Bombadil sono una vera miniera di fantasia poetica, un raro caso di come la fantasy può essere solo poesia e non per questo annoiare il lettore di qualsiasi età.
"Il vecchio Bombadil era un tipo assai allegro; stivali gialli aveva e la giacca color cielo, cinture e brache in cuoio, colore verde prato; sul cappello una piuma che a un cigno aveva strappato."
Il paese fatato di Feerìa è il Reame Periglioso: gnomi, streghe, troll, giganti, draghi, uccelli, uomini, alberi, acque e cibo sono soggetti a incantesimi e magie, questi i luoghi e i personaggi de Il Signore degli Anelli che hanno affascinato generazioni di lettori. Ecco dunque Tom Bombadil (picaresco abitatore dei boschi), Baccadoro (leggiadra fanciulla acquatica), lo Spettro dei Tumuli, il fattore Piedimelma; la principessa Me, il Troll pasticciere, Fastitocalone il preistorico, lo sfortunato Uomo della Luna; e viaggiatori e animali che vivono avventure misteriose e impreviste.
Il mondo fiabesco di J.R.R. Tolkien è concentrato in sedici liriche di grande spessore poetico: alcune sono filastrocche, altre scioglilingua, molte sono ballate romantiche, comunque ogni poesia è una rara perla di fantasia poetica, quella che solo un grande erudito e poeta come Tolkien poteva creare, un Medioevo da favola.
La traduzione italiana, nel tentativo di evitare una trascrizione letterale dei testi cerca, nei limiti del possibile, di rispettare la struttura delle poesie tentando così di riprodurne la musicalità senza per questo tralasciare la ricostruzione della ricchezza di significati allegorici; il risultato è un egregio accomodamento in lingua italiana, un accomodamento che è accessibile al bambino di otto anni così come al lettore di mezza età e a quello della terza età. Tuttavia, per il lettore che vorrà godere della più autentica poesia di Tolkien vengono riportate le versioni originali a fronte del testo italiano, quindi tutta la genialità di Tolkien è solo da scoprire (o da essere riscoperta).
Una lettura consigliata a tutti quanti hanno amato Il Signore degli Anelli, ma anche a chi ancora non ha scoperto la magia di Tolkien, quest'ultimi potranno trovare in queste poesie una ottima introduzione al medioevo del grande erudito di Oxford.
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